piano straordinario per la Giustizia italiana

Il piano straordinario per la Giustizia italiana proposto dall’OCF

Il documento per la ripresa della Giustizia italiana pubblicato ieri dall’Organismo Congressuale Forense inizia così:

«La condizione della macchina giudiziaria del nostro Paese ha raggiunto uno dei livelli più critici della storia repubblicana. Il sistema giudiziario italiano, già da decenni in grande difficoltà nel dare adeguata risposta alla domanda di Giustizia della società, dei cittadini e delle imprese, in questi ultimi mesi, oltre alle gravissime ripercussioni derivanti dall’adozione delle misure di profilassi per l’epidemia di “coronavirus”, è stato colpito dalle accelerazioni di fenomeni degenerativi che ne stanno minando la credibilità già messa a dura prova dalla sua cronica e nota inefficienza».

Il documento si prefigge l’obiettivo di affrontare immediatamente l’attuale stallo proponendo un “piano straordinario per la Giustizia italiana”, una giustizia che al momento è paralizzata, senza difesa e delegittimata.

IL PIANO STRAORDINARIO PER LA GIUSTIZIA ITALIANA

GIUSTIZIA PARALIZZATA

Il piano straordinario per la Giustizia italiana dell’OCF parte dal principale problema generatosi a causa delle misure di contenimento di COVID-19: lo stop della Giustizia.

A complicare la situazione hanno concorso diversi fattori, come la mancata adozione di misure per la messa in sicurezza degli ambienti giudiziari, la scarsità di risorse stanziate, la babele di protocolli prodotti dai diversi uffici giudiziari sulle modalità di riapertura, i limiti delle tecnologie telematiche e del lavoro agile, la gestione frammentata della giurisdizione.

Le soluzioni proposte sono:

  • -maggiori risorse e un piano per la messa in sicurezza degli ambienti che consenta la veloce ripresa delle attività nelle sedi preposte,
  • -la limitazione della giustizia telematica,
  • -l’individuazione di linee guida unitarie a livello nazionale per lo svolgimento delle attività giudiziarie,
  • -la costituzione di un tavolo unitario per la giurisdizione per realizzare un’«unitarietà di governo incentrata sulla efficacia della tutela delle parti e sulla effettiva terzietà del giudice»,
  • -il potenziamento delle strutture giudiziarie di prossimità,
  • -la riforma della prescrizione penale e la realizzazione di misure che garantiscano la ragionevole durata dei processi penali e la razionalizzazione dei tempi di quelli civili.

GIUSTIZIA SENZA DIFESA

Il secondo punto su cui si focalizza il piano straordinario per la giustizia italiana è la professione forense.

Il settimo enunciato del manifesto per la Giurisdizione, recita: «la garanzia di autonomia e indipendenza dell’Avvocato e di tutti i soggetti che concorrono all’esercizio della Giurisdizione sono strumento di effettività della tutela dei diritti e presidio di democrazia».

Ma per garantire un’Avvocatura che sia davvero efficace è importante che la professione riacquisisca dignità e sostenibilità.

Gli Avvocati stanno infatti affrontando grandi difficoltà dovute alla persistente crisi economica alla quale si aggiunge ora l’impossibilità di riprendere il lavoro a pieno regime.

L’OCF chiede quindi:

  • -il riconoscimento del ruolo dell’avvocato in Costituzione,
  • -la garanzia della sostenibilità della professione forense e della sua dignità retributiva e professionale,
  • -la garanzia dell’equo compenso e del pagamento del gratuito patrocinio,
  • forme assistenziali valide,
  • detassazione e contribuzione agevolata anche con l’obiettivo di facilitare l’ammodernamento tecnologico degli studi.

LA GIUSTIZIA DELEGITTIMATA

Il piano si concentra infine sulla crisi di credibilità dell’apparato giudiziario, percepibile soprattutto a fronte dei recenti fatti che hanno coinvolto la Magistratura.

L’OCF sostiene che siano necessari:

  • -la riforma dell’ordinamento giudiziario con la partecipazione dell’Avvocatura,
  • -la separazione delle carriere dei Magistrati, in modo da ristabilire principi di parità delle parti e di terzietà del Giudice nel settore penale,
  • -il rafforzamento della presenza della componente forense nei ruoli dirigenziali
    e consultivi degli apparati di governo della giurisdizione centrali e territoriali,
  • -l’inserimento della componente forense nei ruoli direttivi ministeriali.

Potete approfondire leggendo il testo integrale del documento per la ripresa della Giustizia italiana pubblicato dall’Organismo Congressuale Forense.

 

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