rapporto carceri

Italia prima in Europa per over65 in cella e problemi di sovraffollamento

In Europa, la durata media delle detenzioni è di 11 mesi, mentre in Italia si parla di una media di 18 mesi.

Le percentuali più alte di detenuti over65 si trovano sempre nel nostro Paese: questo è quanto emerge dal rapporto Space, ovvero delle Statistiche annuali penali effettuate dal Consiglio d’Europa riguardo la popolazione carceraria.

Tra il 2021 e il 2022 è aumentato il tasso di detenzione in molti paesi europei: per esempio, in quelli che superano il milione di abitanti, si è registrato un aumento del 2,3%.

Soltanto Estonia, Germania e Bulgaria hanno registrato una diminuzione dei tassi si detenzione. In Italia, invece, si riportano casi in cui la densità carceraria supera i 100 detenuti per 100 posti, registrando uno dei peggiori sovraffollamenti in tutta Europa.

L’età media dei detenuti all’interno degli istituti penitenziari è di 38 anni. Le età medie più basse si trovano in Danimarca (34), in Bulgaria (31) e in Francia (34,5), mentre quelle più alte sono in Portogallo (41), Spagna (40), Estonia (40), Italia (42) e Georgia (44).

Il 16% dei detenuti ha più di 50 anni mentre il 3% ha più di 65 anni. Nei paesi che hanno più di un milione di abitanti, la percentuale più alta di detenuti over 50 si trova in Italia (28%), che risulta anche tra i Paesi con le percentuali più elevate di detenuti over 65, appartenente alla criminalità organizzata con condanna all’ergastolo.

Ergastolo

Nel rapporto c’è anche la diversità della pena a livello di ergastolo tra i Paesi europei.

Un detenuto condannato all’ergastolo in Svizzera è idoneo per la libertà dopo 10/15 anni, in Italia dopo 21/26 anni, in Danimarca dopo 12 anni, in Germania dopo 15 anni, in Svezia dopo 10 anni, in Francia dopo 18/22 anni, in Spagna dopo 25/35 anni e in Belgio dopo 15/23 anni.

Dal rapporto è emerso che il problema dei tempi della giustizia si riflette direttamente sulla popolazione carceraria. Per esempio, a fine gennaio 2022 sono stati censiti 54.372 detenuti, e circa il 30% non sta scontando pene definitive poiché in attesa di giudizio.

Sovraffollamento

Molto presente anche il problema del sovraffollamento. Da gennaio 2020 a gennaio 2021, in Europa era diminuito il numero complessivo dei detenuti, a seguito della riduzione della criminalità sulla strada, viste le restrizioni introdotte dalla pandemia.

Per Marcelo Aebi, professore responsabile del gruppo di ricerca Space, «negli ultimi 12 anni il tasso medio di detenzione in Europa è diminuito lentamente ma costantemente. Tale calo si è intensificato nel corso del 2020 come conseguenza delle misure di blocco per il Covid-19. Pertanto, l’aumento nel 2022 riflette un ritorno alla relativa normalità nella vita sociale e nel funzionamento dei sistemi di giustizia penale europei».

Nonostante tutto, il tasso di detenzione in Europa, nel 2022, risulta essere ancora inferiore rispetto a quello osservato poco prima della pandemia, anche se in Italia persiste un problema di grave sovraffollamento.


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