Polizia predittiva: in Veneto il primo comune a sperimentarla - Servicematica

Polizia predittiva: in Veneto il primo comune a sperimentarla

Carole (VE) è il primo comune italiano a sperimentare un software di polizia predittiva.
Pelta Suite, questo il nome di questo software, è basato sull’intelligenza artificiale ed è in grado di prevedere fenomeni di microcriminalità e altre situazioni di allerta, come assembramenti non autorizzati.
La sperimentazione è iniziata lo scorso 4 maggio.

COME FUNZIONA IL SOFTWARE DI POLIZIA PREDITTIVA

A spiegare il funzionamento del software è Angelo Russo, CSO della Società XServizi:

“Il nostro software si basa su due livelli di informazioni: da un lato i big data e dall’altro le informazioni aggiunte dagli agenti di polizia. Gli agenti in servizio non dovranno altro che scorrere la mappa, soffermarsi nei punti indicati con un differente colore e leggere tutte le informazioni relative agli eventi che il software prevede si realizzeranno nei successivi 30-60 minuti. In questo modo le Forze dell’Ordine sapranno come impiegare le risorse, e non solo nel breve periodo: grazie alla funzione offerta dalla piattaforma relativa all’evoluzione del rischio nei successivi 7 giorni, verranno fornite informazioni importanti anche per la valutazione delle risorse da impiegare nel lungo periodo.
Un’altra funzione riguarda il tool completamente dedicato al Covid-19 per prevenire assembramenti e mappare i contagi e i relativi contatti”.

Gli agenti, conoscendo in anticipo quali eventualità potrebbero verificarsi, hanno la possibilità di intervenire con più precisione non solo nel momento stesso in cui queste accadono ma anche prima. In questo modo, la sicurezza urbana non sarà più un fenomeno basato sull’emergenzialità ma sulla prevenzione.

Quando si parla di intelligenza artificiale e delle sue applicazioni alla giustizia e alla polizia predittiva uno dei dubbi maggiori riguarda la privacy dei cittadini.
Nel caso di Caorle, le informazioni inserite dagli agenti sono generiche: sesso, età, caratteristiche fisiche. Il software dunque non tratta dati personali.
Per maggiori informazioni è possibile leggere la notizia originale sul sito del Comune di Caorle.

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