Il Consiglio Nazionale Forense (CNF), con la sentenza n. 301/2024 pubblicata il 14 gennaio 2025, ha fornito un’importante precisazione sulla natura del richiamo verbale per gli avvocati. Sebbene non sia considerato una sanzione disciplinare, il richiamo verbale resta una misura con carattere afflittivo, poiché presuppone l’accertamento di un illecito deontologico, anche lieve e scusabile.
Lo strumento, previsto per correggere condotte non conformi ai principi etici della professione forense, sottolinea l’importanza del rispetto delle regole deontologiche, rafforzando il controllo sulla condotta degli avvocati senza ricorrere a sanzioni più severe.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Geolocalizzare i lavoratori in smart working è vietato: scatta la sanzione da 50mila euro
Il Garante Privacy blocca il monitoraggio della posizione geografica dei dipendenti da remoto: si tratta di un controllo illecito e lesivo della libertà personale, anche…

Donne e lavoro: parità di genere solo sulla carta
Parità di genere? Solo sulla carta. Secondo gli ultimi dati raccolti da Jobiri, per riuscire a inserirsi nel mercato del lavoro e per costruire un…

Il prossimo 25 novembre il personale del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria si fermerà per uno sciopero nazionale. La protesta culminerà in un presidio dalle ore 12.00…