Decreto sostegni: professionisti e partite iva

Oltre 15 miliardi a fondo perduto per i titolari di partita iva

Il Decreto Sostegni Bis stanzia 40 miliardi di euro per imprese e lavoratori autonomi che hanno subìto ulteriori perdite economiche nel 2021. Distribuito tra imprese e professionisti (17 miliardi), imprese per la liquidità (9 miliardi) e lavoratori in difficoltà (4 miliardi), rappresenta un importante fondo perduto cui poter beneficiare. Tale misura di sostegno sarà distribuita sulla base di due diversi fattori: il fatturato, e l’utile -o “più giusto”.

La finalità perequativa: oltre al fatturato, contano i risultati economici dei contribuenti

Un’ulteriore novità rispetto alle anticipazioni fatte ad inizio maggio riguarda la platea di beneficiari. In effetti, essa viene ampliata ad ulteriori 370mila titolari di altre partite iva, senza alcuna ulteriore limitazione settoriale o classificazione delle attività. L’obiettivo è di fornire un ristoro concreto, in linea con gli effettivi disagi e danni concreti subìti a causa della pandemia.

Complessivamente, lo stanziamento previsto ammonta ad oltre 15 miliardi di euro, e si articolerà su tre diverse componenti. Innanzitutto, la replica del precedente bonus previsto dal primo decreto sostegni, poi il calo mensile medio del fatturato, infine la finalità perequativa. Secondo quest’ultima, infatti, il contributo verrà assegnato sulla base del risultato economico e tenendo conto dei ristori già recentemente percepiti.

Tra l’altro, sia nel caso suddetto che in quello delle partite iva più in difficoltà, l’importo del contributo cui poter beneficiare non supererà i 150mila euro. Infatti, anche i lavoratori autonomi più colpiti dall’emergenza potranno beneficiare del supporto offerto dal fondo dl Sostegni. Infine, nel caso delle partite Iva, la percentuale del contributo verrà definita con apposito decreto del MEF.

 

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