autenticazione a due fattori

Autenticazione a due fattori per la sicurezza degli account digitali

L’autenticazione a due fattori è attualmente considerata il metodo più sicuro per proteggere i propri account digitali.

La sicurezza informatica delle nostre identità digitali passa soprattutto per le password, che devono essere forti, cioè complesse, e sempre diverse per ogni account (Qui trovi alcuni consigli per creare password efficaci).

Ma anche password forti possono essere scoperte o rubate in un qualche data breach. Per scoprire se qualche nostro account è finito tra le mani degli hacker basta andare sul sito Have I been pwned? e controllare la propria email o il numero di telefono.

Per aumentare i livelli di sicurezza è meglio scegliere forme di “strong authentication” o autenticazione a due o più fattori.

COME FUNZIONA L’AUTENTICAZIONE A DUE FATTORI

Come spiega Giorgio Sbaraglia, consulente aziendale Cyber Security e membro del Comitato Scientifico CLUSIT, i metodi di autenticazione si poggiano su tre fattori:

  1.  Conoscenza: ci viene chiesta una “cosa che sappiamo”, come una password o un PIN;
  2. Possesso: dobbiamo usare una “cosa che abbiamo”, come lo smartphone o un token di sicurezza;
  3. Inerenza: dobbiamo condividere un dato biometrico, come l’impronta digitale o il timbro della voce.

L’autenticazione con la sola password è un’autenticazione a un fattore.

Come dice il nome stesso, l’autenticazione a due fattori (2FA o MFA, multi-factor authentication), chiede due elementi, per esempio Conoscenza e Possesso, o due password. Funziona inserendo nome utente e password (primo fattore), per poi digitare un codice numerico di sicurezza che, generalmente, viene fornito tramite smartphone o token fisico, oppure inserire un dato biometrico.

Ovviamente, esiste anche l’autenticazione a tre fattori. Un esempio è lo SPID di livello 3.

LA FORZA DELL’AUTENTICAZIONE A DUE FATTORI

La sicurezza garantita da questo tipo di autenticazione deriva proprio da questo secondo step.
Il codice di sicurezza è generato in modo casuale e ha un durata limita (circa 30 secondi): anche se fosse intercettato da un cybercriminale, la sua validità è talmente breve da non permettere un reale sfruttamento. Mentre il dato biometrico, come l’impronta digitale, non può essere rubato facilmente.

COME ATTIVARE L’AUTENTICAZIONE 2FA

L’autenticazione a due fattori è obbligatoria per i servizi bancari, mentre è facoltativa per molti altri, come quelli di Google, Amazon, Apple, PayPal, Dropbox, e social come Facebook, LinkedIn o Twitter.

Per attivarla, basta andare nelle impostazioni di sicurezza del servizio e trovare la funzione apposita. A quel punto viene chiesto di specificare il modo si vuole ricevere il codice di sicurezza (uno dei metodi più diffuso è l’SMS, ma esistono anche i soft token che sfruttano i QRcode) o il dato biometrico da condividere. Basterà poi seguire le poche successive istruzioni per avere la certezza di proteggere al meglio i propri account.

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