Il mercato delle criptovalute, nonostante in Italia sia ancora marginale, sta registrando una crescita significativa, con gli investitori che vedono un’opportunità di guadagno che supera i 100 mila dollari. Tuttavia, il governo italiano non può più ignorare l’esistenza di un fenomeno che, seppur recente, ha generato enormi fortune, rendendo necessaria una regolamentazione fiscale adeguata. L’anno scorso, le entrate fiscali derivanti dalle criptovalute sono state inferiori alle aspettative, con solo 27 milioni di euro versati da circa 22.500 contribuenti, a fronte di 1,3 milioni di possessori di criptovalute. Mentre la politica fiscale rimane favorevole agli investitori con aliquote ancora basse, il governo italiano sta pianificando una possibile revisione, che includerebbe l’eliminazione della franchigia fino a 2.000 euro, penalizzando in particolare i piccoli investitori.
Negli Stati Uniti, la situazione è più complessa, con il presidente Donald Trump che ha preso una posizione decisa sul futuro delle criptovalute. A partire da giugno, Trump ha iniziato a presentarsi come il leader di una nuova era di ricchezza digitale, promettendo di abbattere le attuali normative e rimuovere le restrizioni sulla creazione di una nuova moneta virtuale. L’ex presidente ha sostituito Gary Gensler alla guida della Securities and Exchange Commission (SEC), ponendo Paul Atkins, un favorevole alle criptovalute, come nuovo capo dell’agenzia. Questo cambio di direzione ha suscitato preoccupazioni tra gli esperti, che temono un conflitto di interessi, poiché Trump ha già dichiarato la sua intenzione di far diventare le criptovalute una risorsa per la gestione del debito pubblico americano.
Ma oltre ai conflitti d’interesse e alle polemiche, il cambiamento di rotta proposto da Trump potrebbe avere conseguenze di vasto respiro sul sistema economico globale. Se da un lato l’amministrazione Trump sembra voler abbattere le regole esistenti, dall’altro la sua gestione potrebbe portare a una ridefinizione del valore reale del denaro, ponendo le criptovalute come alternativa alla moneta tradizionale. In questo scenario, il presidente potrebbe anche cavalcare l’onda anti-istituzionale che ha già alimentato la sua ascesa politica, promuovendo una visione della moneta come “credenza” piuttosto che come strumento tangibile di valore. Il futuro delle criptovalute, dunque, appare legato a una doppia sfida: quella fiscale e quella politica, che rischiano di intersecarsi e creare un nuovo ordine economico.
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