Google, confermata multa da 2,4 miliardi per abuso di posizione dominante

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha confermato l’ammenda da 2,4 miliardi di euro inflitta a Google per aver abusato della sua posizione dominante nel mercato della ricerca su Internet. La sanzione era stata decisa nel 2017 dalla Commissione Europea, che aveva accusato Google di favorire il proprio servizio di comparazione di prodotti a discapito dei concorrenti. Nonostante il ricorso presentato da Google e Alphabet, la Corte ha respinto l’impugnazione, confermando la decisione del Tribunale.

La replica di Google

“Delusi dalla decisione”, ha dichiarato un portavoce di Google, sottolineando che l’azienda ha modificato il suo approccio nel 2017 per adeguarsi alle richieste della Commissione, favorendo la concorrenza e generando miliardi di clic per oltre 800 servizi di comparazione di prodotti.


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Cassazione: l’estrazione di dati informatici non è accertamento tecnico irripetibile

Con la sentenza n. 34057 del 9 settembre 2024, la Corte Suprema di Cassazione – Sezione Quinta Penale – ha stabilito che l’estrazione di dati archiviati su supporti informatici non costituisce un accertamento tecnico irripetibile. Anche dopo l’entrata in vigore della legge n. 48 del 2008, che impone modalità di acquisizione idonee a garantire la conformità dei dati informatici agli originali, la mancata adozione di tali modalità non comporta l’inutilizzabilità delle prove raccolte.

La Corte ha chiarito che, salvo dimostrazione di alterazioni significative dei dati estratti rispetto agli originali, i risultati delle acquisizioni restano validi. Inoltre, nel rito abbreviato, gli atti d’indagine, anche se svolti senza rispettare formalità, possono essere considerati prove valide, a meno che non vi siano nullità assolute o vizi gravi che pregiudichino in modo insuperabile il diritto di difesa dell’imputato.

In questo contesto, l’assenza di una consulenza tecnica di parte non pregiudica la legittimità del processo, poiché il giudice può disporre prove d’ufficio ritenute necessarie per l’accertamento dei fatti.


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Cybersicurezza: Piantedosi la definisce “essenziale quanto la forza militare ed economica”

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato l’importanza crescente della cybersicurezza durante la “Conferenza Nazionale per la creazione di un ecosistema di cyber capacity building” tenutasi nelle scorse settimane alla Farnesina. Secondo il ministro, garantire la protezione delle infrastrutture informatiche è fondamentale non solo per la sicurezza nazionale, ma anche per promuovere fiducia, innovazione e crescita economica.

“La capacità di proteggere le nostre reti informatiche è diventata essenziale quanto la forza militare ed economica di uno Stato”, ha affermato Piantedosi, rimarcando come la cybersicurezza sia oggi una delle priorità per il governo italiano.

Collaborazione tra pubblico e privato per la sicurezza nazionale

Durante l’evento, che ha visto anche la partecipazione del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e del Direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale Bruno Frattasi, è stata evidenziata l’importanza di una stretta collaborazione tra settore pubblico e privato. L’obiettivo del governo, ha sottolineato Tajani, è rafforzare la sinergia tra istituzioni, aziende, università e centri di ricerca per proiettare l’Italia ai vertici della sicurezza informatica a livello internazionale.

Secondo il Ministro degli Esteri, le iniziative di Cyber Capacity Building (Ccb) svolgono un ruolo cruciale nel trasferire competenze e capacità tecniche anche verso Paesi terzi, contribuendo alla creazione di un ecosistema globale di cybersicurezza.

La nuova legge sulla cybersicurezza in vigore dal 17 luglio

Il contesto legislativo italiano si sta adeguando rapidamente alle crescenti sfide digitali. È stata recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge del 28 giugno 2024 n. 90, che è entrata in vigore il 17 luglio scorso. Questa normativa punta a rafforzare la sicurezza informatica nazionale e la prevenzione dei reati informatici, migliorando la resilienza delle infrastrutture pubbliche e private. La legge mira a tutelare in particolare le pubbliche amministrazioni, il settore finanziario e le banche dati giudiziarie, introducendo un maggiore coordinamento nelle risposte agli attacchi cibernetici.

Un nuovo Nucleo per la cybersicurezza

Una delle novità introdotte dalla legge è la creazione di un Nucleo per la cybersicurezza, che ha la facoltà di convocare figure chiave come rappresentanti della Direzione nazionale antimafia e della Banca d’Italia. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale assume il ruolo di Autorità nazionale, con il compito di coordinare tutti i soggetti coinvolti, sia pubblici che privati, per garantire la sicurezza e la resilienza del sistema informatico del Paese.


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Cassazione: un solo grave episodio di violenza giustifica l’addebito della separazione

Roma, 2024 – La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22294 del 2024, ha stabilito che anche un singolo episodio di violenza domestica può essere sufficiente per giustificare l’addebito della separazione. Si tratta di una decisione storica, che rappresenta un significativo passo avanti nella tutela delle vittime di abusi domestici e nella promozione di un ambiente coniugale sicuro e rispettoso.

Il caso e la decisione

La sentenza riguarda un caso di separazione in cui uno dei coniugi, vittima di violenza fisica, aveva richiesto l’addebito della separazione a causa della gravità dell’episodio subito. Le percosse erano state talmente violente da rendere impossibile la prosecuzione della convivenza. La questione centrale per la Corte era stabilire se un singolo atto di violenza, senza una reiterazione, fosse sufficiente per determinare l’addebito della separazione, come previsto dall’articolo 151 del Codice Civile.

La Corte di Cassazione ha chiaramente affermato che anche un solo episodio di violenza domestica, qualora sia di estrema gravità, compromette irrimediabilmente la vita matrimoniale e il rispetto reciproco tra i coniugi. Questo rende intollerabile la continuazione della convivenza e giustifica pienamente l’addebito della separazione.

Precedenti giurisprudenziali e implicazioni

La sentenza si inserisce in un quadro giurisprudenziale consolidato, richiamando precedenti come le sentenze n. 3923/2018, n. 14882/2017, n. 2653/2016 e n. 7129/2015, che avevano già riconosciuto la violenza domestica come causa valida di addebito. Tuttavia, questa nuova pronuncia si distingue per il riconoscimento del peso di un singolo episodio, anche senza reiterazione, nel determinare le conseguenze legali della separazione.

Le implicazioni pratiche di questa decisione sono rilevanti. D’ora in avanti, una vittima di un singolo grave atto di violenza potrà ottenere l’addebito della separazione, con tutte le conseguenze economiche e patrimoniali che ne derivano. Questo rafforza ulteriormente la posizione delle vittime di abusi e rappresenta un deterrente per i comportamenti violenti all’interno del matrimonio.


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Caso Sangiuliano-Boccia, la Corte dei Conti avvia verifiche. L’ex ministro: “Dimostrerò la mia correttezza”

La procura regionale della Corte dei Conti per il Lazio, presieduta da Paolo Rebecchi, ha ufficialmente aperto un fascicolo sul caso che vede coinvolti l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice campana Maria Rosaria Boccia. Le indagini mirano a verificare eventuali profili di danno erariale e l’utilizzo improprio di denaro pubblico da parte dell’ex ministro. La vicenda è al centro dell’attenzione politica e giudiziaria, ma al momento le autorità mantengono la massima riservatezza.

Sangiuliano, da parte sua, si dice sereno e fiducioso. “Sono lieto che la Corte dei Conti possa accertare la correttezza dei miei comportamenti. Non un euro pubblico è stato speso in modo inappropriato e lo dimostrerò carte alla mano”, ha dichiarato l’ex ministro in una nota.

Le verifiche della Corte dei Conti

L’inchiesta ha avuto origine dopo le rivelazioni di Maria Rosaria Boccia, le quali hanno portato alle dimissioni di Sangiuliano. Le accuse mosse dall’imprenditrice includono presunti episodi di uso improprio di risorse pubbliche, come cene, viaggi in auto blu e persino l’uso di una scorta per partecipare a eventi privati, tra cui un concerto dei Coldplay.

La Corte dei Conti intende accertare se tali comportamenti possano configurare un danno erariale, vale a dire un utilizzo indebito di fondi pubblici a fini personali. L’apertura del fascicolo segna dunque l’inizio di una fase cruciale dell’indagine, che potrebbe avere importanti sviluppi nelle prossime settimane.

Nel frattempo, l’ex ministro ribadisce la sua volontà di collaborare con la magistratura e di dimostrare la propria innocenza, confidando che le verifiche della Corte dei Conti possano chiarire la sua posizione in modo definitivo.

Un caso che scuote la politica

L’inchiesta ha già sollevato un ampio dibattito all’interno del panorama politico italiano. Le dimissioni di Sangiuliano hanno aperto una discussione più ampia sull’uso delle risorse pubbliche da parte dei funzionari e dei membri del governo, con richieste di maggiore trasparenza e rigore nella gestione della cosa pubblica.

Le prossime settimane saranno decisive per capire l’evolversi della situazione e quali saranno le conclusioni della Corte dei Conti.


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Progettati da zero per l’intelligenza artificiale di Apple: ecco i nuovi iPhone 16

Apple ha presentato la nuova gamma di iPhone 16, accompagnata dal lancio dell’Apple Intelligence, un’avanzata intelligenza artificiale integrata nei dispositivi. Non sono mancati aggiornamenti per gli accessori, con l’introduzione di Apple Watch Series 10 e dei nuovi AirPods 4.

iPhone 16: progettati per l’intelligenza artificiale

Al centro della presentazione, Tim Cook, CEO di Apple, ha svelato i nuovi iPhone 16, dichiarando che “sono progettati da zero per l’intelligenza artificiale di Apple che segna l’inizio di una nuova era”. L’Apple Intelligence, annunciata lo scorso giugno, è il fiore all’occhiello della nuova linea di smartphone, che promettono di rivoluzionare l’interazione con gli utenti grazie a un sistema di intelligenza artificiale basato sul chip A18, ottimizzato per le operazioni legate all’IA.

La gamma di iPhone 16 include quattro modelli: base, Plus, Pro e Pro Max. Tra le principali novità spiccano due nuovi comandi fisici: l’Action button, per operazioni rapide, e il Camera button, dedicato alle funzioni fotografiche e video. Anche il comparto fotografico è stato ulteriormente potenziato, così come il design, che vede l’introduzione di nuovi colori. Tuttavia, la vera rivoluzione sta nelle funzionalità di Apple Intelligence, che potenziano Siri permettendole di comprendere comandi complessi e anche richieste formulate in modo non preciso.

Il Camera button, inoltre, è associato a una funzione di comprensione visiva, che richiama quanto già offerto da Google Lens, permettendo agli utenti di interagire con l’ambiente circostante in modo intelligente e intuitivo.

Il chip A18 e le potenzialità dell’IA

Il nuovo chip A18, cuore pulsante dei nuovi iPhone, è stato progettato per migliorare e velocizzare le operazioni legate all’intelligenza artificiale, rendendo gli iPhone 16 strumenti ancora più potenti e reattivi. Le funzioni di Apple Intelligence saranno inizialmente disponibili in forma sperimentale in mercati selezionati, come Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada, Nuova Zelanda e alcuni paesi africani. Tuttavia, la loro diffusione in Europa potrebbe subire ritardi a causa delle stringenti normative del Digital Markets Act (Dma), che regolano i colossi tecnologici.

I nuovi iPhone 16 saranno disponibili per il preordine a partire da venerdì, con consegne previste dal 20 settembre. I prezzi partono da 979 euro per i modelli base, mentre i top di gamma iniziano da 1.239 euro.

Apple Watch Series 10: l’attenzione alla salute e all’ambiente

Non solo smartphone. Durante l’evento “It’s Glowtime”, Apple ha presentato anche l’Apple Watch Series 10, il primo modello “carbon neutral” dell’azienda. Il nuovo smartwatch è dotato di un innovativo sistema di monitoraggio delle apnee notturne, confermando la vocazione di Apple per il benessere e la salute. Oltre a questo, la nuova serie introduce un design più leggero e materiali eco-sostenibili.

AirPods 4: più intelligenti e attenti all’udito

Gli AirPods 4, anch’essi presentati durante l’evento, promettono una migliore cancellazione del rumore e una nuova funzione dedicata alla tutela dell’udito, con la possibilità di eseguire un vero e proprio test dell’udito direttamente tramite gli auricolari. Un’innovazione che si unisce alle classiche qualità di suono e design che hanno reso gli AirPods leader di mercato.


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Fisco, stretta sui forfettari: in arrivo una campagna di controlli serrati

L’Agenzia delle Entrate ha annunciato una serie di verifiche mirate per il 2024, con l’obiettivo di intensificare i controlli sui contribuenti che adottano il regime forfettario. La strategia prevede sia l’esame rigoroso dei requisiti per accedere e mantenere il regime, sia interventi diretti volti a verificare la corretta compilazione del quadro RS nelle dichiarazioni dei redditi. La campagna rappresenta un passo deciso per contrastare eventuali abusi e garantirne il corretto utilizzo.

Obiettivo: verificare i requisiti del regime forfettario

Nel piano dei controlli previsto per il prossimo anno, l’Agenzia delle Entrate intende condurre un’azione meticolosa di controllo sui contribuenti forfettari. Oltre alla verifica della soglia di ricavi e compensi, fissata attualmente a 85.000 euro, verranno analizzati anche altri criteri, come il limite di 20.000 euro per le spese relative a dipendenti e collaboratori e la presenza di eventuali redditi da lavoro o pensione superiori a 30.000 euro.

Tra gli aspetti sotto la lente ci saranno anche i rapporti di lavoro autonomo sospettati di essere stati trasformati da contratti di lavoro dipendente, nonché il possesso di partecipazioni societarie o trasparenti che potrebbero indicare fatturazioni incrociate. Anche l’applicazione dell’aliquota agevolata del 5% per i primi cinque anni sarà oggetto di verifica.

In caso di irregolarità, la legge prevede un aumento delle sanzioni minime del 10%, come stabilito dall’articolo 1, comma 74 della legge 190/2014.

Campagna di accessi brevi per controllare il quadro RS

Dal 19 settembre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha lanciato una campagna di invio di lettere di compliance, notificando ad alcuni contribuenti la mancata compilazione delle informazioni obbligatorie nel quadro RS della dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2021. Questa iniziativa fa seguito ai dati preoccupanti riportati dalla Corte dei Conti: solo il 4,4% dei contribuenti ha regolarizzato la propria posizione dopo aver ricevuto comunicazioni dall’Agenzia.

Di fronte a questo risultato, l’Agenzia ha deciso di intensificare i controlli con accessi brevi, visitando direttamente i contribuenti per verificare la corretta compilazione del quadro RS. Nonostante l’intento sia di garantire il rispetto delle normative, sorgono dubbi sull’efficacia economica di questa campagna. Infatti, la sanzione amministrativa per l’errata compilazione del quadro è relativamente contenuta, e i costi di una verifica così estesa potrebbero risultare elevati rispetto ai benefici per le casse dello Stato.

Il pugno duro del Fisco sui forfettari è quindi una realtà, e i contribuenti sono avvisati: la stagione dei controlli è appena iniziata.


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Direttori della Giustizia in stato di agitazione: oggi manifestazione a Roma

I Direttori del Ministero della Giustizia sono in stato di agitazione per contrastare la soppressione del loro profilo professionale. Da settimane, i Direttori si oppongono alla proposta del Ministero di accorparli nell’Area dei Funzionari amministrativi, considerandola una dequalificazione del loro ruolo. Chiedono, invece, di essere inquadrati nell’Area delle Elevate Professionalità (EP), che rifletterebbe meglio le responsabilità e la preparazione richieste dal loro lavoro.

Oggi, 10 settembre, manifestazione nazionale

In un ulteriore passo per far valere le proprie istanze, il Coordinamento nazionale dei Direttori ha dichiarato lo stato di agitazione, organizzando una manifestazione nazionale a Roma per oggi, 10 settembre, a Roma presso Piazza Cavour. Ieri in una nota l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) ha espresso il proprio sostegno, sottolineando che, pur riconoscendo la necessità di razionalizzazione e ottimizzazione del servizio, è fondamentale che il Ministero valuti attentamente le richieste della categoria. La Giunta esecutiva centrale dell’Anm ha infatti ribadito l’importanza di preservare le competenze e la professionalità acquisite dai Direttori, figure chiave nel supporto alla giurisdizione.

Il futuro dei Direttori della Giustizia è ora al centro del dibattito. L’esito della manifestazione e delle prossime trattative sarà determinante per capire se le loro richieste saranno accolte e quali potrebbero effettivamente essere le soluzioni per garantire il riconoscimento del loro ruolo (con relative coperture finanziarie).


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Richiamo verbale agli avvocati: il CNF chiarisce natura e impatto

Il Consiglio Nazionale Forense conferma il carattere afflittivo del richiamo verbale, pur non qualificandolo come sanzione disciplinare.

Roma, al via il primo Congresso Giuridico Forense

Quale futuro per la Giustizia italiana e quale ruolo per gli avvocati? Sono i temi al centro del Primo Congresso Giuridico Forense, organizzato dall’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, in programma a Roma il 19 e 20 settembre 2024 presso l’Auditorium Conciliazione.

L’evento, che rappresenta una straordinaria opportunità di confronto dell’avvocatura con la società civile, ha tra gli obiettivi quello di fornire un’adeguata prospettiva sul futuro della professione forense. Oltre ad argomenti di specifico interesse per gli avvocati – dall’aggiornamento professionale alle novità in ambito normativo e giurisprudenziale – particolare spazio verrà riservato anche a temi di attualità politica, dall’inserimento dell’Avvocato in Costituzione alla separazione delle carriere, allo stato della giustizia nei Tribunali italiani.

Il Congresso inoltre vuole celebrare e valorizzare la cultura legale e la tradizione giuridica della regione, includendo la presentazione di studi di casi locali, la discussione di tradizioni forensi e giuridiche locali nonché la riflessione sulle influenze culturali e storiche sul sistema giuridico, promuovendo la comprensione più approfondita delle questioni specifiche di una determinata regione, il dialogo, la collaborazione e lo sviluppo nel contesto locale e regionale. Al centro il dialogo e la cooperazione forense fra Ordini su questioni legali di interesse comune, uno scambio particolarmente importante per aree geografiche che condividono problemi legali o sfide simili.

L’apertura del Congresso giovedì 19 settembre con l’intervento del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Paolo Nesta e i saluti istituzionali del Presidente dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio David Bacecci.

Programma I Congresso Giuridico Forense


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