Il Consiglio Nazionale Forense (CNF), con la sentenza n. 301/2024 pubblicata il 14 gennaio 2025, ha fornito un’importante precisazione sulla natura del richiamo verbale per gli avvocati. Sebbene non sia considerato una sanzione disciplinare, il richiamo verbale resta una misura con carattere afflittivo, poiché presuppone l’accertamento di un illecito deontologico, anche lieve e scusabile.
Lo strumento, previsto per correggere condotte non conformi ai principi etici della professione forense, sottolinea l’importanza del rispetto delle regole deontologiche, rafforzando il controllo sulla condotta degli avvocati senza ricorrere a sanzioni più severe.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
UNCC e assemblea ANM: libertà di scelta e principi irrinunciabili
L'Unione Nazionale delle Camere Civili ribadisce l'indipendenza della Magistratura e l'equilibrio tra politica e giustizia
Governo, +847mila occupati in due anni: merito alle imprese e agli effetti post pandemia
Secondo i dati diffusi dall’Ufficio Studi della CGIA, boom di posti fissi e assunzioni al Sud. Le imprese puntano sugli over 50.
Sostenibilità: obbligo di rendicontazione anche per le cooperative
La normativa si rivolge principalmente alle grandi imprese, imponendo loro di fornire informazioni dettagliate riguardo all'impatto ambientale, sociale e di governance (ESG) delle loro attività.
