Parità di Genere: online il sito istituzionale per la certificazione

Uno dei punti d’arrivo che il nostro paese doveva raggiungere entro il 31 dicembre per rispettare le varie tappe del Pnrr è il sistema di certificazione della parità di genere delle imprese.

E’ online il sito realizzato da Sogei su mandato del Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio e grazie alla ministra per la famiglia Eugenia Roccella.

Ad oggi ci sono 85 aziende certificate, e si contano quindici organismi certificatori.

Verso il Gender Equality

Il sito ha un duplice scopo: quello di vetrina e quello di sensibilizzazione dei cittadini, per quanto riguarda la parità di genere.

Diventerà uno strumento di lavoro per tutte quelle aziende che, a causa delle loro dimensioni ridotte, incontrano maggiori difficoltà nell’ottenere la certificazione.

Il sito condurrà le realtà economiche verso il gender equality, obiettivo del Pnrr ma anche dell’Unione Europea.

Dal Palazzo Chigi dichiarano: «Quello della certificazione sulla parità di genere è un percorso culturale per tutti: fa bene alle aziende e fa bene alle persone che vi lavorano». Tra qualche mese «sarà operativa anche una banca dati gestita da Unioncamere con i riferimenti delle imprese certificate, le “pioniere” in questo campo in Italia».

Requisiti da rispettare

Il riferimento è la norma UNI/PdR 125:2022, in vigore dallo scorso luglio. È una prassi di riferimento che guida gli organismi certificatori per valutare le aziende.

A questo punto entrano gioco alcuni requisiti di base, come:

  • Governance;
  • Cultura e strategia;
  • Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda;
  • Processi di Human Resources;
  • Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro;
  • Equità remunerativa per genere.

Le aziende dovranno dimostrare di avere tutte le carte in regola basandosi su questi asset. La certificazione, tuttavia, non dovrà soltanto essere ottenuta, ma anche mantenuta.

Ha validità triennale, ma una volta all’anno verrà eseguito un controllo per vedere come procedono le cose. Se non si hanno più le carte in regola, dunque, si rischierà di perderla.

Il Pnrr stesso prevede dei contributi al fine di ottenere la certificazione. Contributi, però, destinati soltanto alle Pmi e che valgono 8 milioni.

La Legge Gribaudo (162/2021) prevede sgravi previdenziali per le aziende certificate. Le aziende ricevono anche punti validi per partecipare a bandi regionali ed europei al fine di ottenere finanziamenti.

Inoltre, il Pnrr prevede un trattamento particolare, in favore della partecipazione alle gare per appalti pubblici.

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