vista esterna di un carcere

Carceri, Delmastro: “Disponibili a costruire San Vito al Tagliamento”

Dopo più di 10 anni di rinvii, il Governo oggi in Prefettura a Pordenone ha dichiarato la disponibilità, dopo aver reperito 51 milioni e aver appianato alcune problematicità di natura giuridica, a firmare il contratto con la ditta che dovrà realizzare l’Istituto Penitenziario di San Vito al Tagliamento.
Il nuovo istituto avrà una capienza di circa 300 detenuti. Orgoglioso del lavoro del Governo Meloni: la risposta al sovraffollamento carcerario è la realizzazione di nuove strutture, non provvedimenti svuota carceri che erodono la certezza della pena e rappresentano il colpo di spugna dello Stato rispetto alla sicurezza.
È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia.
padiglione biennale giudecca

172 nuovi addetti all’Ufficio del processo nel distretto di Venezia

Venezia – Il sottosegretario alla giustizia, Andrea Ostellari, ha annunciato l’assunzione di 172 nuovi addetti all’Ufficio del processo nel distretto di Venezia. Questi nuovi assunti hanno firmato il contratto e iniziano il loro servizio oggi. Di questi, 42 saranno assegnati alla Corte d’Appello, mentre gli altri verranno distribuiti nei vari tribunali del distretto: 5 a Belluno, 21 a Padova, 9 a Rovigo, 17 a Treviso, 37 a Venezia, 25 a Verona e 16 a Vicenza.

Questa iniziativa è una risposta alla carenza di personale nei tribunali. Ostellari ha sottolineato che “questo contingente si aggiungerà agli addetti all’ufficio per il processo e al personale tecnico già in servizio, il cui contratto è stato recentemente prorogato fino al 30 giugno 2026”. L’obiettivo è dimostrare l’attenzione del Governo verso il sistema Giustizia e ridurre l’arretrato nei tribunali.

Il sottosegretario ha ringraziato il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del Ministero per aver bandito il concorso e definito le assegnazioni in poco più di un mese. “Per il Veneto è un grande risultato”, ha dichiarato. I nuovi addetti rimarranno in servizio fino a giugno 2026, data entro la quale si prevede di effettuare una nuova e definitiva selezione di personale.

 


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VII edizione di Fuorigioco, progetto di rieducazione dei detenuti

Dopo il successo degli scorsi anni e la sospensione forzata causa Covid, ha preso il via la settima edizione del progetto di rieducazione dei detenuti denominato “Fuori…gioco!” che ha come obiettivo quello di trasmettere ai reclusi i valori tipici dello sport come il rispetto delle regole e dell’avversario e che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del patrocinio del Ministero della Giustizia.
Il direttore dell’Istituto Penitenziario di Taranto dott. Luciano Mellone, ha accolto favorevolmente la riproposizione del progetto da parte del suo ideatore e coordinatore, l’avvocato Giulio Destratis, Presidente dell’A.P.S. Fuorigioco.

Dopo un incontro preliminare in cui si è illustrato ai detenuti lo sviluppo delle attività progettuali tenutosi alla presenza dell’Ispettore Capo di Polizia Penitenziaria Domenico Madeo, del dott. Vitantonio Aresta e della dott.ssa Doriana De Gaetani dell’Area Trattamentale dell’Istituto, è partita la fase didattica che prevede lo svolgimento di una serie di lezioni di aula all’interno del carcere, in cui si trattano tematiche riguardanti le tecniche e le tattiche di gioco, la giustizia sportiva, gli aspetti civili e penali relativi alla pratica sportiva, l’ordinamento federale e la traumatologia sportiva.
La seconda fase pratica prevede allenamenti di gioco e, soprattutto, un appuntamento unico in Italia: lo svolgimento del torneo di calcio quadrangolare tra le rappresentative di Magistrati, Avvocati, Agenti Penitenziari e detenuti, che si sfideranno all’insegna del Fair Play sabato 22 giugno 2024 con calcio di inizio alle ore 17.30 sul manto erboso dello Stadio Iacovone di Taranto.
Nel corso delle attività didattiche sono già intervenuti anche volti noti del calcio italiano: Pierluigi Orlandini, Giampaolo Spagnulo e Antonio Di Gennaro hanno raccontato le loro esperienze di vita fornendo ai ragazzi reclusi interessanti spunti di riflessione.

 


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Giustizia, Santalucia (ANM): “Vogliamo dibattito su riforma improvvida che indebolisce democrazia”

“Vogliamo aprire un dibattito ampio e partecipato che è la cifra della nostra democrazia. Il disegno di legge Nordio sulla separazione delle carriere è un’iniziativa improvvida: siamo pronti a spiegare all’opinione pubblica le nostre ragioni di contrarietà.

L’Associazione nazionale magistrati vede in questo disegno di legge un fortissimo arretramento della democrazia, uno strappo al tessuto della nostra Carta. I nostri interventi sono fatti esercitando il diritto costituzionale a intervenire nel dibattito pubblico”. Ad affermarlo è il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia durante un confronto organizzato dalla rivista Avvocati.

Ecco il link dove poter trovare la registrazione dell’intero confronto: https://youtu.be/jxC6B8E5xH8


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Firmata convenzione Onu vendita giudiziaria navi, Nordio: “Procedimenti chiari e certi, una leva per economia e commercio”

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Gli USA vietano l’antivirus Kaspersky

Gina Raimondo, segretaria del Commercio statunitense, ha dichiarato che gli USA proibiranno l’utilizzo del software antivirus Kaspersky, visti i sospetti relativi alla vicinanza con il governo russo.

Dal 29 settembre i cittadini americani non potranno più scaricare, aggiornare, vendere oppure ottenere licenze per utilizzare il software.

Secondo Raimondo, la vicinanza tra governo russo e Kaspersky «rappresenta un rischio significativo per le infrastrutture e i servizi statunitensi». In sostanza, il divieto sarebbe entrato in vigore poiché il governo di Putin, attraverso il software, potrebbe raccogliere informazioni relative ai cittadini statunitensi.

Kaspersky nega qualsiasi accusa, e dichiara di aver intenzione di provare qualsiasi «opzione legalmente disponibile» al fine di contrastare tale divieto. Nega anche di aver avviato qualsiasi iniziativa contro la sicurezza degli USA.


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Unione Camere Penali: “L’inaccettabile sfida dell’Associazione Nazionale Magistrati al Parlamento”

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Unione Camere Penali: “L’inaccettabile sfida dell’Associazione Nazionale Magistrati al Parlamento”

Pubblichiamo di seguito la nota della giunta dell’Unione Camere Penali a seguito della posizione di ANM sulla presentazione del ddl sulla separazione delle carriere.

L’Associazione Nazionale Magistrati lancia apertamente la propria sfida al Parlamento e sceglie la strada di una aperta politicizzazione della sua azione.

Si potrebbe dire che il potere giudiziario abbia gettato la maschera, contrapponendosi apertamente a quello legislativo, se non fosse che è evidente a tutti da almeno trent’anni che nessuna riforma possa essere portata a termine in questo Paese senza il consenso della magistratura. Un potere che domina indisturbato il proscenio della nostra democrazia ben oltre le competenze e le funzioni che sono state attribuite dal Costituente alla magistratura.

È altrettanto evidente che l’esercizio di questo potere, incontrollato e straordinariamente efficace, si è mosso seguendo le vie opache del correntismo e delle logiche di spartizione opponendosi pregiudizialmente ad ogni modifica dell’assetto ordinamentale.

Partendo dalla oggettiva e innegabile constatazione della posizione egemonica assunta dal pubblico ministero e dello squilibrio fra la fase delle indagini e quella del dibattimento, la necessaria e non più rinviabile riforma della separazione delle carriere non mira affatto ad indebolire il pubblico ministero ma a rafforzare il giudice, rendendolo terzo, oltre che imparziale, affinché possa svolgere effettivamente la propria funzione di limite al potere esercitato dalle procure, rendendo la giustizia più giusta e più equilibrata nell’interesse di tutti i cittadini.

La campagna di disinformazione lanciata dalla magistratura sostiene che questo avverrebbe, o potrebbe avvenire in futuro, diminuendo le garanzie del pubblico ministero, quando nel disegno di legge governativo, che sul punto riprende quello dell’UCPI, è chiaramente scritto l’esatto contrario: al pubblico ministero sono riservate le medesime garanzie di autonomia e indipendenza del giudice, senza alcun condizionamento o controllo da parte del potere esecutivo.

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Firmata convenzione Onu vendita giudiziaria navi, Nordio: “Procedimenti chiari e certi, una leva per economia e commercio”

 Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottoscritto a Malta la Convenzione delle Nazioni Unite sugli effetti internazionali della vendita giudiziaria di navi. Il Guardasigilli ha partecipato alla cerimonia ufficiale di firma a Palazzo Verdala, residenza del Presidente della Repubblica maltese.

La Convenzione è stata adottata il 7 dicembre 2022 dall’Assemblea Generale dell’Onu e, ad oggi, firmata da 27 Paesi. A siglarla oggi a palazzo Verdala – insieme a Italia e Malta – anche Croazia, Spagna, Cipro, Costa d’Avorio e Antigua. L’atto intende risolvere i problemi derivanti dal mancato riconoscimento degli effetti internazionali della vendita giudiziaria di navi. Dalla firma, infatti, si produrranno i relativi effetti anche negli Stati diversi da quello in cui ha avuto luogo la vendita.

Il Ministero della Giustizia ha rivestito un ruolo di primo piano durante le trattative, alle quali oltre ai Paesi membri dell’Onu, ha preso parte anche l’Unione Europea, che ha già firmato la Convenzione per alcuni profili di sua competenza nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile.

Il Parlamento sarà successivamente chiamato a ratificare la Convenzione, il cui testo di legge sarà predisposto dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, di concerto con il Ministero della Giustizia e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“La Convenzione firmata oggi – ha commentato il Ministro Nordio – è un chiaro esempio di come la certezza e la chiarezza nei procedimenti giudiziari sia una leva per lo sviluppo dell’economia e del commercio, in questo caso nel settore marittimo”.


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Approvata la Legge sulla Cybersecurity: la dichiarazione del sottosegretario Mantovano

Roma – Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge del governo sulla cybersecurity. Un testo che ha subito un significativo arricchimento durante il percorso parlamentare, grazie anche ai contributi emendativi delle opposizioni. Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato, ha espresso il suo apprezzamento e soddisfazione per questo importante traguardo.

“Esprimo apprezzamento e soddisfazione per l’approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge del governo sulla cybersecurity: è un testo che ha trovato arricchimento e positiva integrazione nel percorso parlamentare, grazie anche al contributo emendativo delle opposizioni”, ha dichiarato Mantovano.

Con l’approvazione di questa legge, l’intero sistema della sicurezza nazionale, e in particolare quello cyber, si dota di strumenti operativi più adeguati per fronteggiare attacchi sempre più frequenti e sofisticati da parte di soggetti statuali ostili. La legge estende il cosiddetto ‘perimetro’ dei soggetti obbligati a rafforzare le proprie difese e introduce una procedura di allarme e collaborazione con l’Agenzia per la Cyber Sicurezza (ACN) per interventi riparatori.

Inoltre, la normativa definisce le modalità di intervento in caso di competenze concorrenti, come quelle tra ACN e la polizia giudiziaria, e rafforza l’azione contro i cyber crime con l’introduzione di nuove fattispecie di reato e l’uso di strumenti di indagine più efficaci.

“Da oggi la responsabilità passa dal Parlamento, che ha meritoriamente licenziato il testo a pochi mesi dal suo varo da parte del Consiglio dei ministri, a tutti i protagonisti del sistema cyber, ciascuno per quanto di propria competenza”, ha concluso il sottosegretario Mantovano.


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Prorogate le agevolazioni “Prima Casa Under 36” fino al 31 dicembre 2024

Roma, 19 giugno 2024 – Con il Decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, convertito dalla legge 23 febbraio 2024, n. 18, sono state introdotte importanti proroghe e modifiche alle agevolazioni per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani sotto i 36 anni.

Proroga fino al 31 dicembre 2024
L’agevolazione “Prima Casa Under 36” è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. Questa misura permette ai giovani con meno di 36 anni e un ISEE non superiore a 40.000 euro di acquistare la loro prima casa beneficiando di significative agevolazioni fiscali. Tra queste, spiccano l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali.

Requisiti e Termini per l’Acquisto
Per poter usufruire dell’agevolazione, è necessario che il contratto preliminare di acquisto sia stato sottoscritto e registrato entro il 31 dicembre 2023. Inoltre, per gli atti definitivi stipulati tra il 1° gennaio e il 29 febbraio 2024, è previsto un credito d’imposta per le imposte versate in eccesso rispetto a quelle dovute con l’agevolazione.

Dettagli sui Requisiti
Oltre ai requisiti di età e ISEE, l’immobile non deve appartenere alle categorie catastali A1, A8 o A9, e il richiedente non deve essere già proprietario di altri immobili, ad eccezione di quelli ottenuti per successione o divisione.

L’agevolazione non si applica all’acquisto di immobili derivanti da provvedimenti giudiziali. Per gli atti definitivi stipulati dal 1° marzo 2024 in poi, continueranno ad applicarsi le regole del credito d’imposta da riacquisto.


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INPS sanzionato per pubblicazione illecita di dati personali su concorso

Roma, 19 giugno 2024 – Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha comminato una sanzione di 20.000 euro all’INPS per la pubblicazione illecita di dati personali relativi a migliaia di partecipanti a un concorso pubblico sul proprio sito web.

La sanzione è stata emessa a seguito della divulgazione di elenchi e documenti contenenti dati sensibili, quali nomi, punteggi e valutazioni dei candidati. Il Garante ha sottolineato che questa pubblicazione costituisce una grave violazione della privacy e delle normative in materia di trattamento dei dati personali.

Il Garante ha specificato che i soggetti pubblici, come l’INPS, devono rispettare rigorose regole nel trattamento dei dati personali durante le procedure concorsuali. La pubblicazione online di informazioni non autorizzate dalla legge è inammissibile.

Nonostante l’INPS abbia collaborato prontamente rimuovendo i dati incriminati su richiesta del Garante, l’ente è stato comunque sanzionato per la gravità della violazione e l’elevato numero di persone coinvolte.


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