Un nuovo attacco informatico ha colpito diversi siti istituzionali italiani. A rivendicarlo, tramite Telegram, è il gruppo filorusso NoName057(16), che ha definito l’operazione una “punizione per l’Italia con missili DDoS”. Nel mirino sono finiti i portali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, oltre a quelli di vari ministeri, tra cui Esteri, Economia, Infrastrutture e Trasporti, Sviluppo Economico e alcuni sottodomini del Ministero dell’Interno. Per alcuni minuti, anche i siti dell’Aeronautica Militare e del Ministero delle Infrastrutture sono risultati irraggiungibili.
Grazie al tempestivo intervento dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e della Polizia Postale, i danni sono stati limitati, con l’attivazione immediata di misure di mitigazione per ripristinare i servizi.
L’episodio segue un altro attacco, avvenuto ieri, contro i siti di banche e aziende di trasporto, sempre rivendicato dallo stesso gruppo hacker. Secondo gli esperti, si tratterebbe di azioni dimostrative a scopo propagandistico, riconducibili alle recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che aveva paragonato la Russia al Terzo Reich.
L’escalation di attacchi sottolinea ancora una volta l’importanza della sicurezza informatica per le infrastrutture digitali del Paese, sempre più esposte ai rischi della guerra cibernetica internazionale.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Esecuzioni immobiliari: i problemi del professionista titolare effettivo dei conti bancari
Nella nota informativa 83 del 14 luglio 2020, il CNDCEC rivolge, insieme al CNF e CNN, la richiesta all’ABI e alla Banca d’Italia di abbandonare…
Prestiti agevolati per giovani avvocati: scadenza il 31 ottobre 2024
Il termine ultimo per partecipare al bando è fissato al 31 ottobre 2024, offrendo una preziosa opportunità a chi desidera avviare o potenziare il proprio…
Europa, colonia digitale d’America: l’illusione della sovranità tecnologica
Le grandi aziende tech statunitensi agiscono come strumenti di pressione geopolitica, condizionando istituzioni e governi oltre Atlantico. L’Europa resta prigioniera di questa dipendenza e fatica…
