La controversia in oggetto riguarda l’esenzione IMU per l’abitazione principale di una coppia coniugale. I coniugi, pur avendo stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in due immobili distinti ubicati in Comuni differenti, lamentano l’irrogazione di IMU su entrambi gli immobili da parte dei rispettivi Comuni.
Motivi della decisione:
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 19684/2024, ha accolto il ricorso dei contribuenti, statuendo che il diritto all’esenzione IMU per l’abitazione principale spetta a ciascuna delle persone legate da vincolo di coniugio o unione civile che, a causa di comprovate esigenze di vita, abbiano fissato la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi.
Rilevanza giuridica:
La pronuncia in esame rappresenta un importante precedente giurisprudenziale in materia di IMU, ampliando la portata dell’agevolazione per l’abitazione principale. In particolare, la Corte riconosce l’esistenza di due distinte abitazioni principali quando sussistano concrete necessità che obbligano i componenti del nucleo familiare a dimorare in immobili separati.
Precedenti giurisprudenziali:
La decisione si innesta in un filone giurisprudenziale consolidato che, già in passato, aveva riconosciuto l’esenzione IMU per due abitazioni principali in caso di comprovate esigenze di vita, come ad esempio quelle derivanti da motivi di lavoro, salute o studio.
Implicazioni pratiche:
L’ordinanza in esame ha rilevanti ricadute pratiche per le coppie coniugali o unite civilmente che, per motivi di forza maggiore, siano costrette a vivere in immobili diversi. In tali ipotesi, i contribuenti potranno beneficiare dell’esenzione IMU su entrambi gli immobili, a condizione che dimostrino l’esistenza di concrete esigenze che giustifichino la loro dislocazione abitativa.
Differenze con la sentenza 3903/2022:
E’ importante sottolineare che la pronuncia in esame si discosta da quanto statuito dalla precedente sentenza della Corte di Cassazione n. 3903/2022, la quale aveva stabilito il principio di una sola abitazione principale per nucleo familiare, salvo eccezioni per comprovate esigenze di vita. L’ordinanza 19684/2024 supera tale limite, riconoscendo il diritto all’esenzione IMU per due abitazioni principali in presenza di concrete necessità.
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