Carcere per gli «eco-vandali»: in arrivo un nuovo ddl

Martedì 11 aprile 2023

FdI ha deciso di dichiarare guerra agli eco-vandali con un nuovo disegno di legge che mira a rafforzare le misure di sicurezza per quanto riguarda la tutela del decoro, con maggiori sanzioni penali per coloro che imbrattano beni ambientali e culturali.

Negli ultimi tempi, infatti, come abbiamo visto, sono aumentate le azioni dimostrative degli attivisti di “Ultima Generazione”, giovanissimi in prima linea per la lotta contro il cambiamento climatico. Si pensi, per esempio, al liquido nero che è stato versato in Piazza di Spagna, nella fontana della Barcaccia, oppure alla vernice arancione lanciata a Firenze contro Palazzo Vecchio. La stessa, tra l’altro, utilizzata per imbrattare la sede del Senato, Palazzo Madama.

Tali iniziative sono decisamente stigmatizzate dal governo Meloni, che oggi vorrebbe ricorrere ai ripari da queste azioni grazie ad un decreto legge ad hoc, che vede il senatore Marco Lisei come primo firmatario.

Attualmente la bozza del testo è in fase di perfezionamento, e sembra essere composta da un unico articolo, contenente le modifiche al DL 14/2017 e all’art. 635 del Codice Penale. In particolare, chi riporta una o più denunce oppure ha subito una condanna per danneggiamento volontario di beni culturali o per vandalismo, non potrà più avvicinarsi per minimo sei mesi o massimo un anno, ad una distanza inferiore a 10 m, agli edifici che sono sottoposti a tutela.

Se tale divieto viene trasgredito, ci sarà una multa dai 500 euro a 1000 euro. Il DL di Fratelli d’Italia punisce anche con la reclusione, da sei mesi a tre anni, coloro che deturpano o imbrattano edifici di culto e pubblici, oppure quelli sottoposti a tutela in quanto beni culturali.

Il relatore Lisei, nella relazione illustrativa del DL, sottolinea che «il diritto di scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile non può essere assolutamente confuso con il diritto a compiere azioni vandaliche per porre all’attenzione delle persone a questo o a quel problema o esigenza». Si tratta di «un non-principio che non può essere in alcun modo legittimato».

Ma Ultima Generazione non è spaventata dal ddl. Dichiara infatti il portavoce Simone Ficicchia: «Siamo molto sorpresi nel vedere una maggioranza che invece di occuparsi della crisi climatica è sempre più attiva nel promuovere leggi ad hoc per punire azioni non violente messe in campo da persone preoccupate per il futuro di tutti».

Aggiunge Ficicchia: «Segnalo che esiste già il reato di danneggiamento, che ci è stato anche contestato come ipotesi di reato per le nostre azioni: ma probabilmente questo reato non può essere perseguito in tribunale proprio perché il danneggiamento non c’è mai stato».

Dunque, «si punta a punire l’imbrattamento, ma questo rischia di portare a una interpretazione arbitraria della legge. È una cosa molto pericolosa. Il ddl di Fratelli d’Italia non ci ferma e non ci spaventa. Siamo pronti a qualsiasi rischio legale e anche ad andare in carcere», conclude.

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