ROMA – Una nuova e importante pronuncia della Corte di Cassazione ridefinisce i confini del risarcimento in caso di demansionamento, stabilendo che un lavoratore ha diritto a essere indennizzato per la perdita di un emolumento, anche se accessorio, causata da un illegittimo mutamento di mansioni. La decisione, destinata a fare giurisprudenza, ribalta una precedente sentenza che aveva negato il risarcimento a un dipendente.
Il caso e la posizione della Cassazione
La vicenda giudiziaria ha avuto inizio con il ricorso di un lavoratore che, dopo anni di servizio nel turno di notte, con la relativa maggiorazione in busta paga, era stato spostato unilateralmente al turno diurno, subendo una significativa perdita economica. La Corte d’Appello aveva negato il risarcimento per la perdita della maggiorazione, sostenendo che si trattasse di un “compenso accessorio” non risarcibile, in quanto l’azienda aveva il diritto di modificare i turni di lavoro.
La Cassazione, con l’ordinanza 22636/2025, ha respinto questa impostazione. I giudici hanno chiarito che, sebbene il datore di lavoro possa avere la facoltà di riorganizzare i turni, questa non può legittimare un demansionamento che comporti un “danno patrimoniale” per il lavoratore. Il punto cruciale, secondo la Suprema Corte, non è la natura dell’indennità, ma il fatto che la perdita economica sia una conseguenza diretta e oggettiva di un atto illecito del datore di lavoro.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Imposta di registro sugli atti giudiziari: il governo scrive nuove regole
In un decreto legislativo, attuativo della delega fiscale, all’esame del Consiglio dei Ministri di oggi 9 aprile importanti novità per la tassazione degli atti giudiziari.…
Gratuito patrocinio, al via il pagamento di compensi arretrati 2019
Il Ministero della Giustizia procederà al pagamento integrale dei compensi arretrati relativi al 2019 accumulati dagli avvocati che prestano gratuito patrocinio. La notizia è stata…
Caso Almasri: avviso di garanzia a Meloni e ai ministri, la premier: “Non sono ricattabile”
Indagine sul rimpatrio del criminale libico: il governo sotto accusa, ma la maggioranza fa quadrato. Anm: "Atto dovuto, nessuna condanna preventiva"
