Un altro suicidio scuote il sistema penitenziario italiano. Un uomo di 62 anni, ex tossicodipendente e apparentemente senza legami familiari, si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella della sezione isolamento del carcere di Benevento. Con questo gesto, il numero di detenuti suicidi dall’inizio dell’anno sale a 68, a cui si aggiungono sette agenti di polizia penitenziaria.
Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha denunciato la situazione di estrema difficoltà all’interno delle carceri italiane, parlando di una “palese situazione d’illegalità diffusa” che mina le funzioni rieducative previste dalla legge e dalla Costituzione. De Fazio ha sottolineato come le carenze strutturali e organizzative colpiscano non solo i detenuti, ma anche gli agenti, costretti a turni estenuanti e incapaci di prevenire queste tragedie.
Con un sovraffollamento di 14.500 detenuti oltre i posti disponibili e una carenza di 18mila unità nella polizia penitenziaria, De Fazio ha chiesto interventi urgenti e incisivi, auspicando che il ministro della giustizia Carlo Nordio e il governo Meloni passino finalmente ai fatti.
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