17 Ottobre 2024 - Il documento

Giustizia tributaria, Uncat: «Banca dati utile, ma servono maggiori garanzie di trasparenza»

L'Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi consegna al Dipartimento Giustizia Tributaria un documento che raccoglie le osservazioni provenienti anche dalle Camere tributarie locali, impegnate negli ultimi mesi a testare l'efficacia dello strumento.

La nuova banca dati della Giustizia tributaria è stata accolta con favore dagli avvocati tributaristi, ma restano aperte questioni cruciali sulla trasparenza e sull’affidabilità dei risultati. È questo il messaggio lanciato da Uncat (Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi) al Dipartimento Giustizia Tributaria, a cui è stato consegnato un documento che raccoglie le osservazioni provenienti anche dalle Camere tributarie locali, impegnate negli ultimi mesi a testare l’efficacia dello strumento.

Un’importante occasione di confronto
In un incontro presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il presidente di Uncat, Gianni di Matteo, ha sottolineato l’importanza della trasparenza, soprattutto in vista delle future applicazioni dell’intelligenza artificiale. «La banca dati è un ottimo strumento, ma occorre garantire assoluta trasparenza per assicurare la fiducia degli operatori e l’attendibilità dei risultati di ricerca», ha dichiarato Di Matteo. All’incontro erano presenti anche i consiglieri di Uncat Silvia Siccardi, Raffaella D’Anna, Paola Pregliasco, Michele Tiengo e Ida Pansini.

Le osservazioni di Uncat
Il documento presentato a Fiorenzo Sirianni, direttore della Giustizia Tributaria, contiene una serie di osservazioni organizzate in tre principali categorie: interazione con l’utente, criteri di ricerca e attendibilità dei risultati.

In merito all’interazione, Uncat ha evidenziato una user experience migliorabile. Attualmente, le sentenze sono riportate integralmente, senza abstract o massimazioni, e il sistema non indica se un testo è già stato letto, aumentando il rischio di ripetere la consultazione. Uncat suggerisce l’introduzione di collegamenti diretti con sentenze affini o richiamate, che migliorerebbero l’usabilità.

Per quanto riguarda i criteri di ricerca, Uncat ha criticato l’obbligatorietà di alcune opzioni che rischiano di rendere la ricerca meno flessibile. In particolare, il campo “parole” è obbligatorio se non si specifica l’annualità, ma potrebbe non essere necessario se si cerca per argomento. Inoltre, attualmente non è possibile effettuare ricerche per estremi normativi, e l’uso di operatori logici spesso genera risultati distorti.

Infine, sull’attendibilità dei risultati, Uncat ha rilevato che la ricerca per “esito giudizio” include conciliazioni e condoni, senza fornire un quadro chiaro sull’orientamento della giurisprudenza in materia. Anche la dicitura “appello non presente” è stata giudicata insufficiente, poiché non specifica se la sentenza sia definitiva.

L’impegno della Giustizia Tributaria
Fiorenzo Sirianni, accogliendo le osservazioni, ha assicurato l’apertura al dialogo e ha illustrato i prossimi passi, che includono il miglioramento della banca dati e l’adozione del decreto ministeriale sul processo tributario telematico. Sirianni ha ribadito l’importanza del confronto con l’avvocatura specialistica per garantire uno sviluppo equilibrato e trasparente del sistema.


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