12 Gennaio 2022

Procedure d’appalto digitalizzate

Aggiornare piattaforme e processi d’acquisto con la digitalizzazione delle procedure d’appalto: ecco l’E-procurement

Nel 2002 l’Italia fu uno dei primi Paesi europei a introdurre delle regole del Codice Appalti, con il D.P.R. 101. Tuttavia, in seguito ogni Ente creava la sua propria piattaforma con modalità, interfacce, procedure, linguaggi differenti l’una dalle altre. Ora, vediamo se con gli obiettivi e i fondi a disposizione del PNRR finalmente si riuscirà ad avere una piattaforma di E-Procurement unica e uguale per tutti.

 

 

E-Procurement: i passi per la digitalizzazione delle procedure d’appalto col PNRR

Successivamente, altri venti anni decorrono dall’attuazione delle regole del Decreto n. 148 del 12 agosto 2021. Questo, riguarda il “Regolamento recante modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, da adottare ai sensi dell’articolo 44 del D. Lgs. 50/2016” (Codice dei contratti pubblici).

Tale Decreto doveva definire le modalità di digitalizzazione delle procedure di interconnessione e di interoperabilità. Inoltre, intendeva delineare le migliori pratiche su:

  • metodologie organizzative e di lavoro;
  • soluzioni informatichetelematiche e tecnologiche di supporto;
  • metodologie di programmazione e pianificazione.

La strada del Decreto era prontamente preparata da AgID nel dicembre 2016 con la Circolare n.3 “Regole tecniche aggiuntive per garantire il colloquio e la condivisione dei dati tra i sistemi telematici di acquisto e di negoziazione”.

Consip e AgID, dove siamo oggi nella strada di standardizzazione delle procedure d’appalto

Al proposito, Consip annuncia un rinnovamento complessivo del sistema di e-Procurement. Infatti, comunica che la prima fase del rinnovamento prevede un cambiamento nell’architettura applicativa. Il fine è una maggiore integrazione e interoperabilità coi sistemi esterni e la reingegnerizzazione dell’esperienza utente e dell’interfaccia grafica. Così, si consentirà un rilevante miglioramento della fruibilità del sistema.

Ora, si aspetta l’entrata in azione di AgID per definire le modalità di digitalizzazione delle procedure di affidamento disciplinate dal Codice. In effetti, il Decreto non assegna ad AgID limiti di tempo per l’emissione delle linee guida né indica quanto in dettaglio debbano scendere le linee guida AgID. Tuttavia, si auspica che non abbiano ad oggetto i soli dati ma anche procedurefunzionalità e interfacce in modo da semplificare lo sviluppo delle piattaforme e l’utilizzo da parte delle Imprese.

 

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