10 Gennaio 2025 - Lavoro

Licenziamento discriminatorio: la Cassazione dice no

La Suprema Corte ribadisce l'inammissibilità del licenziamento basato sulla disabilità, anche in presenza di una riorganizzazione aziendale.

Un licenziamento motivato da ragioni discriminatorie è nullo, anche quando l’azienda invoca una riorganizzazione per giustificarlo. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 460 del 9 gennaio 2025, affrontando il caso di una manager licenziata poco dopo aver ripreso servizio in seguito a un incidente.

Il provvedimento espulsivo, secondo i giudici, viola il principio di parità di trattamento previsto dalla direttiva 2000/78/CE, che tutela i lavoratori con disabilità da ogni forma di discriminazione. Nel caso specifico, la dipendente soffriva di una grave patologia riconosciuta ai sensi della legge 104/1992, circostanza che avrebbe dovuto imporre al datore di lavoro maggiori tutele.

Un licenziamento senza giustificazioni plausibili
La Corte ha accolto quattro motivi del ricorso presentato dalla manager, evidenziando come la soppressione della posizione lavorativa fosse solo apparente. Le funzioni da lei ricoperte, infatti, erano state ridistribuite tra colleghi e superiori, senza alcun reale taglio organizzativo. Inoltre, il datore non ha fornito spiegazioni convincenti sul perché fosse stata scelta proprio lei per il licenziamento, al di là della sua condizione di salute.

La decisione della Corte d’Appello è stata così ribaltata, confermando che il recesso datoriale aveva natura discriminatoria. La manager ha ottenuto un risarcimento superiore a 52 mila euro per danno biologico, in considerazione delle vessazioni subite durante il periodo di malattia, quando il titolare dell’azienda la pressava con insistenza per farla tornare in servizio.

Disabilità e discriminazione: il principio ribadito dalla Cassazione
La sentenza sottolinea che la discriminazione per handicap si verifica quando il trattamento pregiudizievole si basa sul fattore di rischio rappresentato dalla disabilità del dipendente. Il datore non può mascherare un atto discriminatorio dietro motivazioni economiche o organizzative, e il rispetto della parità di trattamento deve prevalere.


LEGGI ANCHE

Avvocati nell’Ufficio legislativo del Ministero, firmato protocollo d’intesa

I professionisti coinvolti si impegneranno a non patrocinare, né personalmente né attraverso membri dello studio di cui fanno parte, cause giudiziali o contenziosi, anche stragiudiziali,…

Stop all’obbligo di mostrare i documenti prima dell’imbarco: svolta negli aeroporti italiani

L’Enac conferma: per i voli nazionali ed europei basterà la carta d’imbarco, ma il documento dovrà comunque essere con sé per eventuali controlli. Dubbi del…

Esame di abilitazione forense 2020: tutto posticipato alla prossima primavera

Esame di abilitazione forense 2020: tutto posticipato alla prossima primavera

Da oggi 6 novembre 2020, e fino al 3 dicembre, sarà in vigore il nuovo DPCM che prevede anche la sospensione dei concorsi pubblici e…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto