Giovedì 8 agosto, dalle ore 12:00 alle ore 12:30, si terrà una battitura nelle carceri italiane, con una replica prevista il 15 agosto alla stessa ora. Questa iniziativa di protesta pacifica è stata organizzata dai detenuti di tutte le carceri italiane per denunciare le condizioni disumane e degradanti presenti nel sistema carcerario.
Un urlo di denuncia
L’azione, denominata “battitura”, vedrà i detenuti battere sulle inferriate delle loro celle per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità sulle problematiche che affliggono il sistema penitenziario italiano. Questa forma di protesta vuole evidenziare le carenze strutturali, il sovraffollamento, la mancanza di assistenza sanitaria adeguata e altre condizioni degradanti che i detenuti sono costretti a subire quotidianamente.
Il sostegno di Yairaiha ETS
L’associazione Yairaiha ETS ha già espresso il suo pieno sostegno all’iniziativa. “I detenuti ci hanno chiesto di unirci a loro”, ha dichiarato un portavoce dell’associazione. “A nostra volta, chiediamo a tutte le organizzazioni sensibili al tema di sostenere questa iniziativa con le forme che riterranno più opportune, affinché la voce dei detenuti e delle detenute possa avere la giusta eco nell’opinione pubblica e tra le fila del governo, piuttosto che rischiare di essere sminuita e cadere nel dimenticatoio”.
La situazione carceraria in Italia
La protesta dei detenuti pone nuovamente sotto i riflettori le criticità del sistema carcerario italiano, spesso caratterizzato da sovraffollamento, condizioni igienico-sanitarie insufficienti e una carenza di risorse per la riabilitazione e il reinserimento sociale dei detenuti. La battitura vuole essere un forte richiamo all’azione per le istituzioni, affinché prendano provvedimenti urgenti per migliorare le condizioni di vita nelle carceri.
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