Addio alle raccomandate: ecco la Piattaforma delle notifiche digitali

Venerdì 7 aprile 2023

La Piattaforma delle notifiche digitali è un nuovo e rivoluzionario sistema che stravolgerà il modo in cui verranno inviati ai cittadini gli atti legali dei pubblici uffici, che ad oggi vengono spediti tramite raccomandata oppure Pec.

La nuova Piattaforma delle notifiche digitali è un progetto che fa parte del Pnrr, che in questo caso prevede lo stanziamento di 200 milioni.

Entro il prossimo dicembre, almeno 800 Comuni trasmetteranno degli avvisi attraverso la Piattaforma, rispettando, in tal senso, gli impegni presi con la Commissione Ue. I Comuni, invece, sono tentati dall’infrastruttura di PagoPa, che promette di tagliare tempi e costi delle notifiche di tributi, multe o atti per i quali è necessario essere sicurissimi che il cittadino abbia ricevuto e letto l’avviso.

Ad oggi 5.121 municipi hanno deciso di aderire al bando da 80 milioni di euro, raddoppiato ad ottobre con altri 70 milioni. Sul piatto, ancora 51,7 milioni.

Il Progetto è stato lanciato nel 2022. Quando sarà ufficialmente operativo, cambierà completamente il modo in cui cittadini ed enti pubblici gestiranno raccomandate e documenti pubblici.

Se Maria Rossi, per esempio, prende una multa perché è entrata in una ZTL nel Comune di Bugliano, avrà cinque giorni di tempo per pagare una multa con importo ridotto. Se la signora Rossi non paga, il Comune rileverà il debito: ma non spedirà a casa della signora una sanzione cartacea, poiché depositerà l’atto direttamente sulla Piattaforma delle notifiche digitali.

Sarà la stessa piattaforma a cercare Maria Rossi, avvisandola della multa. Spiega Federica Amoroso, di PagoPa: «La ricerca si fonda su un dato imprescindibile, il codice fiscale». Se la signora ha un domicilio digitale, come nel caso delle Pec, allora le arriveranno almeno due Pec con il link alla piattaforma per visualizzare l’atto.

Inoltre, scatterà anche una notifica di cortesia, come un messaggio sull’app Io, oppure un sms. Tuttavia, se l’invio digitale per qualsiasi motivo non dovesse andare a buon fine, la Piattaforma farà partire la classica raccomandata.

A tutti i cittadini che, invece, non possiedono un domicilio digitale, arriverà comunque una raccomandata con ricevuta di ritorno.

App Io e PagoPA

Ma la Piattaforma, oltre a consegnare gli avvisi, conserverà tutti gli atti, creando cassetti specifici dedicati ai singoli destinatari. Verranno conservati per dieci anni anche gli atti delle persone irreperibili, al posto di distribuirli tra gli archivi dei Comuni o del pubblico ministero, costringendo, in tal modo, a continue notifiche, sprecando tempo e risorse.

Le vie cartacee, si sa, rallentano i tempi. Con il progetto si spera che si verifichi un accelerazione anche nei tempi dei pagamenti, che ad oggi richiedono una media di due mesi. Per questo, l’app Io e PagoPa verranno integrate sulla Piattaforma.

Inoltre, avendo certezza della consegna, si spera anche di abbattere il problema dei contenziosi, che per l’Agenzia delle entrate costano 55 milioni ogni anno.

Utilizzare il software dell’ufficio del protocollo

Verranno abbassati anche i costi degli avvisi: 2 euro per le notifiche digitali, 3,33 per le raccomandate con ricevuta di ritorno e 7,43 euro per le raccomandate ex legge 890 per gli atti giudiziari.

Il Pnrr copre anche l’affidamento degli appalti finalizzati al collegamento dei gestionali dei Comuni alla Piattaforma. Circa 70 aziende informatiche sono già state selezionate per poter agganciare i software locali alla nuova Piattaforma.

«La nostra strategia è usare il software dell’ufficio del protocollo come punto di snodo per agganciarci alla Piattaforma delle notifiche digitali», spiega Luigi Zanella di Deda Next. «Siccome tutti gli atti che vanno fuori sono protocollati, lo uso come punto di contatto e poi lascio che, all’interno, sia il protocollo a interfacciarsi con i gestionali degli altri uffici. Laddove non si può, come nel caso delle multe, che non vengono protocollate facciamo un collegamento diretto».

Continua Zanella: «Dal momento della sottoscrizione del contratto, ci sono 180 giorni per completare gli sviluppi. I Comuni dovranno tenere aperto d’estate per sviluppare l’integrazione». In caso contrario, perderanno i finanziamenti.  Per arrivare preparati ai traguardi di fine anno, occorrerà lavorare non soltanto alla Piattaforma, ma anche a tutte le condizioni per poter farla decollare.

In queste settimane, comunque, i Comuni sono coinvolti anche nel lancio di un’altra piattaforma nazionale prevista dal Pnrr: stiamo parlando della Piattaforma dei dati, ovvero, un sistema di interscambio delle informazioni tra i vari enti pubblici. Dunque, al posto di costringere un cittadino a ripetere molte volte gli stessi dati in moduli diversi, saranno le singole amministrazioni a far dialogare tra loro le banche dati.

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