Foggia, al via la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia: firmato l’atto di cessione del terreno

È stato sottoscritto l’atto di cessione del terreno che sancisce l’avvio ufficiale della costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia di Foggia. Il Comune di Foggia ha ceduto gratuitamente allo Stato il diritto di superficie, per 99 anni, delle aree su cui sorgerà l’edificio destinato ad ospitare il nuovo tribunale della città.

Un nuovo polo giudiziario per Foggia

La firma odierna, avvenuta presso la sede comunale, concretizza quanto previsto dal Protocollo di Intesa di giugno 2023 tra il Ministero della Giustizia, l’Agenzia del Demanio, il Comune di Foggia, la Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari, il Tribunale di Foggia e la Procura della Repubblica. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio con parcheggio nell’area esterna dell’attuale tribunale, consentendo l’accorpamento di tutti i presidi in un unico “polo giudiziario”.

Riduzione dei costi e rifunzionalizzazione dell’esistente

L’operazione prevede inoltre la rifunzionalizzazione dell’edificio già esistente, attraverso una completa ristrutturazione. L’obiettivo è anche quello di ridurre la spesa pubblica grazie alla chiusura di locazioni passive: attualmente le attività giudiziarie di Foggia sono infatti svolte, in parte, all’interno del palazzo in viale Primo Maggio (di proprietà del Comune e in comodato d’uso al Ministero della Giustizia) e, in parte, presso quattro immobili privati in affitto con una spesa annuale di circa 564 mila euro a carico del Ministero.

Un iter complesso per un risultato importante

L’assessore al Bilancio del Comune di Foggia, Davide Emanuele, ha commentato: “Con la firma di oggi si è conclusa una procedura complessa e al tempo stesso si sono poste le basi per una nuova stagione per un territorio vasto e caratterizzato dalla presenza della criminalità. La nuova Cittadella è di importanza fondamentale per avvicinare ancora di più i cittadini alle istituzioni, limitando i disagi e migliorando la qualità e quantità complessiva della risposta dello Stato in un ambito così delicato”.

L’Agenzia del Demanio curerà i lavori

L’Agenzia del Demanio, sulla base di una convenzione sottoscritta con il Comune di Foggia, curerà le attività di progettazione, affidamento, esecuzione e collaudo dei lavori tramite la Struttura per la Progettazione.


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Lettera aperta della Camera Penale di Milano al Procuratore della Repubblica

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E’ stato pubblicato, nel sito della Giustizia, un avviso riguardante il concorso pubblico, per titoli ed esame orale, su base distrettuale, per il reclutamento di complessive 400 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato per il profilo di Direttore, da inquadrare nei ruoli del personale del Ministero della giustizia – Amministrazione giudiziaria.

Con Provvedimenti del Direttore Generale è stata disposta l’assunzione degli idonei, mediante scorrimento delle graduatorie dei Distretti di Corte di Appello di Catanzaro, Firenze, Lecce, Messina, Perugia, Potenza e Reggio Calabria.

I candidati assunti dovranno partecipare alla procedura di scelta della sede, riscontrando la mail che verrà loro recapitata.

L’elenco delle sedi e del numero di posti da assegnare è allegato all’avviso.

Ogni candidato dovrà indicare l’ordine di preferenza delle sedi e potrà scegliere la sola sede di servizio, mentre l’assegnazione ai singoli Uffici sarà attività di competenza dell’Amministrazione.

E’ necessario comunicare, improrogabilmente entro e non oltre il 29 marzo 2024 ore 12:00, la documentazione circa l’eventuale possesso dei benefici previsti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104, specificamente in relazione all’art. 21, comma 1, nonché all’art. 33 comma 6, al seguente indirizzo di posta elettronica uff3assunzioni.dgpersonale.dog@giustizia.it.

In riferimento alle fattispecie di cui all’articolo 33, comma 5, potrà essere trasmessa, esclusivamente la documentazione attestante la condizione di disabile in stato di gravità di un figlio minore assistito dal candidato.

La presa di servizio è fissata presso gli uffici di assegnazione l’11 aprile 2024.

Gli elenchi rimarranno in linea fino all’11 maggio 2024.


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G7 delle Avvocature: Intelligenza Artificiale e Valori Democratici

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Lettera aperta della Camera Penale di Milano al Procuratore della Repubblica

La Camera Penale di Milano scrive al Procuratore della Repubblica per approfondire le questioni sollevate dall’astensione dell’avvocatura del 4 marzo 2024. L’obiettivo è un confronto sereno e costruttivo per migliorare il rapporto tra avvocatura e Procura e per tutelare i principi del giusto processo.

Per leggere il testo integrale della lettera: https://camerapenalemilano.it/public/file/26.03.2024%20Lettera%20Dott%20Viola.pdf


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G7 delle Avvocature: Intelligenza Artificiale e Valori Democratici

Riforma dell’ordinamento giudiziario: ok ai test psicoattitudinali per i magistrati

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La Pontificia Università della Santa Croce a Roma ospiterà martedì 16 aprile a partire dalle ore 10 il G7 delle Avvocature, un evento di grande rilevanza che pone al centro del dibattito il tema dell’intelligenza artificiale (IA) e il suo impatto sui valori democratici. L’obiettivo è quello di approfondire le implicazioni etiche, innovative e legali dell’IA, con un occhio di riguardo alla tutela dei diritti della persona.

I lavori, coordinati dal Presidente del Consiglio Nazionale Forense avv. Francesco Greco, si articolano in tre sessioni e due lectio magistralis.

Nella prima sessione, dopo l’introduzione dell’On. Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, interverranno:

  • Padre Paolo Benanti, Teologo e Professore presso la Pontificia Università Gregoriana, nonché Presidente della Commissione AI per l’Informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Membro del Comitato sull’AI dell’ONU;
  • Prof. Avv. Lucilla Gatt, Ordinario di diritto privato e diritto civile presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli;
  • Prof. Avv. Giovanni Comandé, Ordinario di diritto privato comparato presso la Scuola Universitaria Superiore “Sant’Anna” di Pisa.

La seconda sessione vedrà la partecipazione di:

  • Prof. Suresh Venkatasubramanian, Direttore del Centro per la responsabilità tecnologica alla Brown University e tra gli autori della Carta dei diritti dell’AI (Stati Uniti);
  • Dott. Jean Lassègue, Ricercatore senior del Centre National de la Recherche Scientifique e Direttore del Centre Georg Simmel – Recherches franco-allemandes en sciences sociales École des Hautes Études en Sciences Sociales (Francia);
  • Dott. Francesco Contini, Dirigente di ricerca dell’Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari – Consiglio Nazionale delle Ricerche (Italia).

Le due lectio magistralis saranno tenute da:

  • Prof. Avv. Paola Severino, Emerita di diritto penale presso l’Università degli Studi di Roma “Luiss Guido Carli”;
  • Prof. Avv. Guido Alpa, Emerito di diritto civile presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”.

La terza sessione sarà dedicata alle conclusioni e alle proposte concrete per un futuro dell’IA che sia al servizio dell’uomo e dei suoi diritti. Interverranno i rappresentanti delle Avvocature dei sette Paesi del G7: Stati Uniti d’America, Canada, Giappone, Francia, Germania, Regno Unito e Europa.


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Riforma dell’ordinamento giudiziario: ok ai test psicoattitudinali per i magistrati

Riforma fiscale, dogane | Revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi (decreto legislativo – esame preliminare)

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Riforma dell’ordinamento giudiziario: ok ai test psicoattitudinali per i magistrati

Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, i seguenti provvedimenti:

  • Attuazione della legge 17 giugno 2022, n. 71, recante deleghe al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura (decreto legislativo – esame definitivo) (Giustizia)

Sul provvedimento sono stati acquisiti i prescritti pareri delle Commissioni parlamentari. In seguito alle osservazioni formulate, il testo approvato in esame definitivo introduce test psicoattitudinali per i candidati in ingresso nei ruoli della magistratura. Inoltre, ai fini della valutazione di professionalità del magistrato, prevede per il consiglio giudiziario e il Consiglio superiore la possibilità di acquisire, oltre ai provvedimenti a campione, anche ulteriori specifici provvedimenti oppure intere categorie di provvedimenti. Infine, si consente l’ammissione al concorso anche dei candidati che siano stati dichiarati per quattro volte non idonei

  • Disposizioni sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera d), della legge 17 giugno 2022, n. 71 (decreto legislativo – esame definitivo) (Presidenza – Giustizia)

In accoglimento della condizione espressa dalle Commissioni parlamentari competenti, nel testo si prevede l’applicazione delle disposizioni relative al numero massimo dei magistrati fuori ruolo a partire dal 1° gennaio 2026 e si precisa che, fino a tale data, sono esclusi dal numero massimo dei magistrati collocabili fuori ruolo gli incarichi di cui all’art. 14 (membri di Governo, magistrati eletti, anche presso gli organi di governo autonomo, e magistrati collocati fuori ruolo ai sensi degli articoli 19 e 20 della legge 17 giugno 2022, n. 71).


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Revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111), introduce la revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi.

  1. Revisione della disciplina doganale vigente

Per armonizzare la normativa italiana con quella dell’Unione Europea, si abroga il Testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale (decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43) e si aggiornano e riducono le disposizioni da esso previste. In particolare:

  • in conformità alla disciplina dettata dal codice doganale dell’Unione Europea (Regolamento (UE) n. 952/2013), si implementa la telematizzazione delle procedure doganali e si potenziano l’attività di controllo e verifica, anche mediante il coordinamento con le dogane delI’UE e quelle estere, e lo sportello unico doganale (SUDOCO);
  • si ridefiniscono le procedure di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi doganali e si revisiona l’istituto della controversia doganale e viene riorganizzato l’assetto degli uffici e dei servizi;
  • si rivede la disciplina sanzionatoria, con particolare riguardo al contrabbando.ù
  1. Spedizioniere doganale

Si aggiorna la disciplina per il conseguimento della patente di spedizioniere doganale, con la riduzione a un anno, da tre anni, della cadenza con cui l’Agenzia delle dogane e dei monopoli dovrà bandire gli esami e si allinea la disciplina dei centri di assistenza doganale (CAD) a quella UE, prevedendo la possibilità per gli spedizionieri di costituire società di capitali per l’esercizio delle funzioni proprie della categoria.

  1. Revisione del sistema sanzionatorio in materia di dogane, accise e tabacchi

Si interviene sul sistema sanzionatorio penale e amministrativo posto a tutela dell’accertamento e del pagamento delle imposte sulla produzione e sui consumi, prevedendo:

  • l’introduzione di un nuovo delitto di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui tabacchi lavorati e di un nuovo illecito amministrativo di vendita di tabacchi lavorati senza autorizzazione o acquisto da persone non autorizzate alla vendita;
  • l’applicazione della confisca allargata anche in relazione ai più gravi reati in materia di accise;
  • la depenalizzazione di alcune ipotesi di minore gravità.
  1. Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti

Si estende la responsabilità degli enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato di cui al decreto legislativo 231 del 2001 anche ai reati di cui al testo unico delle accise; si prevede, in relazione all’ipotesi aggravata di illecito dipendente dai reati di contrabbando e dai reati in materia di accise, l’applicazione dell’interdizione dall’esercizio dell’attività e della sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; si aggiorna il riferimento normativo inerente alla competenza della Procura distrettuale allo svolgimento delle indagini preliminari relative al reato di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati.

  1. Disciplina IVA delle operazioni di importazione in uno Stato UE di beni destinati ad essere trasferiti in altro Stato UE

Si prevedono specifiche norme sulla documentazione idonea a provare l’effettivo trasferimento dei medesimi beni in un altro Stato membro dell’Unione Europea e la costituzione di determinate cauzioni.


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Affidamento di minori, disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Maria Eugenia Roccella e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento.

Il testo introduce disposizioni volte a tutelare il superiore interesse del minore a vivere e crescere all’interno della propria famiglia d’origine e a contrastare gli affidamenti impropri, ovvero affidamenti presso istituti o famiglie a lungo termine o sine die.

Inoltre, le norme rendono conoscibili a livello nazionale dati al momento presenti solo nei singoli tribunali, quali le strutture abilitate all’affidamento, il loro numero e il numero dei minori collocati presso istituti di assistenza pubblici o privati o presso comunità di tipo familiare.

A questo scopo, si istituiscono:

  • il “registro nazionale degli istituti di assistenza pubblici o privati, delle comunità di tipo familiare e delle famiglie affidatarie», con la finalità di monitorare il ricorso agli affidamenti dei minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo, contrastando il fenomeno dell’istituzionalizzazione impropria;
  • il “registro dei minori collocati in comunità di tipo familiare o istituti di assistenza pubblici o privati o presso famiglie affidatarie”, per acquisire un quadro unitario delle informazioni concernenti le diverse fattispecie di allontanamento dei minori dalle famiglie d’origine, compreso l’allontanamento temporaneo e l’affidamento preadottivo;
  • l’Osservatorio nazionale sugli istituti di assistenza pubblici o privati, sulle comunità di tipo familiare e sulle famiglie affidatarie, con funzione di controllo e di promozione in materia di comunità di tipo familiare e di famiglie affidatarie.

I due nuovi registri non sostituiscono, bensì integrano quanto previsto dai registri delle tutele e delle curatele istituiti presso l’ufficio del giudice tutelare.


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Violazione del diritto alla libertà di espressione di un giudice: la sentenza CEDU

Una sentenza della CEDU riafferma l’importanza della libertà di espressione per i giudici, anche quando si tratta di questioni controverse. La Corte ha sottolineato che i tribunali nazionali devono bilanciare attentamente il diritto alla libertà di espressione con l’interesse pubblico all’imparzialità della magistratura: un importante precedente per la tutela della libertà di espressione dei giudici in Europa.

I fatti:

La giudice rumena M. Vasilică-Cristi Danileţ pubblica due messaggi su Facebook: il primo critica l’influenza politica su alcune istituzioni e ipotizza l’intervento dell’esercito per difendere la democrazia, il secondo condivide un articolo di un pubblico ministero che critica le riforme legislative e la gestione dei procedimenti penali.

Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) rumeno sanziona la giudice con una riduzione della retribuzione per due mesi, ritenendo che i messaggi violino il suo dovere di moderazione e danneggino la reputazione della magistratura.

La giudice Danileţ ricorre alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) lamentando la violazione del suo diritto alla libertà di espressione (articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo) e del diritto alla vita privata (articolo 8).

La decisione:

La CEDU ha condannato la Romania per violazione dell’articolo 10 della Convenzione. La Corte ritiene che:

    • Le critiche della giudice Danileţ rientrano nel contesto di un dibattito su questioni di interesse pubblico.
    • La sanzione disciplinare ha avuto un effetto dissuasivo sul dibattito pubblico su questioni importanti.
    • I tribunali rumeni non hanno adeguatamente bilanciato il diritto alla libertà di espressione della giudice con l’interesse pubblico all’imparzialità della magistratura.
  • La Corte non ravvisa invece una violazione dell’articolo 8 della Convenzione.

Le opinioni dissenzienti:

Tre giudici hanno dissentito dalla decisione della maggioranza, ritenendo che:

    • La giudice Danileţ non aveva uno status particolare che giustificasse la sua partecipazione al dibattito pubblico su questioni delicate.
    • I messaggi della giudice non erano una critica motivata, ma una serie di affermazioni formulate con un linguaggio colorito.
    • La giudice avrebbe dovuto prestare maggiore cautela nelle sue espressioni per preservare l’apparenza di imparzialità.

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Un grande successo per il Congresso Costituente dell’Unione Sportiva Forense Italiana (USFI), l’associazione di promozione sociale che si pone l’obiettivo di diffondere la pratica sportiva tra gli avvocati di tutta Italia.

L’evento, svoltosi a Roma lo scorso 22 e 23 marzo, ha visto la partecipazione di oltre 100 delegati provenienti da tutta la penisola, oltre a numerose autorità del mondo forense e sportivo, tra cui il presidente di Cassa Forense Avv. Valter Militi e il giornalista Mario Mattioli.

Al centro dei lavori congressuali, la discussione sul ruolo dello sport nella vita degli avvocati, come strumento di benessere fisico e mentale, di socializzazione e di crescita professionale.

L’USFI si propone di realizzare una serie di iniziative per promuovere la pratica sportiva tra gli avvocati, tra cui l’organizzazione di tornei, eventi e manifestazioni a livello nazionale e regionale, la creazione di una rete di gruppi sportivi forensi e la stipula di convenzioni con enti e associazioni sportive.

“L’Unione Sportiva Forense Italiana nasce dalla volontà di unire la passione per lo sport con i valori della professione forense”, ha dichiarato il presidente Cerniglia. “Lo sport è un elemento fondamentale per il benessere di tutti, e in particolare per gli avvocati, che quotidianamente si confrontano con sfide e pressioni lavorative. Attraverso le nostre attività, intendiamo promuovere uno stile di vita sano e attivo, favorire la socializzazione e lo spirito di squadra tra i colleghi e contribuire alla crescita della nostra professione”.

L’USFI è aperta a tutti gli avvocati che desiderano vivere lo sport come un’occasione di crescita e di divertimento.


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Corrompere onestamente: l’ossimoro di Calamandrei e l’arte della persuasione in tribunale

L’incipit pungente

“Corrompere onestamente”: un ossimoro che cattura l’attenzione e disorienta il lettore. È con questa formula provocatoria che Piero Calamandrei, giurista e avvocato, apre il suo “Elogio dei giudici scritto da un avvocato”. Un paradosso che, al di là della sua natura ironica, racchiude una profonda verità sull’arte della persuasione in tribunale.

La lingua del diritto: ossimoro e monito

Calamandrei sceglie un ossimoro, figura retorica che accosta due termini antitetici, per sottolineare la complessità del linguaggio giuridico. Un linguaggio spesso considerato astruso e inaccessibile, composto da parole difficili e lontano dalla vita quotidiana. Ma l’ossimoro “corrompere onestamente” va oltre la semplice critica linguistica. Assume la valenza di un monito per gli avvocati, invitandoli a riflettere sull’importanza della chiarezza e della brevità nella loro oratoria.

La brevità e la chiarezza: armi di persuasione

Secondo Calamandrei, infatti, la vera “corruzione” del giudice non avviene attraverso mezzi illeciti o pressioni indebite, ma attraverso la forza della retorica. E la retorica più efficace è quella che si avvale di un linguaggio semplice e conciso, capace di trasmettere concetti complessi in modo chiaro e inequivocabile.

L’elogio della persuasione onesta

L’ossimoro “corrompere onestamente” diventa quindi un invito all’uso responsabile del linguaggio da parte degli avvocati. Un linguaggio che non deve essere oscuro o artificioso, ma capace di illuminare la verità e di condurre il giudice a una decisione giusta.

L’eredità di Calamandrei

Le parole di Calamandrei risuonano ancora oggi con grande attualità. In un mondo in cui la comunicazione è spesso superficiale e frammentaria, l’arte della persuasione onesta assume un valore ancora più importante. E la lezione del giurista italiano ci ricorda che la vera eloquenza non risiede nelle parole vuote, ma nella capacità di argomentare con chiarezza, rigore e onestà.


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