Pensione Avvocato: cosa cambia dal 2024

Dal 2024 verranno introdotte alcune novità relative alla pensione degli avvocati, che si basano sulla riforma del sistema di previdenza forense.

Con la riforma della previdenza forense è stato rivisto il sistema pensionistico dell’Avvocatura. In particolar modo, si prevede il passaggio dal calcolo retributivo al calcolo contributivo. Presenti anche alcune modifiche importanti che aumentano l’incentivazione per l’iscrizione dei neoiscritti, che potranno versare una quota molto inferiore.

Si prevede, inoltre, la possibilità di scelta per tutti i praticanti di iscriversi o meno a Cassa Forense. L’iscrizione alla Cassa sarà obbligatoria soltanto nel momento di iscrizione all’Albo.

Cassa Forense adempie a due obiettivi differenti, ovvero alla previdenza (l’erogazione della pensione) e alla protezione (incentivi per affrontare eventi gravi quali premorienza o invalidità). Dunque, la Cassa assicura ad ogni iscritto mezzi adeguati per affrontare tutte le esigenze.

Per accedere alla pensione di vecchiaia si dovranno rispettare alcuni requisiti:

  • la pensione di vecchiaia è prevista a 70 anni d’età e con 35 anni di contributi;
  • la pensione anticipata è prevista tra i 65/70 anni d’età e con 35 anni di contributi;
  • la pensione di vecchiaia contributiva è prevista a 70 anni d’età e con 5 anni di contributi;
  • la pensione di anzianità è prevista a 62 anni e con 40 anni di contributi.

Dal 2024, le pensioni di vecchiaia, anticipata e anzianità verranno riunite nella pensione di vecchiaia, e ci saranno anche dei requisiti d’accesso differenti. Saranno sufficienti 20 anni di anzianità e un calcolo completamente contributivo.

Per i nuovi iscritti, alla quota versata verrà aggiunto un nuovo punto percentuale, in veste di contributo integrativo. In caso di maternità, paternità e adozione, calcolando la nascita oppure l’adozione dei figli, verrà aumentato un anno rispetto all’età anagrafica, aumentando la pensione di vecchiaia per tutti gli iscritti con sistema contributivo.


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