Quando il web diventa realtà: chi sono gli Incel e come possiamo difenderci

Chi sono le persone che si definiscono “Incel” e qual è il loro percorso all’interno del mondo del digitale? Il termine racchiude una precisa condizione che si è evoluta nel corso degli anni, e che ad oggi descrive gruppi di persone che si definiscono “celibi involontari”.

Non sono dei single, ma uomini che si sentono emarginati dalla società e dalle donne che “non li ritengono alla loro altezza”. Il motivo è che non sono né ricchi, né belli e non hanno nemmeno successo.

Vediamo insieme chi sono gli Incel e perché potrebbero rappresentare una minaccia.

Persone in cerca d’amore

Il movimento Incel nasce grazie a forum dedicati, anche se ora comincia a diffondersi in altri spazi online, come TikTok, Instagram, Discord e Twitch. Nel 2017, il sito Reddit ha chiuso la sua principale community Incel, che contava 41.000 membri.

Il termine Incel si è sviluppato a partire da una contrazione dell’espressione inglese “involuntary celibate” ovvero “celibe involontario”. La parola nasce nel 1993 a seguito di un’intuizione di una studentessa dell’Università di Ottawa, che si firmava come Alana. Grazie a lei è nato il forum Alana’s involuntary celibacy project.

Alana aveva aperto un sito web per persone sole in cerca d’amore: non aveva la minima idea che il suo sito avrebbe generato odio e rabbia verso le donne. Alana’s involuntary celibacy project avrebbe dovuto essere un luogo accogliente, dove pubblicare articoli e condividere la propria solitudine con altri utenti.

Alana ha abbreviato “involontariamente celibe” in “invcel”, che si è trasformato in “incel”. Dunque, all’inizio il termine Incel indicava qualsiasi individuo, di sesso maschile o femminile, che si sentiva profondamente solo.

Ma quando Alana ha abbandonato il blog, le cose hanno cominciato a prendere una brutta piega.

Chi sono veramente gli Incel

Parliamo di una precisa categoria di persone, che si identifica in maschio, eterosessuale e celibe involontario. Quello che li contraddistingue è una forte disistima verso loro stessi e dal loro sentirsi inadeguati rispetto ai coetanei.

Credono di non essere all’altezza del genere femminile, in quanto non sono in grado di intrecciare con loro una relazione amorosa. Credono di essere dei perdenti, in continua competizione con gli altri.

Non possono essere identificati tutti come persone violente, dato che gli Incel racchiudono in loro una grande quantità di persone. Ma il loro livello di esasperazione porta a gravi forme di misoginia.

Si tratta di un fenomeno maschile, intriso di stereotipi che riguardano sia il mondo femminile sia quello maschile. Nella società occidentale, infatti, gli uomini vengono considerati come persone di successo soltanto se riescono ad avere rapporti d’amore con l’altro sesso.

Le donne, concepite come prede e trofei, preferirebbero i Chad, ovvero il maschio alfa, attraente e di successo.

Uscire dal web

Il fenomeno Incel è rimasto profondamente radicato nei blog fino al 2013. Poi, hanno cominciato a diffondersi gruppi di persone che hanno trasformato il fenomeno in una reale manifestazione di odio e di violenza.

Il termine ha raggiunto notorietà nel 2014, dopo la sparatoria di Elliot Rodger a Isla Vista in California, dove sono state uccise 6 persone e 14 sono rimaste ferite. Le vittime, secondo Rodger, erano responsabili di averlo rifiutato per tutta la vita.

L’assassino spiegò la sua condanna di eterno scapolo in un video, dove affermava di essere un «gentleman supremo, messo all’angolo dalla malvagità delle donne» che preferiscono i «ragazzi stupidi ma popolari».

La teoria Redpill

Questa teoria trae ispirazione dal celebre film “Matrix”, dove la pillola rossa (red pill) apre la mente del protagonista, Neo, mostrandogli la verità sulla realtà.

Quando un Incel entra in contatto con la teoria Redpill, capisce che il mondo di oggi lo mette in una condizione di svantaggio, facendolo diventare vittima della società.

I “redpillati” diventano uomini liberati, che comprendono che il femminismo e la rivoluzione sessuale sono la “sventura” dell’uomo etero, dato che le donne hanno la possibilità di scegliere liberamente il proprio partner, lasciando soli gli uomini “poveri e brutti”.

Una realtà irreale

Gli Incel si rifanno alla teoria LMS (Look, Money, Status), che afferma che la condizione economica, l’aspetto fisico e lo status sociale sono i parametri in grado di attrarre l’amore e le donne. Se un uomo non possiede queste caratteristiche, è destinato a restare tagliato fuori da qualsiasi tipo di rapporto, e rimarrà solo per tutta la sua vita.

Chiaramente è una rappresentazione non realistica, sessista e maschilista, che nasce da un modello sociale che rafforza il pensiero Incel. Inoltre, gli uomini Incel ritengono che sia stata l’emancipazione femminile ad escluderli dai loro rapporti con le donne.

Le donne diventano oggetti del desiderio, che contengono tutta la loro felicità negata. Se non viene conquistata, la donna diventa per l’Incel il conduttore di tutte le aspettative disattese. Nasce da qui la sensazione di insicurezza e inferiorità nei confronti delle donne.

Questo disagio, però, non si limita ai forum online, ma è radicato nella società.

Un fenomeno in crescita

Secondo il Guardian, il movimento Incel si intensifica sempre di più. I riferimenti online sono otto volte superiori rispetto al 2016, anno in cui i ricercatori hanno cominciato a monitorare i contenuti misogini del web.

Nel 2016, in media, nei forum Incel si registravano 112 riferimenti al giorno di termini misogini estremi, associati alle parole pugno, pugnalata, spara, attacco. Oggi siamo arrivati a 849 riferimenti al giorno.

In questi gruppi, le donne vengono definite come NP, ovvero non persone – anche se per alcuni l’acronimo sta per narcisiste patologiche.

Tale aumento ai riferimenti alla violenza deve essere preso sul serio, dato che ci sono stati oltre 50 casi di violenza correlata agli Incel dal 2014.

In un’intervista rilasciata a BBC, Alana ha dichiarato che: «Anche nei forum Incel di oggi è una cosa positiva che le persone siano amiche tra loro. Sarebbe meraviglioso se riuscissero a trovare una visione più positiva della vita. Se riuscissero a costruire forti amicizie e ad ottenere supporto emotivo dove ce n’è bisogno».

Rivolgere la rabbia verso l’esterno

La narrazione delle donne malvagie non è qualcosa di nuovo, ma comincia da un equivoco che gli Incel includono nella loro ideologia. Tutto parte dall’enfatizzazione del corpo, che viene ridotto ad un mero oggetto del desiderio di donne considerate superficiali e attratte soltanto dall’apparenza.

Gli Incel ritengono di avere dei brutti corpi, e per questo si sentono esclusi dalla società, che è responsabile di farli sentire emarginati. Per loro diventa più semplice caricare la pistola piuttosto che vedersi sotto una luce migliore, rivolgendo tutta la loro rabbia verso l’esterno.

La vera pericolosità degli Incel, dunque, sta proprio nella loro scarsa capacità di lavorare su loro stessi.

Riconoscere le emozioni

Degli Incel non si discute molto. Anzi, è un fenomeno sottovalutato: si tende ad ignorare il problema, addirittura normalizzandolo.

Non è semplice difendersi da questa condizione, perché gli uomini Incel sono difficili da riconoscere. Sarebbe opportuno raggiungere la radice del problema per lavorare sulla prevenzione. Il primo passo, dunque, passa attraverso l’educazione dei ragazzi, dando loro strumenti adeguati per riconoscere e gestire le loro emozioni.

Fondamentale anche l’intercettazione dei primi segnali di malessere per intervenire il prima possibile, per tornare in possesso dei sentimenti e delle emozioni che tutti proviamo.

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