Interruzione programmata dei servizi informatici settore penale in tutti i distretti di Corte di Appello

Al fine di consentire l’installazione di modifiche correttive sui sistemi di cognizione penale, in tutti i distretti di Corte di Appello si procederà all’interruzione dei relativi servizi

dalle 15:00 di martedì 14 giugno alle 11:00 di mercoledì 15 giugno p.v.

In detto arco temporale i servizi di deposito sul Portale del Processo Penale Telematico e sul Portale NDR non saranno disponibili, anche se fosse rilasciata la relativa ricevuta di deposito.

Le modifiche potrebbero interessare l’intero territorio nazionale coinvolgendo anche i sistemi del civile.

Ricordiamo che sarà possibile depositare telematicamente con Service1

Webinar “Sanzioni dell’UE a seguito dell’invasione russa in Ucraina”

ELF e CCBE hanno diffuso un invito per partecipare al webinar “Sanzioni dell’UE a seguito dell’invasione russa in Ucraina”.

Il webinar si terrà mercoledì 15 giugno dalle ore 9 alle ore 11. Durante il webinar verranno descritte le sanzioni dell’UE e l’impatto sulle attività degli avvocati. Si discuterà di come gli Ordini forensi stiano rispondendo alle misure.

Per partecipare al webinar non è necessaria una quota d’iscrizione

Per partecipare al webinar non è necessaria una quota d’iscrizione, ma bisogna registrarsi obbligatoriamente. Basta cliccare qui o cliccare sul pulsante “register now” in fondo al programma, che si trova qui.

L’evento è aperto a tutti e si terrà soltanto in lingua inglese.

La partecipazione al webinar da diritto al riconoscimento di 2 crediti formativi da parte del CNF.

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I nuovi parametri forensi

Il decreto ministeriale n.392 della Ministra Marta Cartabia apporta delle modifiche al DM giustizia 55/2014. I pareri delle Commissioni delle Camere arriveranno entro la metà di luglio.

Il decreto vuole incentivare la risoluzione stragiudiziale delle controversie attraverso un compenso superiore dell’avvocato, mediante l’introduzione di una tariffa oraria che parte da 200 euro fino ad arrivare ad un massimo di 500. Introduce, inoltre, dei limiti al potere discrezionale esercitato dal giudice nella definizione dei compensi degli avvocati.

Uno degli obiettivi della riforma è quello di colmare tutti quei vuoti che esistono in relazione alle tariffe da applicare per alcune procedure. Ma questo è soltanto un assaggio delle novità.

I parametri non determineranno vincoli né con l’avvocato o con il cliente. Si farà riferimento ai parametri forensi nei casi in cui cliente e avvocato non abbiano scritto la misura dei compensi. Inoltre, in assenza di una decisione sui compensi, l’ultima parola andrà al giudice.

Per rendere più omogenei i compensi, il giudice può stabilire l’aumento o la diminuzione del compenso, nella percentuale del 50%.

Compensi più alti

Per lo svolgimento dell’attività stragiudiziale, è previsto un compenso che deve essere liquidato in ogni parte o fase, se l’affare si compone di parti o fasi. Anche qui, il giudice può stabilire l’aumento o la diminuzione del compenso, nella percentuale del 50%.

Salgono del 30% i compensi degli avvocati che concludono un accordo in sede di negoziazione assistita o mediazione. L’aumento riguarda anche le fasi di negoziazione e attivazione.

Se la conciliazione o la transazione avvengono in corso di causa, viene riconosciuto al professionista un compenso pari a quello che gli spetterebbe in fase decisionale, con un aumento di ¼.

Se il valore dell’affare stragiudiziale supera i 520.000,00 euro, il compenso viene liquidato seguendo una percentuale che decresce progressivamente, in base al valore dell’affare.

Controversie bagatellari e compensi ridotti

Per premiare chi è in grado di risparmiare tempo, si taglia il compenso agli avvocati del 75%, se introducono controversie strumentali o bagatellari. Non cambia la riduzione del compenso del 50% per coloro che introducono controversie con una domanda introduttiva inammissibile o improponibile, che il giudice deve motivare per “gravi ed eccezionali ragioni”.

La norma di riferimento è l’articolo 96 c.p.c.

Compenso orario

Tra i parametri fa il suo ingresso il compenso orario. L’opzione era già contemplata dalla legge n. 247/2012, anche se non era mai stata introdotto un riferimento preciso per quantificare il compenso.

Lo schema del decreto introduce la soglia minima di 200 euro, fino al massimo di 500, per ogni ora (o frazione di ora che supera i 30 minuti)

Procedure concorsuali

Viene introdotta, per la prima volta, una tabella con i parametri utili ai fini del calcolo del compenso per l’accertamento del passivo nella liquidazione giudiziale e nella procedura fallimentare. I parametri sono quelli destinati al giudizio ordinario, con una riduzione del 20%.

La riduzione del compenso può arrivare al 50% nei procedimenti di impugnazione e ammissione al passivo nei crediti da lavoro dipendente.

Processo penale

L’aumento o la diminuzione del compenso sono sempre stabiliti nella misura fissa del 50% anche nel processo penale. L’aumento del compenso avviene nel momento in cui le indagini difensive si rivelino complesse o urgenti.

Per quanto riguarda il compenso dell’avvocato nell’attività difensiva nel procedimento penale minorile, le linee da seguire sono quelle contenute nella tabella n.15. Si fa riferimento all’autorità giudiziaria competente, se l’imputato, al momento del fatto, fosse stato maggiorenne.

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Anomalie Servizi PCT – Consultazione

Si comunica che a causa di anomalie da parte del sistema Ministeriale (non di Servicematica), si stanno

verificando delle interruzioni temporanee nei sistemi di consultazione dei fascicoli telematici.

Consigliamo di ripetere l’operazione in un secondo momento, se non dovesse andare a buon fine.

Ricordiamo che sarà possibile depositare telematicamente con Service1 seguendo l’apposita guida al seguente link LINK GUIDE

CNF e OCF chiedono di accelerare l’entrata in vigore della riforma Cartabia

CNF e l’OCF chiedono all’attuale governo di accelerare i tempi per la riforma Cartabia, in particolare, sulla parte relativa alla famiglia.

«La riforma Cartabia del processo civile (Legge 206/2021), per la parte che riguarda il diritto di famiglia rappresenta una evoluzione verso l’attuazione dei principi del giusto processo nell’ambito della giurisdizione rivolta alle persone, alle famiglie e soprattutto ai minori, a lungo auspicata dall’avvocatura».

In una nota congiunta, il CNF e l’OCF chiedono all’attuale governo di accelerare i tempi per la riforma Cartabia, in particolare, sulla parte relativa alla famiglia.

Spiegano gli avvocati che «con la riforma si compirà la realizzazione di un rito finalmente unico, con una rinnovata gestione delle risorse, delle competenze e delle funzioni a favore esclusivo di un’adeguata tutela e della necessaria efficienza.
Il sistema disegnato dalla legge appare vocato ad una maggiore prossimità della risposta di giustizia per le persone, al cui centro è posta la cura del benessere della famiglia e del minore e non la patologia. Si tratta di un traguardo atteso da molto tempo non solo dall’avvocatura, ma soprattutto da tantissime famiglie, e risponde alle esigenze mutate della società e alla peculiarità della materia che coinvolge interessi superiori e impone elevata specializzazione di tutti gli operatori coinvolti. Specializzazione che compenserà il paventato rischio di difetto di collegialità e di multidisciplinarietà».

Proseguono CNF e OCF: «Riteniamo che la riforma risolva molte serie criticità, assicurando un unico giusto processo regolato finalmente dalla legge e non più un rito privo di regole, e istituisce un giudice unico specializzato e prossimo che assicurerà una migliore giustizia alle persone. Evidenziamo pertanto l’assoluta necessità che la riforma entri al più presto in vigore assicurando così l’effettiva tutela dei minori, delle famiglie e delle persone vulnerabili».

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Interruzione servizi per il civile, minorenni e sistemi penali

Si comunica che, per attività di manutenzione straordinaria i servizi per il civile e per i minorenni per tutti gli uffici giudiziari dei distretti di Corte di appello di Brescia, Trento, Trieste e Venezia

subiranno un fermo a partire dalle ore 17:00 di venerdì 27 maggio 2022.

Il progressivo riavvio dei sistemi avverrà a partire dalle ore 16.00 di domenica 29 maggio 2022.

Durante tali operazioni rimarranno attivi i servizi di posta elettronica certificata e le funzionalità relative al deposito telematico da parte degli avvocati e degli altri soggetti abilitati esterni anche se i messaggi relativi agli esiti dei controlli automatici potrebbero pervenire solo al riavvio definitivo dei sistemi.

Nello stesso arco temporale, inoltre, subirà un fermo anche il sistema di cognizione penale per tutti gli uffici giudiziari del Distretto di Brescia.

Ricordiamo che sarà possibile depositare telematicamente con Service1 seguendo l’apposita guida al seguente link LINK GUIDE

Polizza sanitaria Cassa Forense: ancora pochi giorni per aderire

Ogni adesione o estensione potrà essere perfezionata dal 1° aprile 2022 al 31 maggio 2022 attraverso procedura telematica

Polizza Base

Cassa Forense ha stipulato con Unisalute S.p.A., Reale Mutua Assicurazioni e Poste Assicura S.p.A, una polizza sanitaria collettiva base per i propri iscritti. La polizza è valida dall’1/04/2022 al 31/03/2024.

La polizza è gratuita e automatica per gli Avvocati, i Praticanti e i Pensionati iscritti alla Cassa, mediante il pagamento di un premio annuo:

  • € 199,00 fino a 40 anni;
  • € 348,25 da 41 a 60 anni;
  • € 497,50 da 61 a 70;
  • € 597,00 da 71 a 80 anni.

Possono aderire, con premio a proprio carico, anche i Pensionati della Cassa cancellati dagli Albi. La garanzia assicurativa, oltre a coprire i “gravi eventi morbosi”, i “grandi interventi chirurgici” e la “garanzia per malattia oncologica” includono un check-up annuale con accertamenti ed esami, l’indennità di convalescenza e quattro prestazioni di alta diagnostica.

Piano Sanitario Integrativo

Esiste anche la possibilità di aderire ad un Piano Sanitario Integrativo, per sé e per il proprio nucleo familiare (con limite di età di 80 anni). Tale piano opera le prestazioni sanitarie che non coprono la polizza sanitaria di base.

In particolare, copre ricoveri, con o senza intervento, day-hospital, interventi chirurgici ambulatoriali, alta diagnostica, accertamenti diagnostici e visite specialistiche.

Per sottoscrivere alla Polizza Sanitaria Integrativa, l’importo del premio annuo varia in base all’età:

  • € 633,60 fino a 40 anni;
  • € 950,40 da 41 a 60 anni;
  • € 1.485,00 da 61 a 70 anni;
  • € 1.980,00 da 71 a 80 anni.

Ogni adesione o estensione potrà essere perfezionata dal 1° aprile 2022 al 31 maggio 2022 attraverso procedura telematica. Il pagamento del premio dovrà essere effettuato entro il 31 maggio 2022, mediante bonifico bancario o carta di credito.

Per ulteriori informazioni, leggi qui oppure contatta il Call Center UNISALUTE 800 822 463 (lunedì/venerdì 08.30/19.30).

È possibile rivolgersi anche al Call Center di Cassa Forense 06 51435340 (lunedì/venerdì 08.00/19.00 e sabato 08.00/13.00).

Qui trovi la procedura telematica per l’iscrizione alla polizza.

 

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Nel 2020 gli avvocati sono stati quelli che hanno perso più reddito

Nel 2020, gli avvocati sono stati quelli che hanno perso più reddito. All’estremo opposto, invece, troviamo i veterinari, che hanno incrementato i loro guadagni del 10%.

I dati sono stati elaborati dal Centro Studi dell’Associazione delle Casse Professionali (Adepp), che si è basato sulle dichiarazioni relative ai redditi del 2020 e trasmesse nel 2021.

L’analisi, però, non tiene conto di agenti di commercio, notai e farmacisti. Le Casse corrispettive, infatti, non conoscono i redditi poiché la retribuzione avviene su altri parametri.

Per quanto riguarda i professionisti ordinistici, invece, l’impatto della pandemia non è stato così devastante. Anzi: il reddito medio complessivo, dal 2019 al 2020 è salito da 32.109 a 32.463.

È un risultato a cui potrebbero aver contribuito, in parte, i sostegni extra del Governo e delle Casse. Tuttavia, tecnici e avvocati sono le categorie che hanno sofferto di più. Ingegneri e architetti sono arretrati del 3,4% e i geometri del 3,8%.

I periti industriali, invece, sfiorano il 6%, dopo sei anni di crescita ininterrotta.

Le categorie più fortunate

12 categorie, invece, registrano avanzamenti rispetto al 2019. Medici e infermieri, commercialisti e consulenti del lavoro sono cresciuti durante il lockdown. Potrebbe essere una conseguenza diretta della pandemia anche la crescita dei veterinari: le maggiori adozioni di animali durante il lockdown ha sicuramente inciso sul reddito della categoria.

Per quanto riguarda il 2021, il centro studi Adepp è ottimista: «Ci si attende una ripresa dei valori anche delle professioni tecniche che dovrebbero aver beneficiato della importante ripresa del settore edilizio per effetto dei diversi bonus riconosciuti».

Agli attuari va il record di reddito, superiore di 6mila euro rispetto all’anno 2019. All’opposto, psicologi e giornalisti freelance, con un reddito inferiore di sei volte rispetto agli attuari.

La fotografia di Adepp fa riflettere sul basso livello complessivo dei guadagni. Inoltre, è ancora molto forte la differenza di genere: le donne guadagnano il 35% di meno del reddito medio.

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Anomalie Servizi PCT – Consultazione

Si comunica che a causa di anomalie da parte del sistema Ministeriale (non di Servicematica), si stanno verificando delle interruzioni temporanee nei sistemi di consultazione dei fascicoli telematici.

Consigliamo di ripetere l’operazione in un secondo momento, se non dovesse andare a buon fine.

Ricordiamo che sarà possibile depositare telematicamente con Service1 seguendo l’apposita guida al seguente link LINK GUIDE

Smarter Italy: il programma entra nel vivo!

È cominciata la fase operativa del programma “Smarter Italy”.

Il programma è finanziato e promosso dal Ministero dello sviluppo economico, dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dal Ministero dell’università e della ricerca. È attuato dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

Entra nel vivo il programma di sperimentazione Smarter Italy: il primo bando (8,5 milioni di euro) per incrementare la mobilità sostenibile all’interno dei Comuni italiani attraverso la sperimentazione di nuove tecnologie.

“Smarter Italy”, con oltre 90 milioni di euro, vuole promuovere l’innovazione tramite la stimolazione delle imprese e della ricerca. Vuole contribuire alla creazione di nuove soluzioni, in risposta alle complesse sfide sociali in tema di mobilità, benessere, sostenibilità ambientale e cultura.

All’interno della sperimentazione sono coinvolte 11 medie e grandi città, le “Smart City” e 12 città minori, i “Borghi del Futuro”. Il bando è aperto a grandi imprese, PMI e Start up, università e centri ricerca, terzo settore presentando la candidatura entro il 30 giugno 2022.

Cos’è richiesto? Ideare una piattaforma innovativa a supporto della mobilità urbana dei comuni coinvolti, in tema di traffico, inquinamento, vivibilità dei centri storici e fruibilità dei distretti industriali.

L’Agenzia per l’Italia Digitale, in qualità di soggetto attuatore del progetto si impegnata con le proprie risorse e know how a promuovere gli appalti innovativi e favorirne lo sviluppo.

 

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