Si è svolta ieri, 26 maggio, la prima riunione tra le organizzazioni sindacali del personale del Ministero della Giustizia e il Capo di Gabinetto Dott.ssa Giusy Bartolozzi. Una prima interlocuzione che ha permesso di fissare le priorità e aprire il confronto sui temi più urgenti che riguardano i lavoratori del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria. Come correttamente previsto dalle regole delle relazioni sindacali, non erano presenti — né invitate — le sigle non firmatarie del vigente CCNL Funzioni Centrali: CGIL, UIL e USB.
In un’Amministrazione ancora gravata da quindici anni di blocco contrattuale, carenze di organico e condizioni di lavoro precarie, Confintesa FP ha ribadito le proprie richieste: pieno rispetto di tutti gli accordi sottoscritti, riconoscimento delle competenze del personale, modifica delle dotazioni organiche, blocco di nuove assunzioni prima della corretta ricollocazione del personale in servizio, un progetto per il welfare integrativo ed un piano organico per il rilancio del Ministero della Giustizia, troppo spesso relegato al ruolo di Cenerentola del Comparto Funzioni Centrali.
Contratto integrativo e progressioni di carriera
Tra i temi più urgenti, il blocco del contratto integrativo, fermo dal 2010, che impedisce la valorizzazione del personale e crea disparità tra profili omogenei alcuni dei quali collocati tra aree diverse.
Confintesa FP ritiene indispensabile un “regime transitorio” per dare piena gratificazione al personale in servizio e rendere competitivo il Ministero della Giustizia anche con la previsione delle nuove famiglie professionali adeguate all’evoluzione dell’organizzazione giudiziaria.
La Dott.ssa Bartolozzi ha prontamente smentito le voci di stampa su un imminente concorso per 2.600-2.800 cancellieri esperti, precisando che al momento nessuna procedura è in fase di avvio, e ha aperto alla possibilità di individuare fondi da destinare al personale. Ha inoltre invitato le sigle sindacali a definire tre priorità da proporre al Governo in vista della prossima Legge di Bilancio.
Smart working e mobilità
Altro tema caldo, il lavoro agile. Confintesa FP ha ribadito l’esigenza di superare il criterio della mera presenza fisica privilegiando la misurazione dei risultati, specie negli uffici non aperti al pubblico e per le attività smartabili. Il Capo di Gabinetto ha espresso condivisione su questa impostazione e annunciato una prossima riunione dedicata alla definizione di regole uniformi.
Sul fronte della mobilità, Confintesa FP ha richiesto maggiore flessibilità e incentivi per coprire le sedi disagiate, in particolare al Nord, proponendo anche l’istituzione di foresterie statali e l’indennità di sede disagiata oltre l’adozione di modelli innovativi già sperimentati da altri Ministeri.
PNRR e personale informatico
La gestione dei contratti a tempo determinato legati al PNRR (ma non solo) preoccupa i sindacati: oltre 12.000 lavoratori, rispetto ai 6.000 inizialmente previsti, rischiano il mancato rinnovo. Confintesa FP ha chiesto la stabilizzazione di tutti i profili coinvolti e una proroga per chi non potrà essere subito inquadrato per mancanza di fondi.
Non è mancato un richiamo alla condizione dei lavoratori tecnici e informatici, ex DGSIA e CISIA, ancora privi di adeguato riconoscimento economico e inquadramento. La sigla sindacale ha chiesto l’applicazione immediata delle norme già previste per il passaggio di area e l’erogazione degli incentivi stanziati dal D.M. 4 agosto 2021.
Prossimi passi
Confintesa FP ha espresso apprezzamento per l’apertura della Dott.ssa Bartolozzi, ribadendo però la necessità di azioni concrete e rapide per affrontare criticità ormai croniche: contratto integrativo bloccato, piante organiche obsolete, gestione rigida dello smart working e precarietà diffusa.
Nei prossimi giorni le sigle sindacali saranno chiamate a definire le tre priorità da sottoporre al Governo, e Confintesa FP ha già annunciato che tra queste non mancheranno le progressioni di carriera attraverso un piano per la valorizzazione delle competenze interne, la stabilizzazione del personale PNRR e un aumento delle risorse del Fondo Risorse Decentrate e del welfare.
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