Notifiche fiscali sulla Pec e scadenza immediata dalla notifica

Tutta le notifiche fiscali, come contestazioni e cartelle esattoriali, saranno spedite al contribuente sul proprio domicilio digitale, e nel caso in cui la cartella risulti satura, sarà previsto anche un secondo invio.

Scatterà immediatamente, ovvero nel momento in cui il gestore della pec o del domicilio digitale certificherà la consegna, la decorrenza dei termini per quanto riguarda i pagamenti, la prescrizione o la decadenza.

Tutto ciò è previsto dalla bozza dello schema del decreto legislativo che esegue una parte della delega fiscale per quanto riguarda accertamenti e controlli.

Nel caso in cui gli atti siano destinati a persone fisiche, professionisti oppure enti di diritto privato verranno inviati al domicilio digitale professionale presente nell’Indice. Se inesistente, al solo domicilio digitale presente.

Consentite, nell’amministrazione, la consultazione telematica, così come l’estrazione degli indirizzi. Per quanto concerne atti, avvisi e provvedimenti, che devono essere notificati secondo legge, nel caso in cui il domicilio digitale in questione è saturo, l’ufficio prova a fare un nuovo tentativo di consegna passati sette giorni dopo il primo invio.

Se anche dopo il secondo tentativo l’operazione non va in porto a causa di una cartella di posta elettronica e pec satura, si ricorrerà alle classiche disposizioni per quanto riguarda la notificazione.

Nella norma si specifica che, per rispettare i termini di prescrizione e decadenza, la notificazione verrà perfezionata nel momento in cui il gestore delle pec o del recapito certificato qualificato trasmette la ricevuta di accettazione, con tanto di attestazione temporale che dimostra che la spedizione del messaggio è effettivamente avvenuta.


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