Data Trust, miglioramenti uso dati personali

Necessario che le istituzioni e l’industria collaborino per sviluppare modelli inclusivi e lungimiranti di data governance

Privacy e uso equo dei dati personali utenti: il data trust deve evolversi

Si identifica con il Data Trust lo strumento per superare quell’asimmetria nel potere dell’utilizzo dei dati personali, al momento a sfavore degli utenti. Perciò, ora è necessaria un’evoluzione dello stesso, permettendo così agli utenti digitali di tutelare e valorizzare le proprie generalità. Ecco i problemi da risolvere per favorire una svolta.

Cambiamento nell’utilizzo e conservazione delle generalità proprie, ecco gli obiettivi del data trust

Pare che i nuovi scenari di digitalizzazione e gli sviluppi della tecnologia si baseranno sempre di più sull’uso dei dati personali degli utenti. Questo scenario consente l’incremento dei vantaggi economici dei grandi player del Big Tech, le multinazionali dell’IT.

Dunque, in questo contesto di continua evoluzione tecnologica, cresce anche l’esigenza di avere strumenti di governance nella gestione dei dati personali. Oggigiorno, i volumi dei dati personali sono già enormi e in costante crescita esponenziale. Tuttavia, esistono problematiche da affrontate per consentire al Data Trust di evolversi da ipotesi a fatto concreto.

Data Trust come strumento per valorizzare e gestire i dati personali degli utenti

A questo punto, ricordiamo che il Data Trust è quello strumento che consente all’utente di gestire e valorizzare le proprie generalità. Gli utenti decidono di conferire a questo sistema i diritti di gestione e valorizzazione dei propri dati personali.

Dunque, i Data Trust si propongono come strumento in grado di bilanciare lo strapotere delle piattaforme digitali e le asimmetrie tra queste ed i loro utenti. Così, consentono a questi ultimi di poter decidere cosaquando e con chi condividere il valore dei propri dati.

Inoltre, offrono potenziali benefici anche in relazione agli sviluppi associati all’uso dell’intelligenza artificiale. Ora, è da capire se i Data Trust possono trasformarsi da ipotesi di studio in strumenti abilitanti, concreti ed efficienti. In tal modo, consentirebbero agli utenti digitali di condividere almeno parte delle ricchezze generate attraverso l’uso dei propri dati personali.

Le sfide che la gestione dei dati personali deve affrontare nell’era di Meta

Tuttavia, la gestione dei dati personali deve affrontare anche nuove sfide, prima di potersi evolvere a dovere. Ad esempio, deve far fronte a:

  • l’informatica quantistica;
  • la trasformazione di Facebook in Meta nell’era del Metaverso.

Ormai, di informatica quantistica si parla da anni. Tuttavia, è negli ultimi mesi che il tema sta emergendo come nuovo terreno di confronto tra oriente e occidente. Comunque, la discussione è ancora entro i confini di laboratori super segreti, solamente riconducibili a colossi quali GoogleIBMHoneywell e centri di ricerca cinesi.

Inoltre, si dice che l’informatica quantistica emergerà sempre di più a partire dal 2025. Infatti, diverrà uno strumento dalla risposta immediata, quasi in tempo reale, per quanto riguarda l’elaborazione, la correlazione e la modellizzazione su larga scala di impressionanti mole di dati.

Contrastare Facebook nel controllo totale dei dati personali, servono strumenti di ownership

Ciononostante, l’informatica quantistica non è l’unica sfida che il Data Trust deve affrontare. In effetti, negli ultimi mesi si parla dello scandalo segnalato da un’ex dipendente di Facebook. Ossia, si dice che la società utilizzerebbe degli algoritmi per rendere il sistema meno sicuro a vantaggio del loro profitto. E non è la prima multinazionale a far storcere il naso sulla questione della tutela dei dati: abbiamo già parlato di una questione discutibile che riguarda Google, ad esempio.

A questo proposito, si direbbe che il cambio di nome di Facebook in Meta non sia casuale. Effettivamente, c’è chi pensa sia una strategia per distogliere l’attenzione pubblica dalle pressioni in relazione alla disinvolta gestione dei dati dei propri utenti. Invece, c’è chi pensa che l’azienda stia scommettendo sul Metaverso.

Comunque, il Metaverso non servirebbe tanto a governare i dati, quanto a disporre di un potente strumento per estendere l’influenza ai dispositivi tecnologici per giungere al completo controllo dei propri utenti. Dunque, risulta sempre più impellente l’esigenza di mettere a punto di strumenti di governance nella ownership e gestione dei dati.

Dove viene impiegato il Data Trust e quanto valgono i dati personali?

Oggigiorno, si nota che tra gli ambiti in cui già si profila una prossima applicazione di computer quantistici vi sono:

  • cambiamenti climatici;
  • meteorologia di precisione;
  • rilevazione delle frodi;
  • sviluppo farmaceutico;
  • dati generati dall’avatar nella realtà virtuale.

Tuttavia, l’impiego di enormi moli di dati personali è una grande sfida tra gli attuali e nuovi player di mercato. Comunque, non è chiaro se nei prossimi anni il maggiore utilizzo dei dati personali comporterà:

  • un incremento del loro valore intrinseco;
  • decrescente importanza a causa della crescente disponibilità.

Tuttavia, i dati personali hanno un valore economico riconosciuto, concreto e consistente. Ironico pensare alla facilità con cui gli stessi sono diffusi con spontaneità sui Social Media, alla mercè di tutti. A riprova del loro valore, si noti il recente lancio di applicazioni nate per misurare e monitorare nel tempo il valore dei propri dati personali.

Comunque sia, si tratta di corrispettivi virtuali al momento né convertibili né negoziabili. Ciò a causa dell’asimmetria tra chi mette a disposizione i propri dati personali e chi li detiene, spesso su larga scala. In questo terreno si attua la missione dei Data Trust.

Articolo completo nel sito di Secondolegge.it

————————————

LEGGI ANCHE:

Perché l’ avvocatura ha bisogno di soluzioni tecnologiche

Windows 11, le novità sulla barra applicazioni

Interruzione servizi informatici settore civile del Distretti di Venezia e Trieste

Si comunica che, per attività di manutenzione straordinaria, i servizi del settore civile su tutti gli uffici giudiziari dei distretti di Corte di Appello di Venezia e Trieste subiranno un fermo

dalle ore 17.30 di venerdì 3 dicembre 2021 fino, presumibilmente, alle ore 11.30 di sabato 4 dicembre 2021.

Durante tali operazioni rimarranno attivi i servizi di posta elettronica certificata e le funzionalità relative al deposito telematico da parte degli avvocati e degli altri soggetti abilitati esterni anche se i messaggi relativi agli esiti dei controlli automatici potrebbero pervenire solo al riavvio definitivo dei sistemi.

Anomalie Servizi PCT – Consultazione

Si comunica che a causa di anomalie da parte del sistema Ministeriale (non di Servicematica), si stanno verificando delle interruzioni temporanee.

Consigliamo di ripetere l’operazione in un secondo momento, se non dovesse andare a buon fine.

Ricordiamo che sarà possibile depositare telematicamente con Service1, creando un nuovo fascicolo ed inserendo il numero di RG.

Parità di genere negli ordini professionali

Parità di genere negli ordini professionali

TAR sottolinea che non si può scaricare solo sul legislatore la responsabilità di garantire la pari opportunità nelle cariche

Ordini professionali: votazione membri nulla se non prevede garanzie per la parità di genere?

In piena pandemia, al momento di eleggere i membri dei Consigli locali col sistema di votazione telematico sorgeva un problema. Infatti, il regolamento adottato dal Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri non prevedeva garanzie per la parità di genere all’interno degli organi rappresentativi. Se è vero che la specifica non è d’obbligo in ogni disciplina elettorale, è altrettanto vero che non si può attendere che sia il legislatore a provvedere.

Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri non da equa rappresentanza di genere nelle elezioni

L’Ordine degli Ingegneri di Roma ricorre al Tar Lazio per la questione della mancanza di rispetto per le quote rosa nelle votazioni telematiche. Poi, si scagliano contro il Ministero della Giustizia e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Ingegneri e chiedono l’annullamento del Regolamento del CNI. Tale regolamento veniva approvato dal Ministero della Giustizia col prot. n. 3677 del 3.2.2021.

Detto protocollo reca la “procedura di elezione con modalità telematica da remoto dei consigli territoriali degli ordini degli ingegneri” così come di tutti gli atti presupposti, connessi e conseguenti. In merito a questo, l’Ordine corrente ritiene che il regolamento sia illegittimo perché viola un principio costituzionale fondamentale. Ovvero, “il principio costituzionale di pari opportunità e parità di genere all’interno degli organi di rappresentanza e autogoverno della professione degli ingegneri.”

Poi, l’Ordine rileva che né il DPR 169/2005 (procedura di elezione degli ordini territoriali) né il regolamento elettorale contengono disposizioni di contrasto alla parità di genere. Inoltre, il Consiglio ricorrente afferma che si dovrebbe annullare il Regolamento vista la sua illegittimità rispetto al DPR n. 169/2005Allo stesso modo, esso contra con gli artt. 51 e 3 della Costituzione visto che non prevede meccanismi idonei a garantire un’equa rappresentanza di genere.

Leggi l’articolo completo nel sito di Secondolegge.it

——–

LEGGI ANCHE:

Diritto di famiglia e valore delle prove raccolte dal web

Cybersicurezza: 6 minacce interne da gestire

 

Sanzione per servizi telefonici non richiesti

Il fraintendimento è un argomento neutro rispetto alle modalità con cui deve avvenire il trattamento lecito dei dati

Società telefonica attiva servizi non richiesti e senza consenso: sanzionata dalla Cassazione

La Corte di Cassazione conferma con l’ordinanza n. 27554/2021 la sanzione amministrativa irrogata a una società telefonica. Infatti, quest’ultima è responsabile di aver attivato un servizio non richiesto e senza il preventivo consenso dell’utente al trattamento dei dati. Inutile il tentativo della società di difendersi con la scusa di un fraintendimento tra utente e operatore.

Servizi telefonici non richiesti? La compagnia telefonica deve pagare una sanzione

La vicenda processuale vede coinvolto un utente che segnala al Garante della Privacy l’attivazione di un servizio telefonico non richiesto. A questo punto, la società telefonica cerca di difendersi adducendo un probabile errore dell’operatore nell’attivazione del servizio. Tuttavia, il Garante chiede alla società la registrazione vocale della telefonata per accertarsi dell’onestà della compagnia.

Ora, la società dichiara che l’attivazione di quella particolare opzione non prevede il vocal order. Infatti, la chiamata sarebbe stata registrata da sistemi come “richiesta di informazioni amministrative”.

Quindi, il Garante sanziona la società perché dall’istruttoria è emerso che l’utente non ha dato il proprio consenso all’attivazione del servizio. Oltretutto, il trattamento dei dati è avvenuto illecitamente, in violazione del principio di correttezza e in assenza di uno dei presupposti di cui agli articoli 23 e 24 del Codice della privacy.

Articolo completo nel sito di Secondolegge.it

——–

LEGGI ANCHE:

Processi decisionali automatizzati e consenso informato: la giurisprudenza va oltre il GDPR

MacOs Monterey e Service1

Interruzione programmata dei servizi informatici settore penale in tutti i distretti di Corte di Appello

Al fine di consentire l’installazione di modifiche correttive e migliorative sui sistemi di cognizione penale, in tutti i distretti di Corte di Appello si procederà all’interruzione dei relativi servizi

dalle 17:00 di martedì 23 novembre alle 09:00 di mercoledì 24 novembre p.v.

In detto arco temporale i servizi di deposito sul Portale del Processo Penale Telematico e sul Portale NDR non saranno disponibili, anche se fosse rilasciata la relativa ricevuta di deposito.

Le modifiche potrebbero interessare l’intero territorio nazionale coinvolgendo anche i sistemi del civile.

Installazione Service1 su Big Sur Catalina Monterey

Il 25 ottobre 2021 è uscito il nuovo sistema operativo Apple macOS Monterey, Release 12.0.1 (21A559).

Tuttavia, se si tratta del sistema operativo che stai usando, ti sarai accorto che oltre a tutti i vantaggi che questo aggiornamento porta con sé, Monterey può anche causare alcuni problemi, quali:

  • Alcune app si chiudono inaspettatamente;
  • Alcune app si bloccano e nemmeno si aprono.

E’ necessario specificare che questo inconveniente può capitare anche con la Service1.

Quindi, come risolvere il problema se hai OS Monterey e le app si bloccano o si chiudono inaspettatamente?

Se la Service1 è già installata sul tuo MAC procedi così:

  1. Entra in Preferenze del sistema – Sicurezza e Privacy – Privacy
  1. Inserisci Service1 nell’Accessibilità e nell’Accesso Completo al Disco

Se, invece, devi ancora installare la Service1, procedi seguendo la nostra –> GUIDA COMPLETA

Anomalie servizi PCT – Terza PEC

Si comunica che a causa di anomalie da parte del sistema Ministeriale (non di Servicematica), si riscontrano ritardi nella ricezione della terza pec.

Non ci sono comunicazioni da parte del Ministero sulla procedura da eseguire.

Consiglio: contattare la cancelleria di riferimento e verificare se è arrivato il deposito telematico.

Green-pass-ai-soli-vaccinati-e-legittimo

Green pass ai soli vaccinati: è legittimo?

Per evitare il rialzo della curva dei contagi si sta discutendo se sia necessaria un’ulteriore stretta

Certificazione Verde non rilasciata a chi fa il tempone rapido: significa vaccino obbligatorio?

In questi giorni si parla dell’ipotesi di un ulteriore restrizione per quanto riguarda lo scenario della pandemia Covid-19. Infatti, si discute sulla possibilità di tagliare fuori dal rilascio del Green Pass coloro che hanno eseguito solamente un tampone rapido. La domanda che i più si pongono è se questa continua selettività si evolverà inevitabilmente nella vaccinazione obbligatoria.

Cos’è e come si ottiene il green pass: quali sono le nuove restrizioni?

Innanzitutto, ricordiamo che il green pass si configura come una misura di prevenzione in regime in diversi Paesi e disciplinato in Italia dal decreto legge n. 52/2021. Il fine di questa Certificazione è di consentire la graduale ripresa dell’economia, nel rispetto del contenimento dell’epidemia in corso. In base all’art. 9 di tale decreto, le certificazioni verdi sono rilasciate nelle seguenti ipotesi:

  • vaccinazione contro il Covid;
  • guarigione dall’infezione da Covid;
  • effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare, con esito negativo al virus.

Successivamente, il decreto legge n. 127/2021 rende obbligatoria l’esibizione del green pass anche nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è il medesimo: cercare di tutelare il più possibile la salute delle persone e prevenire una diffusione capillare del virus. in mancanza di possesso o di esibizione, il lavoratore si considera assente ingiustificato e non avrà diritto alla retribuzione giornaliera.

Detto ciò, si noti che la validità di tale decreto scade nei prossimi giorni e che sarà dunque necessario che la Camera la converti in legge. Dal canto suo, il Senato ha già approvato il disegno di conversione, su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.

Leggi l’articolo completo nel sito di Secondolegge.it

 

LEGGI ANCHE:

Esonero vaccinale e green pass

Referendum green pass: “difesa delle libertà”

Interruzione programmata dei servizi informatici settore penale in tutti i distretti di Corte di Appello

Al fine di consentire l’installazione di modifiche correttive e migliorative sui sistemi di cognizione penale, in tutti i distretti di Corte di Appello si procederà all’interruzione dei relativi servizi

dalle 17:00 di lunedì 8 novembre alle 09:00 di martedì 9 novembre p.v.

In detto arco temporale i servizi di deposito sul Portale del Processo Penale Telematico e sul Portale NDR non saranno disponibili, anche se fosse rilasciata la relativa ricevuta di deposito.

Le modifiche potrebbero interessare l’intero territorio nazionale coinvolgendo anche i sistemi del civile.

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto