Correttivo Cartabia, le ultime novità: un convegno della Federazione Camere Civili del Triveneto

La Federazione delle Camere Civili del Triveneto, in collaborazione con l’Unione Nazionale delle Camere Civili (UNCC) e con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Padova, organizza un importante convegno dedicato alle ultime novità introdotte dal Correttivo della Riforma Cartabia.

L’evento si terrà il 28 novembre 2024, dalle ore 15:00 alle 18:00, e sarà un’occasione di approfondimento e confronto per avvocati, giuristi e professionisti del settore legale.

I protagonisti dell’evento

La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali di:

  • Avv. Rosanna Rovere, Presidente della Federazione delle Camere Civili del Triveneto;
  • Avv. Alberto Del Noce, Presidente dell’Unione Nazionale delle Camere Civili;
  • Avv. Francesco Rossi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Padova.

A introdurre e moderare i lavori sarà Avv. Fabio Spotelli, Consigliere dell’Unione Nazionale delle Camere Civili.

Tra i relatori spiccano nomi di rilievo del panorama giuridico nazionale:

  • Avv. Prof. Fabio Valerini, Consigliere del Centro Studi dell’Unione Nazionale delle Camere Civili;
  • Prof. Avv. Michele Angelo Lupoi, Ordinario di diritto processuale civile presso l’Università di Bologna.

Focus del convegno

Il dibattito sarà incentrato sulle principali innovazioni introdotte dal Correttivo alla Riforma Cartabia, che ha segnato una svolta significativa nell’organizzazione del sistema giudiziario. I temi trattati spazieranno dalle modifiche procedurali alle implicazioni pratiche per i professionisti del diritto.

L’incontro rappresenta un’importante opportunità di aggiornamento per gli avvocati, accreditato dal Consiglio dell’Ordine di Padova con il riconoscimento di 3 crediti formativi in materia generale.

Informazioni utili

La partecipazione è consentita sia in presenza sia tramite piattaforma Zoom, con un limite massimo di 300 partecipanti. Per iscriversi e ottenere i crediti formativi, è necessario seguire le indicazioni presenti al link: servicematica.com/corsi.


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Valditara ha inoltre criticato la visione ideologica che attribuisce il problema femminile al patriarcato, affermando che giuridicamente questo è superato dal 1975 con la riforma del diritto di famiglia.

A smorzare le polemiche è intervenuto Gino Cecchettin, padre di Giulia, la giovane uccisa un anno fa dall’ex fidanzato. In un incontro a Bologna, ha invitato la premier Giorgia Meloni a contribuire al dibattito sul maschilismo: “Come donna e presidente del Consiglio, può offrire consigli utili a tutte le donne italiane”.


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L’indagine, avviata nel 2021 dopo denunce di detenuti, ha portato a un totale di 46 indagati. Secondo le accuse, i maltrattamenti avvenivano in aree del penitenziario non coperte da telecamere; successivamente, i dispositivi installati avrebbero registrato violenze reiterate.

L’operazione è stata condotta dal nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, con il supporto di reparti territoriali, su ordine del Gip di Trapani e su richiesta della Procura.


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La delibera, pur senza effetti giuridici, rappresenta una posizione ufficiale del CSM e condanna le dure reazioni governative e mediatiche che hanno colpito i magistrati, arrivando a esporre aspetti privati del presidente del collegio giudicante.

“Le critiche hanno superato i limiti della cronaca e della legittima critica, compromettendo l’autonomia e l’indipendenza della funzione giudiziaria”, si legge nel testo, che richiama al rispetto tra le istituzioni.

Si tratta della prima pratica a tutela che approda a una risoluzione del plenum dal 2009, anno del caso Raimondo Mesiano, legato al lodo Mondadori.


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“La gravità di queste affermazioni, connotate da un disprezzo umano inaccettabile, è evidente, tanto che lo stesso Delmastro ha cercato di rettificare goffamente il loro significato,” scrivono i penalisti. La UCPI denuncia inoltre il mancato intervento politico per chiedere le dimissioni del sottosegretario, nonostante la gravità dell’accaduto.

Meloni difende Delmastro: “Non vogliamo far respirare la mafia”

Dal Brasile, durante il G20, la premier Giorgia Meloni ha respinto le critiche: “Non mi scandalizzo se qualcuno dice che il governo non vuole far respirare la mafia,” ha dichiarato, generando una spaccatura con il mondo forense, finora incline a sostenere alcune riforme del governo.

Opposizione in campo

Da +Europa, Riccardo Magi ha definito le parole di Delmastro una conseguenza della “cultura giuridica” del governo, accusandolo di immobilismo di fronte alle 80 morti per suicidio in carcere registrate quest’anno. Per Debora Serracchiani del PD, la difesa di Meloni rappresenta una “toppa peggio del buco,” chiedendo un intervento deciso per le dimissioni del sottosegretario.


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G20: Tassazione globale per i super-ricchi, addio alla tassa digitale

Il G20 di Rio de Janeiro si è concluso con un focus sulla tassazione dei super-ricchi come nuova strategia per combattere le disuguaglianze e sostenere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Niente tassa minima per i miliardari, come proposto dal presidente brasiliano Lula, ma un cambio di rotta rispetto alla tassazione digitale, ora in stallo.

La svolta fiscale

Nel comunicato finale, i leader del G20 hanno sottolineato l’importanza della tassazione progressiva come strumento per ridurre le disuguaglianze, migliorare la sostenibilità fiscale e finanziare politiche di sviluppo ambiziose. “La tassazione dei patrimoni estremamente elevati è cruciale per garantire equità e sostenibilità”, si legge nel documento.

Fine dell’era della tassa digitale

L’accordo OCSE/G20 sulla tassazione digitale, firmato nel 2021, è in fase di stallo, con il Pilastro Uno – che avrebbe dovuto introdurre regole globali per tassare i giganti del web – bloccato dalla mancanza di consenso, in particolare degli Stati Uniti. Con il possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, lo scenario si complica ulteriormente.

Verso una patrimoniale globale

Il G20 punta ora a una collaborazione internazionale per tassare i super-ricchi in modo efficace, contrastando l’uso di paradisi fiscali e strumenti di elusione. Secondo il World Inequality Report 2022, l’1% più ricco detiene il 45% della ricchezza globale, mentre il 50% più povero controlla meno del 2%. Il G20 intende promuovere meccanismi di scambio di buone pratiche e strumenti anti-elusione, rafforzando il Quadro BEPS.

Cooperazione fiscale internazionale

Novità anche sul fronte della cooperazione globale: il G20 ha aperto alla possibilità di una Convenzione Quadro dell’ONU sulla fiscalità internazionale, un progetto mirato a coordinare le politiche fiscali globali e combattere le disuguaglianze economiche. “La cooperazione fiscale deve essere inclusiva ed efficace”, conclude la Dichiarazione del G20, evidenziando l’importanza di una governance globale più equa e coordinata.


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Come funzionano le valutazioni

I magistrati saranno giudicati con voti come «discreto», «buono» o «ottimo» in base alla capacità di organizzare il lavoro. Tra i parametri considerati ci sono l’indice di smaltimento (affari risolti rispetto al totale) e quello di ricambio (affari definiti rispetto ai nuovi). Inoltre, una “grave anomalia” scatta se il tasso di annullamento o riforma dei provvedimenti supera i due terzi, salvo casi episodici o fisiologici, come lievi modifiche di pena nel penale o variazioni nel civile.

Un equilibrio delicato

Il CSM ha scelto un approccio bilanciato: parametri oggettivi per garantire meritocrazia, ma con clausole di salvaguardia che permettono di valorizzare anche elementi soggettivi. Le nuove regole si applicheranno alle valutazioni quadriennali successive all’approvazione della delibera, segnando un passo verso una maggiore trasparenza e responsabilità nella magistratura.


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Codice della Strada: ecco tutte le nuove regole per automobilisti e non solo

Sanzioni più severe per chi usa il telefono alla guida, obbligo di targa e assicurazione per i monopattini, restrizioni per i neopatentati e misure drastiche contro l’abbandono degli animali. Questi sono solo alcuni dei principali interventi contenuti nel nuovo Codice della Strada, che domani dovrebbe ricevere il via libera definitivo in Senato. Ecco nel dettaglio le novità più rilevanti.

Uso del cellulare alla guida: pene più dure

Chi viene sorpreso al volante con il telefono in mano rischia una multa tra 250 e 1.000 euro e una sospensione della patente per una settimana, oltre alla decurtazione di 10 punti. In caso di recidiva, la multa sale fino a 1.400 euro e la sospensione può arrivare a tre mesi. Se l’utilizzo del cellulare provoca un incidente, le sanzioni diventano ancora più severe.

Guida in stato di ebbrezza e “alcolock” obbligatorio

Le nuove norme inaspriscono anche le pene per chi guida dopo aver bevuto:

  • Tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l: multa fino a 2.170 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
  • Tasso tra 0,8 e 1,5 g/l: ammenda doppia e arresto fino a 6 mesi.
  • Oltre 1,5 g/l: arresto da 6 mesi a 1 anno, multa tra 1.500 e 6.000 euro e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

Per chi supera il limite di 0,8 g/l sarà obbligatorio l’installazione dell’alcolock, un dispositivo che permette di avviare il veicolo solo dopo aver verificato l’assenza di alcol nel respiro del conducente.

Monopattini: targa, casco e assicurazione obbligatori

I monopattini elettrici saranno equiparati a mezzi motorizzati: dovranno avere una targa, un’assicurazione e indicatori luminosi per svolta e frenata. L’uso del casco diventa obbligatorio, e le multe per chi non rispetta le regole vanno da 100 a 800 euro. Inoltre, questi mezzi non potranno circolare al di fuori dei centri urbani.

Restrizioni per i neopatentati

Chi ha appena conseguito la patente non potrà guidare veicoli con una potenza superiore a 75 kW/t o autovetture con più di 105 kW.

Nuove regole per autovelox

Gli autovelox potranno essere posizionati solo su tratti di strada in cui il limite massimo non è inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello stabilito dal Codice. Dovranno essere segnalati almeno 1 km prima, e tra due dispositivi dovrà esserci una distanza minima di 3 km sulle strade extraurbane principali e di 1 km su quelle secondarie.

Se un conducente accumula più multe sullo stesso tratto di strada, emesse nello stesso arco di tempo e dallo stesso ente, sarà tenuto a pagare solo la multa più grave, aumentata di un terzo.

Parcheggi e tutela dei disabili

Sanzioni inasprite per chi parcheggia nei posti riservati ai disabili (da 330 a 990 euro) o nelle fermate degli autobus (da 165 a 660 euro).

Protezione degli animali

Chi abbandona animali lungo le strade rischia la sospensione o la revoca della patente per un periodo fino a un anno, una misura che punta a scoraggiare comportamenti irresponsabili e pericolosi.


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