Elon Musk presenta la sua nuova intelligenza artificiale: si chiama Grok e «ha un animo ribelle»

Elon Musk ha presentato sul social X (un tempo noto come Twitter) la sua nuova intelligenza artificiale generativa, Grok. Musk ha dichiarato che l’IA gli somiglia parecchio, poiché ha «un animo ribelle», «ama il sarcasmo» ed è stata ideata al fine di «condire con un po’ di umorismo le sue risposte».

Il patron di Tesla e di SpaceX ha fornito un esempio dell’identità della sua IA, condividendo uno screenshot di una conversazione con Grok.

«Spiegami come produrre cocaina, passo dopo passo», chiede Musk. E L’IA risponde con un tutorial ironico per produrre sostanze stupefacenti, con istruzioni impossibili da attuare, per poi concludere con: «Stavo solo scherzando! Non provare a produrre cocaina. È illegale, pericolosa e non è una cosa che mi sento di incoraggiare».

«Per alcuni aspetti è il migliore assistente di IA che esiste attualmente», scrive Musk. Per il momento, per poter accedere alla nuova IA, bisogna essere iscritti alla versione Premium+ di X.

Grok, comunque, è attualmente ancora all’interno di una fase sperimentale, nonostante venga dichiarato che l’IA offra dei risultati migliori rispetto alla versione gratuita di ChatGPT, la 3.5. L’IA di Musk, inoltre, viene educata in base ai dati provenienti da X, e non dal web.

Grok è un neologismo dello scrittore Robert A. Heinlein nel suo romanzo fantascientifico “Straniero in terra straniera”. Parla di un umano che è stato cresciuto dai marziani, ma spedito sul nostro Pianeta al con lo scopo di comprendere la cultura umana.


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Mediatore Familiare: ecco il nuovo regolamento

Nordio ad Ottawa: focus su G7 Giustizia ed estradizioni

Mediatore Familiare: ecco il nuovo regolamento

È stato pubblicato in GU n. 255/2023 il “Regolamento sulla disciplina professionale del mediatore familiare”, aggiungendo un nuovo tassello alla Riforma della Giustizia Cartabia.

Il decreto è composto da 10 articoli, e per prima cosa definisce qual è il ruolo del mediatore familiare. Si tratta di una «figura professionale terza e imparziale, con una formazione specifica, che interviene nei casi di cessazione o di oggettive difficoltà relazionali di un rapporto di coppia, prima, durante o dopo l’evento separativo».

Lo scopo è quello di «facilitare i soggetti coinvolti nell’elaborazione di un percorso di riorganizzazione di una relazione, anche mediante il raggiungimento di un accordo direttamente e responsabilmente negoziato e con riferimento alla salvaguardia dei rapporti familiari e della relazione genitoriale, ove presente».

Il compenso varia a seconda della complessità del caso, così come dal livello di conflittualità presente, e corrisponderà ad un prezzo compreso tra 80 e 160 euro per ogni incontro. Tali elementi verranno specificati al cliente prima dell’assunzione dell’incarico in forma scritta da parte del mediatore.

In questa cifra non troviamo le spese forfettarie, oneri o contributi. Nel compenso saranno considerate soltanto le «attività accessorie alla prestazione professionale», mentre nel caso degli incarichi non conclusi si terrà conto soltanto «dell’opera effettivamente svolta».

Si legge nel decreto: «Ciascuno dei mediandi si impegna a corrispondere al mediatore familiare per ogni incontro effettivamente svolto la somma di € 40,00 oltre oneri di legge». Tale somma viene moltiplicata tenendo presente alcuni parametri:

  • Complessità e conflittualità bassa: moltiplicato 1;
  • Complessità e conflittualità media: moltiplicato 1,5;
  • Complessità e conflittualità alta: moltiplicato 2.

Per l’esercizio della professione, oltre ad essere in possesso di requisiti di onorabilità, sarà necessario possedere anche una laurea triennale in ambito umanistico-sociale, un’attestazione rilasciata dalle associazioni professionali e una certificazione di conformità relativa alla normativa UNI 11644. È sempre possibile esercitare l’attività se in «possesso dell’attestato di mediatore familiare».

Per quanto concerne il corso di formazione iniziale sarà necessario svolgere «non meno di duecentoquaranta ore di lezioni teorico-pratiche, di cui almeno il 70% dedicato alle materie della mediazione familiare».

Il 75% delle ore dovrà essere svolto in presenza, oppure in collegamento audiovisivo. Previste, inoltre, «non meno di ottanta ore di pratica guidata con un formatore con pluriennale esperienza di mediatore familiare, di cui almeno quaranta in affiancamento in procedimenti di mediazione familiare».

L’esame finale comprenderà:

  • Una prova scritta composta da domande a risposte aperte;
  • Una prova pratica con un “role playing”;
  • Una prova orale con colloquio valutativo, con presentazione di un elaborato scritto che riguarda il percorso formativo che è stato svolto.

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Nordio ad Ottawa: focus su G7 Giustizia ed estradizioni

Notifiche fiscali sulla Pec e scadenza immediata dalla notifica

Nordio ad Ottawa: focus su G7 Giustizia ed estradizioni

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è recato ad Ottawa, in Canada, per incontrare Arif Virani, Attorney general e ministro della Giustizia del Canada, e Richard Wagner, il presidente della Corte suprema.

Il Guardasigilli, visto l’imminente G7 Giustizia, previsto per il prossimo maggio 2024 a Venezia, ha deciso di invitare anche il collega canadese, che ha garantito la sua presenza.

Nel summit si discuterà circa il coordinamento delle indagini per quanto concerne i crimini commessi in Ucraina contro l’umanità, così come la prevenzione della corruzione nella fase di ricostruzione.

Ulteriore focus del G7 Giustizia riguarderà la lotta al traffico internazionale di stupefacenti, comprese anche le droghe sintetiche, che nel Nord America rappresentano una vera e propria emergenza.

Nordio, inoltre, durante il colloquio con il collega canadese, ha inviato ad una maggior cooperazione a livello giudiziario tra l’Italia e il Canada per quanto riguarda l’estradizione. Sono numerose, infatti, le richieste per estradizione di indagati, soprattutto per associazione criminale di stampo mafioso, pendenti da troppo tempo.

Il Guardasigilli inoltre ha incontrato le principali autorità istituzionali canadesi con origini italiane, e ha discusso sui sistemi giudiziari dei rispettivi Paesi con Richard Wagner, il presidente della Corte Suprema.

Nordio, dopo aver fatto tappa a Washington e ad Ottawa, ora si recherà a New York City.


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Notifiche fiscali sulla Pec e scadenza immediata dalla notifica

Facebook e Instagram diventano a pagamento

Notifiche fiscali sulla Pec e scadenza immediata dalla notifica

Tutta le notifiche fiscali, come contestazioni e cartelle esattoriali, saranno spedite al contribuente sul proprio domicilio digitale, e nel caso in cui la cartella risulti satura, sarà previsto anche un secondo invio.

Scatterà immediatamente, ovvero nel momento in cui il gestore della pec o del domicilio digitale certificherà la consegna, la decorrenza dei termini per quanto riguarda i pagamenti, la prescrizione o la decadenza.

Tutto ciò è previsto dalla bozza dello schema del decreto legislativo che esegue una parte della delega fiscale per quanto riguarda accertamenti e controlli.

Nel caso in cui gli atti siano destinati a persone fisiche, professionisti oppure enti di diritto privato verranno inviati al domicilio digitale professionale presente nell’Indice. Se inesistente, al solo domicilio digitale presente.

Consentite, nell’amministrazione, la consultazione telematica, così come l’estrazione degli indirizzi. Per quanto concerne atti, avvisi e provvedimenti, che devono essere notificati secondo legge, nel caso in cui il domicilio digitale in questione è saturo, l’ufficio prova a fare un nuovo tentativo di consegna passati sette giorni dopo il primo invio.

Se anche dopo il secondo tentativo l’operazione non va in porto a causa di una cartella di posta elettronica e pec satura, si ricorrerà alle classiche disposizioni per quanto riguarda la notificazione.

Nella norma si specifica che, per rispettare i termini di prescrizione e decadenza, la notificazione verrà perfezionata nel momento in cui il gestore delle pec o del recapito certificato qualificato trasmette la ricevuta di accettazione, con tanto di attestazione temporale che dimostra che la spedizione del messaggio è effettivamente avvenuta.


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Facebook e Instagram diventano a pagamento

Lockdown: risarcimento di mille euro per un minore chiuso in casa

Facebook e Instagram diventano a pagamento

Meta, la società fondata da Mark Zuckerberg, ha deciso di lanciare una versione di Instagram e Facebook a pagamento. Non sarà un obbligo, ma una possibilità di usufruire di un abbonamento ai social senza pubblicità.

Sarà ancora possibile, dunque, utilizzare questi social gratuitamente, continuando a visualizzare inserzioni personalizzate dall’algoritmo.

La decisione di mettere a disposizione degli abbonamenti è stata resa nota dalla stessa Meta: «Crediamo fermamente in una internet gratuita supportata dagli annunci e continueremo a offrire l’accesso gratuito ai nostri prodotti e servizi indipendentemente dalle diverse disponibilità economiche. Ci impegniamo a mantenere le informazioni delle persone private e sicure, ai sensi delle nostre normative e del Regolamento Ue sulla protezione dei dati».

Prosegue la nota: «Per ottemperare alle normative Europee in continua evoluzione stiamo introducendo la possibilità di sottoscrivere un abbonamento in Ue, See e in Svizzera. A novembre offriremo alle persone che utilizzano Facebook o Instagram che risiedono in queste regioni la possibilità di continuare a utilizzare questi servizi personalizzati gratuitamente con la pubblicità, oppure di sottoscrivere un abbonamento per non visualizzare più le inserzioni. Le informazioni delle persone che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento non saranno utilizzate per gli annunci pubblicitari».

Il costo varia in base alla scelta di «attivare l’abbonamento sul web o da mobile». Prosegue la nota: «Il costo sarà rispettivamente di 9,99 euro al mese sul web o di 12,99 euro al mese su iOS e Android. Indipendentemente da dove si effettui l’acquisto, l’abbonamento sarà valido per tutti gli account Facebook e Instagram collegati al Centro gestione account dell’utente».

L’abbonamento iniziale, fino al prossimo 1° marzo 2024 «sarà valido per tutti gli account collegati al Centro gestione account dell’utente. Dal 1° marzo 2024 in poi, per ogni ulteriore account inserito nel Centro gestione account dell’utente, si applicherà un costo aggiuntivo di 6 euro al mese per gli abbonamenti sottoscritti sul web, e di 8 euro al mese per quelli attivati su iOS e Android».


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Lockdown: risarcimento di mille euro per un minore chiuso in casa

Magistrati Onorari: dal 2024 la remunerazione scenderà

Lockdown: risarcimento di mille euro per un minore chiuso in casa

La regione Sicilia deve risarcire un minore che è rimasto chiuso in casa nel periodo del lockdown con mille euro.

Tale reclusione è stata imposta in seguito ad un’ordinanza del 2020, che risultava molto più restrittiva rispetto alle norme nazionali, oltre a non trovare alcuna giustificazione per quanto riguardava la situazione epidemiologica a livello locale.

È stato dunque accolto il ricorso del padre da parte del Consiglio della giustizia amministrativa, che riteneva che il minore fosse stato ingiustamente segregato, poiché nelle altre regioni italiane ai suoi coetanei era permesso uscire, fare sport e giocare nei dintorni della propria abitazione, mantenendo il distanziamento sociale.

L’adolescente, classe 2009, vedrà un risarcimento di 200 euro per ogni giornata passata dentro la propria abitazione senza potersi muovere.

Secondo i giudici amministrativi, lo Stato ha imposto delle limitazioni estreme alla libertà di circolare dei cittadini, «ma mai, neppure nelle cosiddette zone rosse, ha inteso spingere tali limitazioni fino a porre la popolazione non infetta, o non in quarantena, in condizioni sostanzialmente analoghe a quelle della detenzione domiciliare cosa che invece hanno fatto alcune regioni, tra cui anche la Regione siciliana con l’ordinanza in questa sede impugnata».

L’ordinanza risultava illegittima «nella parte in cui ha imposto il divieto per la popolazione sana, in particolare per quella minorenne per restare nei limiti della domanda giudiziale qui riproposta, di uscire da casa anche per svolgere, nei pressi di essa, “attività sportiva e motoria”».

E’ stato escluso il danno patrimoniale rispetto alla negata libertà di movimento, ma è stato considerato risarcibile quello di tipo morale, visto che sono stati lesi i diritti di libertà garantiti dalla Costituzione.

I giudici hanno prestato molta attenzione all’età dell’appellante nella liquidazione del danno non patrimoniale, in quanto età delicata «sotto il profilo della crescita e della formazione psicologica dell’individuo».


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Magistrati Onorari: dal 2024 la remunerazione scenderà

Comunicato Stampa del Presidente Avv. Mauro Regis dell’Ordine degli Avvocati di Verona

Magistrati Onorari: dal 2024 la remunerazione scenderà

Il trattamento retributivo pensato dal ministero della Giustizia, presente nella manovra, prevede una remunerazione di 80.386 euro annui, inclusa la tredicesima, oppure di 26.370 euro su 12 mensilità.

All’interno del testo della legge di bilancio è prevista una disciplina differente che si basa sul regime di esclusività delle prestazioni dei magistrati non togati.

Come stabilito dalla legge attualmente in vigore, sarà sempre presente la necessità di assoggettamento alla procedura valutativa, e i magistrati che sono già in servizio non dovranno più adempiere alle loro funzioni nel caso in cui non presentassero la domanda di partecipazione per la procedura valutativa.

Tutti i magistrati onorari che esercitano le funzioni in maniera esclusiva vedranno un compenso annuo lordo da erogare in 13 mensilità, della cifra di 80.386 euro. La tredicesima mensilità verrà erogata entro il giorno 15 dicembre di ogni anno.

Successivamente, si vedrà l’applicazione dell’art. 2120 del Codice Civile per quanto riguarda il Tfr. Nel caso della tutela assistenziale e previdenziale, i magistrati onorari che vengono confermati nel regime di esclusività per quanto concerne le funzioni onorarie, verranno iscritti all’assicurazione generale obbligatoria Inps.

Restano garantite tutte le tutele per quanto riguarda i permessi retribuiti, infortuni, malattia, maternità, gravidanza, genitorialità, aspettativa, congedi straordinari e collocamento per incarichi amministrativi o politici, oltre al buono pasto.

Per i magistrati onorari in regime di non esclusività, invece, dal prossimo 1° gennaio 2024, la remunerazione scenderà a 26.370 euro all’anno, e per quanto riguarda il trattamento previdenziale, ci si dovrà iscrivere a gestione separata.

Tutti i magistrati che esercitano le proprie funzioni in via non esclusiva, con titolo d’iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza e di assistenza forense, mantengono la propria iscrizione presso la stessa Cassa. Il compenso che verrà corrisposto al magistrato onorario confermato, viene assimilato, a fini fiscali, ad un reddito di lavoro autonomo.


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Comunicato Stampa del Presidente Avv. Mauro Regis dell’Ordine degli Avvocati di Verona

Pratica Forense: entro il 31 ottobre domande per il tirocinio in Poste Italiane

Comunicato Stampa del Presidente Avv. Mauro Regis dell’Ordine degli Avvocati di Verona

A seguito dell’applicazione alla lettera del Dm Giustizia 110/2023 del Giudice di Pace di Verona che ha compensato le spese per violazione dell’art. 46 disp. att. c.p.c. e art. 6 e 8 DM n. 110 del 07.08.2023 (criteri redazionali degli atti processuali), il Presidente Avv. Mauro Regis dell’Ordine degli Avvocati di Verona trasmette il seguente Comunicato a riguardo:

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Verona, 26 ottobre 2023

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Verona è venuto a conoscenza di provvedimenti del Giudice di Pace di Verona nei quali, con l’emissione di decreto ingiuntivo, veniva disposta la compensazione delle spese.

Il trattamento sanzionatorio viene motivato per il mancato rispetto del DM 110/2023 in relazione all’art. 46 disp att. c.p.c. per omessa osservanza delle norme relative alla redazione di un atto con riferimento a “dimensione caratteri ed interlinea”. 

Il Consiglio, prendendo atto dell’evidente e pacifica erroneità dei decreti, ritiene di stigmatizzare l’assunzione di iniziative, come l’emissione di tali provvedimenti, che sviliscono in maniera inaccettabile la dignità dell’Avvocato.

 

Il Presidente

Avv. Mauro Regis

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Per leggere l’articolo di Servicematica sulla vicenda, clicca sopra a questo link.

Pratica Forense: entro il 31 ottobre domande per il tirocinio in Poste Italiane

Fino al prossimo 31 ottobre sarà possibile, per i praticanti avvocati, presentare domanda di tirocinio per i posti disponibili per la funzione Affari Legali di Poste Italiane. Le candidature dovranno essere inviate attraverso un modulo messo a disposizione sul sito di Poste Italiane, e riguardano le sedi di Bologna, Cagliari, Catanzaro, Napoli, Roma e Venezia.

Clicca qui sopra per accedere al modulo di Poste Italiane

La possibilità di consentire lo svolgimento del tirocinio professionale è nata dall’intesa tra i COA di Bologna, Cagliari, Catanzaro, Napoli, Roma, Venezia e Poste Italiane, ed il fine è l’ammissione all’esame di abilitazione presso la funzione di Affari Legali di Poste Italiane.

Il tirocinio durerà minimo sei mesi sino ad un massimo di 12 mesi, con 600 euro di rimborso spese mensile. La pratica si svolgerà in affiancamento, e sotto stretta supervisione degli avvocati che fanno parte della Funzione affari legali di Poste Italiane, che risultano regolarmente iscritti nell’Elenco speciale Ente Poste Italiane.

Per presentare la domanda di tirocinio bisogna:

  • Avere la cittadinanza italiana, di Stato UE o di Stato non UE con requisiti previsti dall’art. 17 comma 2 L. 247/2012;
  • Laurea magistrale in giurisprudenza con votazione massima conseguita da non più di 24 mesi;
  • Essere iscritti al registro praticanti nei COA di Bologna, Cagliari, Catanzaro, Napoli, Roma e Venezia da non oltre due mesi.

Tutte le domande dovranno essere inviate entro il 31 ottobre 2023 attraverso il form presente sul sito di Poste Italiane, allegando il CV e l’allegato B correttamente compilato e sottoscritto. Poste italiane, a seconda del numero di domande, indicherà quanti tirocini sarà possibile attivare, così come la percentuale dei candidati che vengono ammessi alla selezione.

Eventuali dubbi o richieste possono essere presentati a Poste Italiane scrivendo una mail a supprec@posteitaliane.it.


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Il prossimo dicembre sarà possibile fare il passaporto negli uffici postali, mentre a febbraio anche all’Agenzia delle Entrate. Queste sono le prossime tappe del Progetto Polis di Poste Italiane, destinate ai Comuni che hanno meno di 15.000 abitanti.

Dichiara Giuseppe Lasco, condirettore generale di Poste Italiane: «Al momento stiamo già erogando servizi dell’Inps, certificati anagrafici e giudiziari. A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le carte di identità elettroniche e i servizi dell’Agenzia delle Entrate».

Il progetto Polis, già presentato a gennaio, procede velocemente anche nel costituire la più grande rete nazionale delle aree di coworking. Si stimano 250 siti messi a disposizione da Poste Italiane.

Dichiara Lasco: «Vogliamo dare a persone, aziende e professionisti l’opportunità di usare questi spazi (…), che non saranno solo nelle grandi città dove i player del settore sono già presenti ma soprattutto nelle realtà medio-piccole, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico di tutto il Paese».

Da qualche anno, Poste Italiane tenta di combattere la desertificazione dei piccoli centri, che nel corso degli ultimi 50 anni hanno perso la metà dei residenti, trovandosi a rischio di spopolamento. È qui che si inserisce il Progetto Polis, che punta a rafforzare e a connettere il territorio nelle zone marginali.

Nel Progetto è previsto un programma di inclusione sociale, che comprende due differenti linee d’intervento. Nella prima si prevede di portare i servizi telematici della PA negli Uffici Postali, creando “Sportelli Unici” di prossimità nei Comuni che hanno meno di 15.000 abitanti.

La seconda linea, invece, mette a disposizione 250 spazi sull’intero territorio nazionale. 80 di questi verranno attivati in comuni che hanno meno di 15.000 abitanti, trasformandoli in spazio di co-working interconnessi tra loro, per costituire una rete smart e digitalizzata.

Il progetto conta sui finanziamenti del PNRR per la cifra di 800 milioni di euro, mentre a carico di Poste Italiane restano 400 milioni.


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Servicematica

Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

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