Le Casse previdenziali dei professionisti hanno investito complessivamente 35,9 milioni di euro nel 2023 per interventi a favore della genitorialità e della conciliazione tra vita e lavoro. A rivelarlo è il rapporto 2024 di Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati), che evidenzia come il welfare integrativo abbia assorbito il 5% delle risorse totali, pari a 212 milioni di euro.
Tra le misure adottate dai diversi enti spiccano i bonus bebè e i contributi per l’infanzia. L’Enpam, l’ente previdenziale dei medici, prevede un’indennità di maternità maggiorata e un contributo specifico per le prime spese di ingresso del neonato in famiglia, come nido e babysitter. Anche la Cassa Forense ha erogato nel 2023 un bonus di mille euro per i nuovi nati, oltre a sussidi per le famiglie numerose e il sostegno agli studi dei figli dei colleghi.
L’Enpab, la Cassa di previdenza dei biologi, presieduta da Tiziana Stallone, ha sottolineato l’importanza di un welfare che accompagni tutta la carriera professionale. “Tra le biologhe si registra un alto tasso di abbandono, pari al 40%, nei primi quattro anni di vita del bambino. Servono misure concrete per aiutare le professioniste a rientrare nel mondo del lavoro”, ha dichiarato Stallone, che è anche vicepresidente di Adepp.
Analogamente, le commercialiste possono contare su un contributo aggiuntivo all’indennità di maternità per nascita, adozione e affido, pari all’80% del reddito netto dichiarato nell’anno precedente all’evento, con un minimo garantito. Inoltre, l’assistenza integrativa di Emapi prevede un pacchetto di rimborsi fino a mille euro per le spese legate alla maternità.
Il welfare delle Casse previdenziali si autofinanzia con i contributi degli iscritti e varia di anno in anno in base alle risorse disponibili. Tuttavia, il rapporto Adepp evidenzia come il sostegno alla genitorialità sia ormai un pilastro imprescindibile per le professioni regolamentate, che cercano di garantire un equilibrio tra vita privata e attività lavorativa.
Indennità di maternità per professionisti iscritti agli Ordini
1. Indennità di maternità per professioniste
- Spetta per 5 mesi.
- Importo: 80% di 5/12 del reddito professionale dichiarato nel secondo anno precedente la nascita/adozione.
- Limiti minimi e massimi stabiliti dall’art. 70 D.lgs. 151/2001.
- Congedo parentale non previsto.
2. Trattamento sostitutivo per i neopadri
- Stessa indennità della madre, ma riconosciuta al padre professionista nei seguenti casi:
- Morte o grave infermità della madre.
- Abbandono del bambino da parte della madre.
- Affidamento esclusivo al padre.
- Alcune casse offrono trattamenti aggiuntivi a sostegno della paternità.
3. Novità recenti (dal 2022)
- Gravidanza a rischio: indennità riconosciuta anche nei due mesi precedenti il parto.
- Estensione dell’indennità:
- Ulteriori 3 mesi coperti dopo i 5 previsti.
- Solo per professionisti con reddito inferiore a 9.280 euro (soglia 2024).
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