Accessi abusivi sistemi informatici, ANM chiede incontro a Nordio

“Le recenti notizie di cronaca su indagini penali per plurimi accessi abusivi ai sistemi informatici della rete giustizia hanno creato allarme tra i magistrati per gli scarsi livelli di sicurezza dei dispositivi e delle piattaforme utilizzate nel quotidiano esercizio delle delicate funzioni.
La percezione è che non siano per nulla adeguati i presidi di sicurezza informatica della intera rete giustizia”.
Per questi motivi l’Anm ha scritto al ministro della Giustizia Nordio, chiedendo un incontro “al fine di essere resi edotti sullo stato dei problemi e su qual tipo di accorgimenti siano stati preposti per l’avvio a soluzione”.

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sistemi di intercettazione

Intercettazioni, D’Orso e Lopreiato (M5s): via tagliola per reati codice rosso o Meloni complice

“La tagliola di 45 giorni oltre i quali le intercettazioni non possono più essere utilizzate, salvo eccezioni limitatissime e proroghe difficilissime, è un obbrobrio giuridico e un intralcio vergognoso al lavoro delle procure e delle forze dell’ordine, ma il non avere escluso i reati previsti dal Codice Rosso a tutela delle donne vittime di violenza va oltre ogni più buia immaginazione.

Dai giornali di oggi vediamo che forse finalmente qualcuno nel centrodestra si è destato dal torpore, ma mercoledì scorso in Senato sui nostri emendamenti dalla maggioranza non si è mossa una foglia. Chiediamo a Giorgia Meloni in persona di intervenire immediatamente per sanare una indecenza che la sua maggioranza ha approvato in poche ore in Senato, buttando a mare anni di lotta a tutela delle vittime di violenza. Se non lo farà, Giorgia Meloni non potrà che essere complice di questo scempio”.

Così le capogruppo M5S in commissione giustizia alla Camera e al Senato Valentina D’Orso e Ada Lopreiato in una nota.


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Lotta alla criminalità organizzata transnazionale, Nordio a Vienna nel ricordo di Falcone e Borsellino

Roma, 14 ottobre 2024 – Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha inaugurato oggi a Vienna, alla presenza di Ghada Waly, Direttore Esecutivo dell’UNODC, la mostra dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, intitolata “Cooperazione nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale – l’esperienza dell’Italia”, realizzata dal Ministero della Giustizia insieme al Ministero degli Affari Esteri e al Ministero dell’Interno.

L’iniziativa apre la campagna di un mese per commemorare la “Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata transnazionale” ed avviene in concomitanza con la XII sessione della Conferenza degli Stati parte della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (UNTOC), alla quale il Guardasigilli è intervenuto in rappresentanza dell’Italia.

Giovanni Falcone aveva guidato la delegazione italiana alla primissima sessione della Conferenza delle Nazioni Unite (CCPCJ), da cui poi scaturì la sottoscrizione della Convenzione di Palermo nell’aprile 1992.

La storia di Giovanni Falcone, come quella di Paolo Borsellino e tanti altri che sacrificarono la propria vita per le Istituzioni, ci spinge a fare sempre di più nel campo della cooperazione giudiziaria internazionale. Con la condivisione di idee e iniziative non solo rendiamo omaggio al pensiero di uomini come Falcone, che già quarant’anni fa indicavano la necessità di percorrere una comune strada globale nella lotta alla criminalità organizzata, ma soprattutto possiamo concretamente agire a garanzia della sicurezza dei nostri concittadini

ha dichiarato il Ministro Nordio.

Giovanni Falcone – ha ricordato Nordio – diceva che ‘la criminalità organizzata non si vince chiedendo eroismo ai cittadini, ma mettendo in campo in questa lotta tutte le forze migliori delle istituzioni’. L’eredità di questi eroi della legalità può e deve sopravvivere attraverso l’impegno globale di ciascuno di noi per prevenire e combattere tutte le forme di malaffare

ha concluso il Guardasigilli.


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Ecommerce: piattaforme responsabili dei prodotti difettosi

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Le nuove norme, adeguate alla realtà digitale e all’economia circolare, stabiliscono che le piattaforme di ecommerce possano essere ritenute responsabili dei prodotti venduti sui loro siti. In particolare, se un articolo proveniente da paesi extra-UE causa danni, chi lo importa o vende online sarà chiamato a rispondere.

Questo aggiornamento mira a proteggere i consumatori e a garantire un equo risarcimento.


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Entro gennaio 2025, i soggetti essenziali e importanti dovranno adeguarsi a nuove regole di cybersicurezza. Tra gli obblighi principali figurano l’adozione di policy multirischio e la pre-notifica alle autorità, entro 24 ore, di qualsiasi incidente informatico. La strada verso la conformità sarà serrata, con richieste di revisione documentale e organizzativa che coinvolgeranno dispositivi, reti e sistemi informatici.


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Criminalità organizzata transnazionale: Nordio a Vienna per la Conferenza degli Stati

Roma, 14 ottobre 2024 – Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sarà oggi a Vienna per partecipare alla XII sessione della Conferenza degli Stati parte della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (Unodc).

Il Guardasigilli interverrà in mattinata nel corso dell’Assemblea plenaria di apertura della Conferenza. Alle ore 13.30 è prevista la sua partecipazione all’evento di alto livello per la commemorazione della Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta contro ogni forma di criminalità organizzata transnazionale.

Infine, il Ministro inaugurerà la mostra, intitolata “Cooperazione nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale – l’esperienza dell’Italia”, dedicata a Giovanni Falcone, il magistrato che guidò la delegazione italiana alla primissima sessione della Conferenza delle Nazioni Unite (CCPCJ), che portò poi alla sottoscrizione della Convenzione di Palermo, nell’aprile 1992.


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Temu, la CE chiede informazioni sugli operatori commerciali che vendono prodotti illegali sul suo mercato

Oggi la Commissione ha inviato a Temu una richiesta di informazioni a norma del regolamento sui servizi digitali, chiedendo alla piattaforma di fornire informazioni dettagliate e documenti interni sulle misure di attenuazione adottate contro la presenza e la ricomparsa di operatori commerciali che vendono prodotti illegali sul suo mercato online. La richiesta impone inoltre a Temu di fornire dati e informazioni supplementari sulle misure adottate per attenuare il rischio di diffusione di prodotti illegali e i rischi relativi a protezione dei consumatori, salute pubblica e benessere degli utenti. La Commissione chiede anche dettagli sui sistemi di raccomandazione di Temu e sul rischio per la protezione dei dati personali degli utenti.

Temu è tenuta a fornire le informazioni richieste entro il 21 ottobre 2024. Sulla base della valutazione delle risposte di Temu la Commissione determinerà le prossime tappe, che potrebbero includere l’avvio formale di un procedimento a norma dell’articolo 66 del regolamento sui servizi digitali. A norma dell’articolo 74, paragrafo 2, dello stesso regolamento, la Commissione può infliggere sanzioni pecuniarie qualora vengano fornite informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti in risposta a una richiesta di informazioni. In caso di mancata risposta la Commissione può presentare una richiesta formale mediante decisione. In tal caso la mancata risposta entro il termine potrebbe comportare l’imposizione di penalità di mora.

Temu è stata designata quale piattaforma online di dimensioni molto grandi (VLOP) a norma del regolamento sui servizi digitali il 31 maggio 2024. Se da un lato Temu ha dovuto conformarsi alle norme generali del regolamento sui servizi digitali dal febbraio 2024, il mercato online ha dovuto conformarsi anche alle norme più rigorose applicabili alle piattaforme online di dimensioni molto grandi e preparare una relazione di valutazione dei rischi a partire dal 3 ottobre 2024. Il 28 giugno 2024 la Commissione ha già inviato a Temu una richiesta di informazioni sulle misure adottate dalla piattaforma per conformarsi agli obblighi del regolamento sui servizi digitali relativi al cosiddetto “meccanismo di notifica e azione” che consente di notificare prodotti illegali, ai “dark pattern” sulle interfacce online, alla protezione dei minori, alla trasparenza dei sistemi di raccomandazione, alla tracciabilità degli operatori commerciali e alla conformità dal momento della progettazione.


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Intelligenza artificiale, Nordio: “Fondamentale governarne bene l’uso”

Roma, 11 ottobre 2024 – “Non dobbiamo avere paura delle nuove cyber innovazioni e tantomeno dell’Intelligenza artificiale perché si tratta di creazioni dell’uomo che devono essere gestite dal cervello e soprattutto dal cuore umano“. Lo ha detto il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel suo intervento di saluto all’evento collaterale del G7 a presidenza italiana “Spazio virtuale. Le garanzie di giurisdizione nella resilienza e nella difesa della sicurezza nazionale”, in corso alla Farnesina.

L’intelligenza artificiale è un prodotto dell’uomo che potrà replicare qualcosa ma mai creare. Gli strumenti tecnologici non sono mai buoni o cattivi in sé, ma sono neutrali. Non esiste una forma di intelligenza che possa sostituirsi o surrogare l’intelligenza umana, che ha la capacità non solo di distinguere il logico dall’illogico ma anche il bene dal male. Se riusciremo a governare bene queste nuove tecnologie avremo delle grandi opportunità ma se le useremo male favoriremo l’inserimento delle grandi organizzazioni criminali in nuovi ed inesplorati contesti“, ha concluso il Guardasigilli.


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