Si vocifera, ormai da un po’, che Spid verrà abbandonato e sostituito dalla Cie, la Carta d’Identità Elettronica. Ebbene, è arrivato il momento della conferma.
Il ministero degli Interni ha infatti attivato delle nuove funzionalità per Cie, che renderanno il suo utilizzo molto più semplice. Come aveva spiegato Alessio Butti, il sottosegretario di Stato con delega all’innovazione tecnologica, lo Stato «deve essere l’unico a poter disporre ed erogare certificati di identità anche digitali, mentre Spid usa identity provider privati».
Il ministero, sul sito cartaidentita.it, ha pubblicato tutte le novità in materia di Cie. D’ora in poi sarà sufficiente possedere «le credenziali di livello 1 e 2, associate alla propria carta di identità elettronica, per accedere in modo più semplice e veloce ai servizi online della Pubblica Amministrazione e a quelli dei privati dotati del pulsante “Entra con Cie”».
Per poter accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con la Cie, fino ad ora, si doveva ricorrere necessariamente al livello 3, quello che richiede o uno smartphone con tecnologia NFC, oppure la presenza di un lettore smart card per pc.
Leggiamo sul sito del Ministero che «tutti i cittadini in possesso di Cie possono accedere ai servizi online in pochi passi e da qualsiasi dispositivo, semplicemente attivando una coppia di credenziali (username e password). O, se richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione QR Code)».
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Senza carta fisica, invece, basterà procedere a digitare il codice PUK e il numero di serie della Carta d’Identità Elettronica, che vengono consegnati dal Comune quando si fa richiesta per il rilascio della Cie. Per utilizzare la Cie, spiega il ministero, al fine di accedere ai siti della Pubblica Amministrazione, bisognerà attivarla online in precedenza. Per eseguire l’operazione basterà aver fatto richiesta di emissione della Cie e fornire i propri contatti.
Tali credenziali potranno essere attivate prima della consegna della Cie, inserendo il numero di serie della Cie, il codice fiscale e la prima metà del PUK. Sul sito Cartadidentita.it vengono indicate anche tutte le procedure atte al recupero del PUK, in caso di smarrimento; tuttavia, la generazione della nuova serie non è immediata, dato che avverrà in 48 ore.
Sarà sempre possibile utilizzare il livello 3, con un lettore smart card per pc o tecnologia NFC per smartphone. La PA, comunque, non richiederà più questo livello di sicurezza, ancora necessario, invece, per apporre la firma digitale su determinati documenti.
In ogni caso, ci saranno alcuni problemi per quanto riguarda le tempistiche. Certo, siamo di fronte ad un importantissimo passo verso un unico servizio nazionale. Un passo limitato, per il momento, dato che sono ancora poche le PA che consentono l’accesso con CIE (il Comune di Genova e il Comune di Roma).
Dunque, la sostituzione di Spid con Cie non è ancora definitiva, ma stiamo percorrendo proprio quella strada.
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