Roma – L’Unione Nazionale delle Camere Civili (UNCC) prende posizione con fermezza contro la proposta di modifica n. 1.200 al DDL Zanettin, presentata dall’on. Rastrelli. Secondo il presidente Avv. Alberto Del Noce, l’emendamento rischia di stravolgere la ratio originaria del disegno di legge, che puntava a chiarire i confini della responsabilità professionale dell’avvocato, limitandola a dolo e colpa grave ed escludendo l’attività interpretativa delle norme.
“Avvocato e giudice hanno ruoli diversi”
La contestata definizione di “colpa grave” riprende infatti la disciplina prevista per la responsabilità dei magistrati, includendo l’inosservanza manifesta della legge e la valutazione di fatti “incontrovertibilmente” provati. Ma, avverte Del Noce, si tratta di un parallelo improprio:
«Il giudice decide, l’avvocato difende. Assimilare i due ruoli significa limitare la libertà di contestazione del difensore e minare il diritto costituzionale di difesa», ha dichiarato il presidente UNCC.
I rischi concreti
Secondo l’UNCC, l’emendamento introduce parametri elastici e indeterminati, che potrebbero trasformare ogni argomentazione “inconferente” in fonte di responsabilità civile. Un rischio che avrebbe conseguenze pesanti:
- favorirebbe una “difesa conformista”, appiattita sulle giurisprudenze consolidate;
- frenerebbe l’evoluzione del diritto vivente;
- spianerebbe la strada a sistemi predittivi basati sull’intelligenza artificiale, riducendo il valore aggiunto dell’avvocato umano.
L’estensione ai notai
L’UNCC critica anche l’ipotesi di estendere la disciplina ai notai. «Due funzioni incomparabili – chiarisce Del Noce –: l’avvocato trova legittimazione nell’art. 24 della Costituzione, a presidio del diritto di difesa; il notaio nell’art. 97, quale pubblico ufficiale garante della certezza degli atti. Assimilarne i regimi di responsabilità sarebbe un errore concettuale e normativo».
La richiesta al Parlamento
Per l’Unione Nazionale delle Camere Civili, il DDL Zanettin deve essere approvato nella sua formulazione originaria:
«Non è un privilegio di categoria – conclude Del Noce – ma una garanzia per i cittadini: senza un avvocato libero di difendere senza timori, il giusto processo rischia di ridursi a mera formalità».
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Dati USA-UE: le ultime decisioni di Biden
Venerdì 7 ottobre 2022, il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo al fine di ridefinire il modo in cui…

Il concorso esterno in associazione mafiosa verrà “rimodulato”
Il Guardasigilli Carlo Nordio, durante un dibattito a Roma ha dichiarato che ritiene necessario «rimodulare» il concorso esterno in associazione mafiosa. Si tratta di un…

L’accesso all’Archivio Digitale Intercettazioni da parte degli avvocati
Gli avvocati difensori hanno la facoltà, per il tempo concesso dal PM, di: 1. esaminare gli atti del processo, anche in via telematica, 2. ascoltare…