Titolare effettivo: nessuna sanzione per i curatori in caso di omissione dei dati

Un documento del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (Cndcec) chiarisce che i curatori fallimentari non saranno soggetti a sanzioni se non comunicano i dati del titolare effettivo nelle società in liquidazione giudiziale. La comunicazione dei dati del titolare effettivo resta comunque obbligatoria per gli Enti del Terzo Settore (Ets) dotati di personalità giuridica, così come per le Associazioni sportive dilettantistiche (Asd) personalificate.

Le indicazioni del Cndcec sul titolare effettivo

Il documento, intitolato “Individuazione del Titolare effettivo nelle società e negli enti di diritto privato”, fornisce una serie di chiarimenti importanti su questa delicata materia. In particolare, sottolinea che, in caso di società sottoposte a liquidazione giudiziale, i curatori fallimentari non saranno sanzionati per eventuali omissioni nella comunicazione dei dati relativi al titolare effettivo, un tema spesso causa di incertezze interpretative.

Titolare effettivo negli enti del Terzo Settore e nelle Asd

Il documento chiarisce inoltre che la comunicazione del titolare effettivo è obbligatoria anche per gli Enti del Terzo Settore che possiedono personalità giuridica. Stesso obbligo si applica per le Associazioni sportive dilettantistiche personalificate. Si precisa, infine, che la titolarità effettiva può essere congiunta quando il controllo di una società è detenuto da più persone fisiche con partecipazioni rilevanti.


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Flat tax raddoppiata per i “paperoni” stranieri che si trasferiscono in Italia

Il decreto omnibus (dl n. 113/2024) ha ottenuto il via libera dal Senato e si avvia verso l’approvazione definitiva alla Camera, blindato dopo il voto di fiducia. Tra le misure più rilevanti c’è il raddoppio della flat tax per i ricchi stranieri che scelgono di trasferire la loro residenza fiscale in Italia. L’imposta sostitutiva, che era fissata a 100 mila euro, salirà a 200 mila euro.

Le misure del decreto omnibus

Oltre alla stretta sui cosiddetti “paperoni”, il decreto, composto da 22 articoli, introduce una serie di provvedimenti che spaziano dal credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali (Zes) a un bonus natalizio da 100 euro per i lavoratori dipendenti. È inoltre prevista una modifica al regime fiscale per i nuovi frontalieri e un ravvedimento speciale per chi decide di aderire al concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre 2024. La scadenza per l’approvazione del decreto è fissata per l’8 ottobre, e il testo sembra destinato a passare senza ulteriori modifiche.

Flat tax raddoppiata per i redditi esteri

L’articolo 2 del decreto prevede un raddoppio dell’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero per chi trasferisce la propria residenza fiscale in Italia. L’aliquota, che prima era fissata a 100 mila euro, sarà portata a 200 mila euro, segnando un significativo cambiamento rispetto a quanto previsto nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir).

Ravvedimento speciale per il biennio 2018-2022

Un emendamento a firma di Fausto Orsomarso (FdI), Massimo Garavaglia (Lega) e Dario Damiani (FI) introduce un “ravvedimento speciale” per le annualità fiscali 2018-2022. I soggetti con punteggio Isa (Indicatori Sintetici di Affidabilità) che scelgono di aderire al concordato biennale potranno beneficiare di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e dell’Irap, rendendo più appetibile la proposta di accordo con il fisco.

Bonus da 100 euro in tredicesima

Il Governo ha introdotto un emendamento che anticipa un bonus da 100 euro netti per i lavoratori dipendenti, erogato con la tredicesima. Questo incentivo, che inizialmente doveva essere introdotto come “bonus befana” nel 2025, sarà destinato ai lavoratori con un reddito inferiore a 28 mila euro, che abbiano a carico sia il coniuge sia almeno un figlio. Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha anticipato che una circolare definirà nel dettaglio chi potrà beneficiare del bonus.

Disposizioni per il Pnrr

Il decreto prevede anche nuove disposizioni per l’erogazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Le amministrazioni locali potranno richiedere anticipazioni fino al 90% del costo degli interventi, con un obbligo di erogazione entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste.

Nonostante il vasto ventaglio di misure, alcune proposte sono rimaste escluse dal testo approvato. Tra queste, l’emendamento di Fratelli d’Italia per ridurre al 50% il valore del credito di ricerca e sviluppo indebitamente utilizzato e la proroga delle agevolazioni fiscali per i lavoratori impatriati, compresi i calciatori.


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Ristrutturazioni e incentivi energetici: cambia tutto, escluse le seconde case

Il governo si prepara a rivoluzionare il sistema degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie e il miglioramento dell’efficienza energetica, introducendo misure più selettive e mirate. Infatti, le agevolazioni fiscali saranno notevolmente ridimensionate, con l’obiettivo di promuovere interventi sostenibili e di maggiore utilità, soprattutto per le famiglie a basso reddito e per gli edifici con le peggiori classi energetiche. Tra le novità principali, una riduzione delle detrazioni e l’esclusione delle seconde case dai benefici fiscali.

Detrazioni ridotte e nuovi limiti di spesa

La stretta principale riguarda le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, che passeranno dall’attuale 50% con un tetto massimo di spesa di 96 mila euro al 36% con un limite ridotto a 48 mila euro. Anche gli incentivi per interventi legati all’efficienza energetica subiranno modifiche: la detrazione del 65% sarà sostituita da un nuovo sistema di incentivi, destinato a durare dieci anni, con aliquote e fondi annuali da stabilire.

Il nuovo bonus sarà riservato esclusivamente alle prime case che presentano le peggiori prestazioni energetiche e aumenterà in base al miglioramento ottenuto. Saranno privilegiati gli interventi che offrono il miglior rapporto costo-beneficio, come l’installazione di doppi vetri e pompe di calore, mentre verranno esclusi gli incentivi per l’installazione di caldaie a gas.

Focus sulle famiglie a basso reddito

Un altro obiettivo della riforma è sostenere le famiglie a basso reddito, favorendo il loro accesso ai lavori di ristrutturazione. Tra le ipotesi allo studio, vi è l’introduzione di finanziamenti agevolati per coprire integralmente i costi degli interventi. Inoltre, il governo sta valutando la possibilità di estendere anche al settore residenziale i cosiddetti Certificati bianchi, che oggi consentono alle imprese di ottenere titoli commerciabili per ogni tonnellata equivalente di petrolio risparmiata. Questo strumento potrebbe essere applicato anche alle ristrutturazioni residenziali, con un valore attuale di circa 260 euro per Certificato.

Click day per gli incentivi energetici

Per gli incentivi legati ai prodotti energetici, il governo introdurrà un sistema di assegnazione simile a quello del bonus rottamazione auto, con una piattaforma digitale dedicata e un limite di spesa stabilito. Gli interessati dovranno partecipare a un “click day”, un giorno specifico in cui sarà possibile presentare la domanda e assicurarsi l’incentivo, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

Con queste nuove misure, l’esecutivo punta a razionalizzare le risorse e a favorire interventi che garantiscano un significativo miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni, riducendo allo stesso tempo le spese dello Stato e concentrando gli sforzi sulle famiglie più bisognose.


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Concorso magistrato tributario: rinvio della prova preselettiva

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato il rinvio della pubblicazione dei quesiti e del calendario della prova preselettiva per il concorso pubblico che prevede il reclutamento di 146 magistrati tributari. La notizia è stata diffusa il 27 settembre 2024, sia sul sito ufficiale del Ministero, sia tramite la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4ª Serie Speciale «Concorsi ed Esami».

La nuova data per la pubblicazione del diario della prova e dei quesiti è fissata al 29 novembre 2024, quando ulteriori dettagli saranno resi disponibili sempre sulla Gazzetta Ufficiale. Fino a quel momento, i candidati dovranno attendere l’aggiornamento ufficiale per conoscere le informazioni necessarie riguardanti lo svolgimento delle prove.

Questo concorso rappresenta una delle opportunità più rilevanti per chi aspira a una carriera nella magistratura tributaria, ruolo chiave nella gestione delle controversie fiscali e tributarie. I candidati sono invitati a monitorare costantemente le comunicazioni ufficiali per restare aggiornati sulle prossime fasi del concorso.


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Processo Civile Telematico, nuove specifiche tecniche: l’impatto e i vantaggi per gli avvocati

Il Ministero della Giustizia ha emanato nuove specifiche tecniche per il Processo Civile Telematico (PCT), entrate ufficialmente in vigore il 30 settembre 2024. Queste modifiche, previste dall’articolo 34, comma 1, del DM 44/2011, porteranno importanti cambiamenti nel sistema di deposito telematico degli atti, nelle notifiche via PEC e nelle attestazioni di conformità. L’obiettivo è semplificare e rendere più efficiente la gestione del processo telematico per avvocati, giudici e cancellerie.

Le principali novità del processo civile telematico

Tra le modifiche introdotte, spiccano le seguenti innovazioni:

  • Formati di file estesi: Ora è possibile allegare ai depositi telematici una gamma più ampia di formati, tra cui PDF, RTF, JPEG, TIFF, MPEG4, MP3, XML e HTML. Questa novità aumenta la flessibilità nella gestione dei documenti e consente agli utenti di lavorare con diversi tipi di file.
  • Aumento della dimensione della busta telematica: La dimensione massima della busta telematica è stata raddoppiata, passando da 30 MB a 60 MB. Questo cambiamento riduce la necessità di frazionare i depositi, semplificando il processo per chi deve caricare grandi quantità di documenti.
  • Accettazione automatica dei depositi telematici: La nuova procedura automatizzata di accettazione dei depositi effettuerà controlli preliminari, classificando eventuali anomalie in tre categorie: WARN (avvisi), ERROR (errori) e FATAL (errori bloccanti). Solo le anomalie più gravi richiederanno l’intervento della cancelleria, mentre gli altri depositi saranno accettati automaticamente.
  • Notifiche telematiche via UNEP: Gli avvocati potranno inoltrare richieste di notifica tramite PEC all’UNEP (Ufficio Notifiche Esecuzioni e Protesti). Il sistema, recuperando l’indirizzo PEC del destinatario dai registri ufficiali, renderà il processo più rapido ed efficiente.
  • Deposito della prova di notifica via PEC: Per dimostrare l’effettiva trasmissione telematica dell’atto, gli avvocati dovranno depositare la copia dell’atto notificato, insieme alle ricevute di accettazione e di avvenuta consegna.
  • Attestazione di conformità separata: L’attestazione di conformità dovrà essere fornita in un documento PDF separato, firmato digitalmente, e allegata alla busta telematica o alla PEC di notifica, in base al contesto specifico.

Impatti sulle attività degli avvocati

Con l’introduzione di queste nuove specifiche tecniche, le procedure di deposito telematico si evolvono ulteriormente, con vantaggi significativi per gli avvocati. Tra i principali benefici:

  • Possibilità di depositare buste telematiche fino a 60 MB;
  • Capacità di allegare file multimediali, inclusi audio e video;
  • Accettazione automatica dei depositi senza necessità di intervento della cancelleria;
  • Perfezionamento del deposito grazie alla ricevuta di accettazione, che attesta l’avvenuto deposito se approvato automaticamente.

Le nuove specifiche tecniche del PCT rappresentano un ulteriore passo avanti verso la completa digitalizzazione della giustizia italiana, con l’obiettivo di rendere i procedimenti civili sempre più rapidi e accessibili per tutte le parti coinvolte.


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Aggressioni in ospedale, arresto in “quasi flagranza”. Nordio: “Effetto deterrente”

Il governo ha approvato un nuovo decreto legge volto a contrastare le crescenti aggressioni contro medici e infermieri all’interno delle strutture sanitarie, introducendo l’arresto in “quasi flagranza” per chi si rende protagonista di violenze. Durante la conferenza stampa post-Consiglio dei ministri nei giorni scorsi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha difeso il provvedimento, affermando che avrà un “forte effetto deterrente” contro questi episodi.

Un fenomeno in crescita

Le immagini di aggressioni nei pronto soccorso, come quelle avvenute a Foggia, hanno scioccato l’opinione pubblica, rendendo evidente la necessità di un intervento legislativo. Nonostante alcune perplessità iniziali sull’utilità di nuove leggi, considerando che i reati esistenti già prevedevano sanzioni severe, Nordio ha chiarito che il decreto introduce una misura essenziale per rafforzare la risposta immediata dello Stato.

Il decreto prevede un’estensione dell’arresto in flagranza fino a 48 ore dall’aggressione, un “arresto differito” che consentirà di intervenire non appena identificati i responsabili, anche se non catturati sul posto.

Maggiore severità per chi colpisce il personale sanitario

Il provvedimento aumenta le pene per il danneggiamento aggravato delle strutture sanitarie, con una pena massima fino a 5 anni, e prevede l’arresto obbligatorio per chiunque commetta violenze o minacce nei confronti del personale sanitario. Come ha sottolineato Nordio, la particolare vulnerabilità di medici e infermieri, impegnati nel proteggere la salute dei cittadini, rende queste aggressioni ancora più intollerabili.


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Patrocinio a Spese dello Stato, avvocati: compensazione crediti fino al 31 ottobre

Gli avvocati hanno tempo fino al 31 ottobre per approfittare della seconda finestra temporale per la compensazione dei crediti legati al patrocinio a spese dello Stato con i contributi fiscali e previdenziali, inclusi quelli dovuti a Cassa Forense. Questo strumento permette ai legali di saldare le spese e gli onorari maturati in favore dello Stato mediante la compensazione con debiti previdenziali o fiscali, una misura che ha fornito sollievo economico a molti professionisti del settore.

Una misura rafforzata nel tempo

Introdotta nel 2016 grazie al Consiglio Nazionale Forense e all’allora ministro della Giustizia Andrea Orlando, la possibilità di compensare i crediti è stata ulteriormente potenziata nel 2022 dall’attuale guardasigilli Carlo Nordio, che ha innalzato il tetto massimo di compensazione da 10 a 40 milioni di euro. La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197 del 2022) ha poi ampliato ulteriormente la portata della misura, permettendo agli avvocati di compensare i crediti non solo con i debiti fiscali o previdenziali per i dipendenti di studio, ma anche con i propri contributi previdenziali verso Cassa Forense.

Questa estensione è particolarmente utile per quei professionisti che non hanno dipendenti, ma che sono comunque tenuti a versare i propri contributi previdenziali. Una misura sostenuta con forza dalla Cassa Forense e dal Consiglio Nazionale Forense (CNF).

Come funziona la compensazione

La procedura di compensazione deve essere eseguita tramite il servizio F24Web, disponibile sui portali Entratel o Fisconline, utilizzando il codice tributo “6868” specifico per il gratuito patrocinio. In molti casi, il modello F24 viene precompilato dalla Cassa Forense, ma gli avvocati possono compilarlo manualmente, soprattutto se hanno già effettuato alcuni pagamenti tramite PagoPA e desiderano compensare l’ultima rata.

Scadenze e attenzione ai tempi

Per usufruire della compensazione, è necessario registrarsi sulla piattaforma dei crediti commerciali gestita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) durante le finestre temporali 1° marzo-30 aprile e 1° settembre-31 ottobre. Gli avvocati devono fare attenzione a non inserire le fatture all’ultimo momento, poiché il processo di sincronizzazione può richiedere fino a 48 ore.


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Sparo di Capodanno, c’è il risarcimento: Pozzolo evita il processo

Niente processo per Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, coinvolto nel caso dello sparo di Capodanno avvenuto alla Pro Loco di Rosazza, nel Biellese. Il parlamentare, inizialmente accusato di lesioni a seguito dell’incidente che ha ferito l’elettricista Luca Campana, ha raggiunto un accordo di risarcimento, evitando così l’udienza preliminare prevista per l’8 ottobre.

Secondo quanto confermato dall’avvocato di Campana, Marco Romanello, l’accordo ha soddisfatto pienamente il suo assistito, che ha deciso di ritirare la querela. Tuttavia, i dettagli economici dell’intesa rimangono riservati, in quanto le parti hanno concordato una clausola di riservatezza. Con il ritiro della querela, il dibattito in aula sulla dinamica dello sparo, avvenuto nella notte del 31 dicembre 2023, non avrà luogo.

Le dichiarazioni contraddittorie e le accuse di calunnia

Fin dall’inizio, Pozzolo ha negato di essere stato l’autore dello sparo che ha ferito Campana, nonostante le perizie tecniche. Durante l’interrogatorio in procura, il deputato ha puntato il dito contro Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, anch’egli presente alla festa. Secondo Pozzolo, sarebbe stato Morello a esplodere il colpo, ma quest’ultimo ha prontamente respinto l’accusa, annunciando una denuncia per calunnia contro il parlamentare.

I reati minori ancora contestati

Nonostante l’accordo per il risarcimento abbia fatto cadere l’accusa principale di lesioni, per Pozzolo rimangono ancora in piedi alcune contestazioni minori. Tra queste, il porto in luogo pubblico di un’arma classificata da collezione, l’uso di munizioni da guerra e le esplosioni pericolose. La difesa di Pozzolo, affidata all’avvocato Andrea Corsaro, ex sindaco di Vercelli, continua a sostenere l’innocenza del parlamentare su tutti i fronti.

La vicenda ha avuto un forte impatto mediatico, coinvolgendo figure di spicco della politica locale e nazionale, tra cui Andrea Delmastro e sua sorella Francesca, sindaca di Rosazza.


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Bilancio, certificati bianchi per ridurre incidenza Ecobonus e Superbonus

Il Piano strutturale di bilancio di medio termine del governo introduce una svolta significativa per il settore edilizio: i certificati bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sostituiranno progressivamente le tradizionali detrazioni fiscali, come l’Ecobonus e il Superbonus. Questa misura è volta a ridurre l’impatto di tali bonus sul bilancio dello Stato e a favorire il processo di decarbonizzazione e l’adeguamento degli edifici alla direttiva Case Green dell’Unione Europea, che mira a migliorare la prestazione energetica degli edifici.

La svolta verso i certificati bianchi

I certificati bianchi, attivi in Italia dal 2005, sono il principale strumento per promuovere l’efficienza energetica. Si tratta di titoli negoziabili che attestano il conseguimento di risparmi energetici attraverso interventi di miglioramento dell’efficienza. Un singolo certificato equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio (TEP). Questi titoli, emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), possono essere scambiati sul mercato e rappresentano un incentivo economico per chi investe in progetti di efficientamento energetico.

L’obiettivo: ridurre il debito e favorire la transizione energetica

Secondo le stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’eliminazione graduale dei bonus edilizi avrà un impatto positivo sui conti pubblici. Senza questi incentivi, infatti, il rapporto debito/PIL sarebbe stato del 132,8% nel 2024 e del 131,5% nel 2026, contribuendo a migliorare la sostenibilità finanziaria dello Stato. Al contempo, i certificati bianchi permetteranno di sostenere il necessario adeguamento degli edifici alle normative europee senza gravare pesantemente sul bilancio pubblico.


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Dl Omnibus: le novità dal concordato fiscale alla lotta alla pirateria TV

Il governo ha posto la fiducia sul testo del decreto Omnibus approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Ora tocca al Senato esprimersi, prima di passare alla Camera per la conversione in legge, che dovrà avvenire entro l’8 ottobre. Questo provvedimento racchiude una serie di importanti misure su diversi fronti: dal concordato fiscale alla lotta alla pirateria, fino ai bonus per Natale e psicologo. Scopriamo i punti chiave del decreto.

Concordato fiscale: un’opportunità per autonomi e partite IVA

Una delle novità più attese riguarda il concordato fiscale biennale, pensato per una platea di 4,5 milioni di autonomi e partite IVA. Questo strumento consente di sanare le somme evase nel periodo 2018-2022 con aliquote ridotte che vanno dal 3 al 15%. L’adesione dovrà avvenire entro il 31 ottobre 2024. Una misura pensata per semplificare la regolarizzazione fiscale e che non prevede interessi né sanzioni, con l’imposta sostitutiva variabile in base all’affidabilità fiscale del contribuente. L’impatto complessivo di questa sanatoria è stimato in 986 milioni di euro tra il 2025 e il 2029.

Lotta alla pirateria: stretta sui contenuti abusivi

Il decreto prevede una forte stretta contro la pirateria audiovisiva, introducendo misure che obbligano i fornitori di servizi VPN e DNS a bloccare l’accesso ai contenuti diffusi illegalmente. Inoltre, i fornitori di servizi di rete devono segnalare alle autorità eventuali casi di frode, rischiando sanzioni penali e pecuniarie in caso di inadempienza.

Fondi Pnrr: tempi più veloci per l’erogazione

Per accelerare i lavori finanziati dal Pnrr, un emendamento impone che le amministrazioni centrali eroghino i fondi entro 30 giorni dalla presentazione delle richieste. Questo mira a velocizzare i cantieri e a garantire una maggiore efficienza nella realizzazione delle opere pubbliche.

Bonus psicologo e supporto per allevatori

Nel decreto trovano spazio anche misure di supporto economico per la salute mentale e l’agricoltura. Il bonus psicologo viene rifinanziato con 2 milioni di euro aggiuntivi per il 2024, mentre 10 milioni sono destinati agli allevatori suinicoli colpiti dalla peste suina africana. Inoltre, 13 milioni saranno impiegati nel 2025 per contenere i cinghiali selvatici.


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