Avvocati- cassa forense o gestione separata

Avvocati: dove pagano i contributi se guadagnano poco

Gli avvocati il cui reddito è inferiore ai 5 mila euro annui deve iscriversi alla Gestione separata o alla Cassa Forense?

Anche se la questione “Dove paga i contributi l’avvocato che guadagna poco?” è ormai risolta dalla nuova disciplina dell’ordinamento della professione di avvocato, non sono poche le controversie ancora pendenti in merito all’assoggettamento alla previdenza obbligatoria di chi esercita la professione forense.  Vale infatti la pena ricordare che, ad oggi, l’iscrizione alla Cassa Forense è obbligatoria -indipendentemente dal reddito- per gli avvocati iscritti ad Albi forensi.

 

 

Avvocati: iscrizione alla gestione Separata per i lavoratori autonomi occasionali

L’iscrizione alla gestione Separata è obbligatoria per i liberi professionisti:

-che sono senza cassa di previdenza;

– che non possono iscriversi alla Cassa, pur avendola, per incompatibilità: ex. L’ingegnere coperto da altre forme di previdenza obbligatorie -come il Fondo pensione lavoratori dipendenti Inps- non può essere iscritto contemporaneamente anche all’ente di categoria (Inarcassa);

– che non risultano integralmente coperti dalla cassa professionale di appartenenza.

Infatti, l’iscrizione obbligatoria presso la gestione Separata discende dal principio di universalizzazione della copertura assicurativa: tutti coloro che percepiscano un reddito derivante da attività professionale, per la quale vi sia l’obbligo legislativo di iscrizione all’albo, devono averla. Tuttavia, l’obbligo d’iscrizione alla gestione separata non sorge qualora il reddito annuo prodotto sia inferiore a 5mila euro e derivi da lavoro autonomo occasionale.

Iscrizione presso la gestione Separata per lavoratori autonomi occasionali

La Cassazione ha confermato che l’obbligatorietà dell’iscrizione alla gestione Separata Inps per un professionista iscritto all’albo o ad un elenco è collegata all’esercizio abituale di una professione. Dunque, se il professionista svolge l’attività abitualmente e non versa i contributi alla cassa di categoria, deve iscriversi alla gestione Separata, a prescindere dal reddito prodotto. La soglia limite entro la quale il professionista che svolge lavoro autonomo occasionale non deve iscriversi alla gestione Separata sono i 5mila euro annui lordi. Superata tale cifra si rende necessaria l’iscrizione anche se il lavoro autonomo è svolto occasionalmente.

Avvocato: iscrizione alla Cassa Forense o alla gestione Separata?

In base alla normativa vigente, e riprendendo quanto detto qui finora, se l’avvocato non è iscritto a Cassa Forense ma svolge attività abituale, allora egli è obbligato ad iscriversi presso la gestione Separata, indipendentemente dall’ammontare dei compensi percepiti. Invece, se l’attività è svolta occasionalmente, l’iscrizione diventa obbligatoria solo al superamento della soglia di compensi pari a 5mila euro annui.

Perciò, la mera iscrizione all’Albo forense o la titolarità di partita Iva non sono elementi sufficienti a dimostrare l’abitualità dell’esercizio dell’attività professionale.

Infine, va detto che secondo l’attuale ordinamento, basta l’iscrizione agli Albi professionali forensi per avere l’obbligo di iscriversi presso la Cassa Forense.

 

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