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Sovraindebitamento; Giaconia (OCF): “Urgente patrocinio a speso dello Stato per cittadini meno abbienti”

SOVRAINDEBITAMENTO; GIACONIA (OCF): “URGENTE  PATROCINIO A SPESE DELLO STATO PER CITTADINI MENO ABBIENTI. ULTIMA DECISIONE CORTE COSTITUZIONALE NE ESTENDE L’AMMISSIBILITA’”

Roma 5 luglio 2024 – “Secondo i più recenti dati Istat le famiglie in povertà assoluta si attestano all’8,5% del totale delle famiglie residenti, corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui.

I rincari hanno aggravato la situazione economica di molti, e dunque cresce il numero di chi, tra privati cittadini o imprenditori, ha visto aggravarsi la propria situazione debitoria, con una rilevante esposizione verso creditori che, spesso, non riesce ad essere onorata.

Importante dunque la recente decisione della Corte Costituzionale che, con la sentenza n. 121/2024, ha esteso l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato anche alla procedura di liquidazione controllata per le azioni avviate nell’interesse della procedura, in mancanza di fondi.

L’OCF ribadisce l’urgenza di consentire l’accesso al patrocinio a spese dello Stato anche ai cittadini meno abbienti che necessitano di accedere alle procedure di sovra indebitamento”.

Lo dichiara Alberto Giaconia, Componente Assemblea OCF, responsabile gruppo Crisi di impresa.

“La decisione della Corte equipara la liquidazione controllata alla liquidazione giudiziale, rappresentando un importante passo avanti verso un più ampio riconoscimento del patrocinio a spese dello Stato per tutte le procedure regolate dal codice della crisi d’impresa.

Il patrocinio a spese dello Stato è essenziale per rendere effettiva e immediata la possibilità di tutela dei diritti previsti dal codice della crisi di impresa, e per rendere concretamente fruibili i procedimenti affidati agli Organismi di Composizione della Crisi (OCC) che fino ad oggi hanno avuto difficoltà ad affermarsi” – conclude Giaconia.

comunicato stampa

Giustizia; Scialla (OCF): “Nessuno tocchi le libertà degli avvocati impegnati nella difesa dei cittadini”

Organismo Congressuale Forense (OCF)

COMUNICATO STAMPA

GIUSTIZIA; SCIALLA (OCF): “NESSUNO TOCCHI LE LIBERTA’ DEGLI AVVOCATI IMPEGNATI NELLA DIFESA DEI CITTADINI” 

Milano 4 luglio 2024 – Al centro di un evento a Milano i temi legati alle garanzie e alla tutela del ruolo dell’avvocato. E’ una proposta di intervento normativo in relazione al compenso dell’avvocato, quella che l’OCF ha raccolto e condiviso nel confronto con l’Ordine degli Avvocati e la Camera Penale di Milano.

Nette sono state le parole del Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, Mario Scialla: “Le garanzie di libertà del difensore sono fondamentali per il funzionamento di un sistema giudiziario equo e giusto. Senza, non solo si mette a rischio il diritto alla difesa dei cittadini, ma si compromette l’intera integrità del sistema legale. È essenziale che queste garanzie rimangano intoccabili per assicurare che gli avvocati possano svolgere il loro ruolo senza timore di ripercussioni, e che i cittadini possano rapportarsi ai loro legali con assoluta tranquillità”.

“E’ impensabile e inammissibile che i colloqui tra avvocato e cliente vengano utilizzati dagli inquirenti contro il legale, perché altrimenti egli non può più espletare il mandato professionale. La toga, a quel punto, non assurgendo più ad immunità della funzione difensiva, può essere anche buttata via” – conclude Scialla.


 (OCF) è l’organismo di vertice di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana. Fondato nel 2016, l’OCF esercita la rappresentanza politica del Congresso Nazionale Forense, di cui ha il compito di attuare i deliberati, ed elabora progetti e proposte a tutela degli interessi dell’Avvocatura e della società italiana.

prestiti cassa forense

Cassa Forense, prestiti agli avvocati: 2,5 milioni per gli iscritti

Cassa Forense ha deciso di stanziare 2,5 milioni di euro per la Sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI, gestito dal MCC (Mediocredito Centrale). Tale iniziativa punta a semplificare l’accesso al credito in favore di avvocati e società tra avvocati, mediante concessione di garanzie pubbliche.

Il Fondo di garanzia dal 28 giugno 2023 ha attivato le Sottosezioni Professionisti, finanziate con 5,4 milioni di euro da 7 casse professionali dell’ADEPP. Tali sottosezioni hanno lo scopo di aumentare le coperture del fondo per la riassicurazione sino al 90% e sino all’80%, invece, per la garanzia diretta delle operazioni finanziarie.

Tutte queste novità sono state introdotte a seguito delle modifiche della Convenzione MIMIT-FED-CDP. In particolar modo, viene integrato l’art.5 con il comma 11.

Gli iscritti alla Cassa potranno usufruire di tali benefici: è sufficiente essere in regola con gli adempimenti contributivi e presentare un’attestazione (per richiederla basta accedere al sito della Cassa).


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Tre giorni di sciopero a S. M. Capua Vetere

scrivania con bilancia

Tre giorni di sciopero a S. M. Capua Vetere

In seguito alle condizioni lavorative prescritte dal maxi processo relativo alle violenze del 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, la Camera penale ha deciso di proclamare tre giorni di sciopero.

Il processo, che si sta svolgendo nell’aula bunker del carcere, vede la presenza di 105 imputati, tra cui funzionari dell’amministrazione penitenziaria, poliziotti penitenziari e medici dell’Asl.

Lo sciopero ha già condotto alla sospensione di varie udienze del processo in questione. Leggiamo in una nota ufficiale: «L’attività professionale degli avvocati non si esaurisce nella sola presenza in udienza. La celebrazione di due udienze a settimana per oltre otto ore continue al giorno non consente ai difensori di esercitare adeguatamente la propria funzione costituzionalmente garantita».

«Il prolungamento sistematico delle udienze nel pomeriggio inoltrato mette a dura prova la lucidità e la resistenza di tutti i partecipanti al processo, generando tensioni e attriti. Questo impedisce anche di studiare gli atti e predisporre la difesa per le udienze successive».

Gli avvocati chiedono che le udienze non si protraggano oltre le 16.30, con un massimo di sei udienze mensili non consecutive. «La funzione difensiva va tutelata in tutti i suoi aspetti e il processo deve avere uno sviluppo regolare, immune da inutili stress o tensioni».

Per questi motivi, è stata deliberata l’astensione dalle udienze di tutte le attività giudiziarie penali dal 1 al 3 luglio 2024.


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OCF, Giustizia; legittimo impedimento: un diritto (anche) per l’avvocatura

comunicato stampa

OCF, Giustizia; legittimo impedimento: un diritto (anche) per l’avvocatura

Organismo Congressuale Forense (OCF)

NOTA STAMPA

GIUSTIZIA; LEGITTIMO IMPEDIMENTO: UN DIRITTO (ANCHE) PER L’AVVOCATURA.

Roma, 28 giugno 2024 – L’Organismo Congressuale Forense esprime pieno apprezzamento per l’approvazione in Commissione Giustizia del Senato, del disegno di legge sul legittimo impedimento.

Si tratta di una norma di civiltà, che deve essere riconosciuta quale diritto per gli avvocati e per le avvocate, ostacolati – nell’esercizio delle loro funzioni – da problemi di salute propri o dei familiari, o da cause di forza maggiore.

Il legittimo impedimento è uno strumento che consente agli avvocati di esercitare il diritto di difesa anche in situazioni eccezionali, preservando l’integrità del sistema giudiziario e consentendo, al contempo, la tutela dei propri assistiti.


 (OCF) è l’organismo di vertice di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana. Fondato nel 2016, l’OCF esercita la rappresentanza politica del Congresso Nazionale Forense, di cui ha il compito di attuare i deliberati, ed elabora progetti e proposte a tutela degli interessi dell’Avvocatura e della società italiana.

comunicato stampa ocf

Comunicato Stampa dell’Organismo Congressuale Forense (OCF)

Riportiamo il Comunicato Stampa dell’OCF sulla protesta dei Fori in corso in larga parte del Paese sul blocco dell’attività dei Giudici di Pace.

GIUSTIZIA, TEDESCHI (OCF): “PARALISI DEI GIUDICI DI PACE, MINISTERO INTERVENGA AL PIU’ PRESTO”

Roma 27 giugno 2024 –  L’OCF interviene sulla protesta dei Fori in corso in larga parte del Paese sul blocco dell’attività dei Giudici di Pace.

“Non è pensabile che la Giustizia di prossimità possa paralizzarsi.  L’OCF esprime solidarietà ai Colleghi, ai cittadini e agli operatori della giustizia per la paralisi dell’attività dei Giudici di Pace a cui è demandato oltre il 50% degli affari giudiziari, percentuale destinata ad aumentare con l’entrata in vigore delle nuove competenze.  L’OCF è al fianco dei vari Ordini che stanno manifestando, al fine di risolvere le criticità in ordine alle gravissime problematiche, strutturali e di organico, in cui versano la maggior parte degli uffici dei Giudici di Pace. L’OCF già da tempo è al lavoro per una interlocuzione proficua con le Istituzioni per la soluzione del problema”.

Lo dichiara Stefano Tedeschi, Componente Ufficio di Coordinamento dell’Organismo Congressuale Forense.

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L’Organismo Congressuale Forense
 (OCF) è l’organismo di vertice di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana. Fondato nel 2016, l’OCF esercita la rappresentanza politica del Congresso Nazionale Forense, di cui ha il compito di attuare i deliberati, ed elabora progetti e proposte a tutela degli interessi dell’Avvocatura e della società italiana.


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Fascicolo Sanitario Elettronico: ancora pochi giorni per l’opposizione all’utilizzo dei dati

Pochi giorni ancora per procedere con la revoca del consenso relativo all’inserimento dei documenti e dati digitali risalenti a prima del 19 maggio 2020 all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse). Fino al 30 giugno, infatti, tutti i cittadini potranno opporsi alla procedura di caricamento automatico delle prestazioni erogate dal Sistema Sanitario Nazionale.

L’opposizione è possibile soltanto per i dati compresi tra il 2012 e il 19 maggio 2020, mentre i dati antecedenti al 2019 esisteranno soltanto in cartaceo e non verranno digitalizzati. L’opposizione viene applicata per l’utilizzo dei dati per scopi non sanitari: ricordiamo, infatti, l’introduzione della legge secondo la quale, per i dati dal 19 maggio 2020 in poi, non si potrà far valere alcuna opposizione.

Se avete intenzione di opporvi, dovrete, prima di tutto, accedere all’area riservata del cittadino nel portale Sistema tessera sanitaria. Potete accedervi al seguente link: Area Riservata Cittadino

Troverete una sezione che resterà attiva soltanto fino al prossimo 30 giugno: dopo l’accesso, utilizzando CNS, Cie o Spid, potete procedere a ricercare, all’interno del sistema, la persona che ha intenzione di opporsi all’utilizzo dei dati.

A proposito, se hai bisogno di Spid, Servicematica fa proprio al caso tuo. Vieni a trovarci nei nostri uffici, in Via Trieste 158/C 30175 Venezia, oppure mandaci un messaggio su Whatsapp al +39 0413094509 per avere tutte le informazioni che desideri 🙂 

Nel caso in cui foste dotati di assistenza sanitaria, troverete il seguente messaggio: «Il servizio consente all’assistito di opporsi al caricamento, nel Fascicolo sanitario elettronico, dei dati e documenti digitali sanitari generati da eventi clinici, riferiti alle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale, antecedenti al 19 maggio 2020. Il servizio è disponibile fino al 30 giugno 2024».

Dopo avere preso visione dell’informativa, potrete opporvi al pregresso: resteranno esclusi i documenti digitali presenti nei Fascicoli regionali, le prescrizioni e le erogazioni specialistiche e farmaceutiche.

Se cambiate idea e desiderate revocare l’opposizione, potrete modificare la vostra decisione entro il 30 giugno.

Dichiara il Garante della Privacy: «E’ urgente intervenire per tutelare i diritti di tutti gli assistiti italiani coinvolti nel trattamento dei dati sulla salute effettuato attraverso il Fascicolo sanitario elettronico 2.0».

Prosegue il Garante: «Le 18 Regioni e le due Province autonome del Trentino Alto Adige hanno modificato, anche significativamente, il modello di informativa predisposto dal ministero, previo parere del Garante, che avrebbe dovuto essere adottato su tutto il territorio nazionale».

Le difformità riscontrate «hanno reso evidente che alcuni diritti e misure introdotte dal decreto, proprio a tutela dei pazienti, non sono garantite in modo uniforme in tutto il Paese. Oppure sono esercitabili ed esigibili solo dagli assistiti di talune Regioni e Province autonome, con un potenziale e significativo effetto discriminatorio sugli assistiti».


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Avvocati minacciati: registrato un aumento del 60%

La scorsa settimana, a Parigi, si è tenuta l’assemblea generale dell’Oiad, ovvero l’Osservatorio internazionale degli avvocati in pericolo.

Dall’assemblea è emerso che nel biennio 2023/2024 è stato riscontrato un aumento del 60% rispetto al precedente biennio. In particolare, la situazione è preoccupante nel contenente asiatico e in Turchia.

Dichiara Francesco Caia, vicepresidente dell’Oiad: «L’assemblea annuale costituisce una straordinaria occasione di confronto tra tutti gli Ordini aderenti all’Osservatorio, quest’anno giunto al nono anno di attività. L’Oiad è ormai un punto di riferimento consolidato a livello internazionale per la sua capacità di documentare approfonditamente le violazioni dei diritti fondamentali. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di accendere i riflettori sulle vicende dei colleghi cui viene impedito il libero esercizio della professione nel rispetto dei principi dello Stato di diritto e del giusto processo e che subiscono intimidazioni, aggressioni, arresti e condanne arbitrarie. Molti pagano con la vita il loro attaccamento alla toga. Una triste realtà, purtroppo, in molti Stati autoritari»

Prosegue Caia: «Le nostre attività in giro per il mondo ci permettono di conoscere dove avvengono le violazioni più gravi, acquisendo informazioni attendibili e documentate. Il dato comune a tanti episodi che accadono in Paesi e contesti differenti è, spesso, quello della identificazione dell’avvocato con il cliente, soprattutto se quest’ultimo è un dissidente oppure un oppositore politico».

La stessa sorte «tocca agli avvocati che difendono i diritti di popolazioni indigene, vittime, ad esempio, di violenze e trasferimenti forzati per l’accaparramento di terreni. Accade nell’America Centrale e in Sud America, così come in Africa. Negli ultimi anni sono aumentati i casi di colleghi costretti a lasciare i loro Paesi di origine che sono stati aiutati dall’Osservatorio, che dà assistenza legale gratuita nelle procedure di asilo e fornisce aiuto, anche materiale, per una prima accoglienza. Abbiamo una interlocuzione costante con i principali organismi internazionali che si occupano di diritti umani e con l’Onu, attraverso gli uffici dei relatori speciali, tra i quali quello per l’indipendenza di giudici e avvocati. In alcuni casi siamo intervenuti con ricorsi “amicus curiae” nelle procedure innanzi le Corti regionali per la protezione dei diritti dell’uomo, come la Corte interamericana dei diritti umani».

Anche Vanessa Bousardo e Vincent Nioré dicono la loro: «Quest’anno l’aumento delle richieste di aiuto d’emergenza da parte di avvocati in pericolo sottolinea l’impatto visibile delle nostre azioni. L’Osservatorio internazionale ha sostenuto avvocati in ogni angolo del mondo, dal Ruanda all’Iran, dalla Turchia alla Bielorussia, e ha lanciato una cinquantina di allarmi per mobilitare sia le autorità che la comunità internazionale a proteggere gli avvocati minacciati in Asia, Europa, Africa e America. La nostra partecipazione alla Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo, quest’anno dedicata all’Iran, è stata un successo clamoroso. La mobilitazione senza precedenti degli Ordini degli avvocati in Italia, Regno Unito, Spagna, Francia e Stati Uniti ha contribuito ad aumentare la consapevolezza e l’impegno nei confronti dei valori sostenuti dal nostro Osservatorio in tutto il mondo».


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Cassa Forense: un’area riservata per i familiari degli iscritti

Cassa Forense rende nota l’esistenza di una nuova area riservata per i familiari degli avvocati. Dunque, coniuge, figli e parenti potranno accedere a diversi servizi.

I familiari potranno accedere al sito nella sezione “Accessi riservati” cliccando sulla dicitura “Familiari/Autodichiarazione” presente nella homepage. Basterà inserire il CF e il codice meccanografico del familiare (oppure dell’iscritto/pensionato/cancellato), i dati anagrafici, i propri contatti, un documento di identità valido e la tipologia di parentela.

Cassa Forense provvederà a richiedere l’accreditamento richiesto, attraverso una comunicazione con il codice meccanografico da utilizzare per l’accesso all’apposita area riservata.

L’area personale, per il momento, è operativa per permettere ai familiari degli iscritti di presentare le domande per le borse di studio per studenti universitari e orfani (bando 2/2024).

Nel breve periodo verranno messi a disposizione nuovi servizi web appositi per i familiari.


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Nuova minaccia per i dispositivi Windows

È stata scoperta una nuova vulnerabilità all’interno dei sistemi Windows, che permette ai cybercriminali di prendere il controllo dei dispositivi e di infettarli con malware pericolosi.

Lo rivela Forbes, a seguito di una conferma ufficiale di Microsoft. L’azienda invita gli utenti ad aggiornare i pc, soprattutto se si utilizzano reti pubbliche. La minaccia, infatti, denominata CVE-2024-30078, consente ai criminali di attaccare i dispositivi mediante il Wi-Fi, senza dover inviare malware o virus tramite mail o sms.

I dispositivi Windows risultano in questo caso maggiormente a rischio in luoghi pubblici, quali stazioni, aeroporti e hotel. Infatti, è sufficiente che la vittima si trovi semplicemente nei dintorni del malintenzionato.

Tutte le versioni di Windows sono a rischio, dunque anche Windows 10 e 11.

Dichiara Kikta, esperto di Cybersecurity: «Se la patching immediata non è fattibile, è necessario utilizzare il rilevamento degli endpoint per monitorare l’attività sospetta relativa a questa vulnerabilità. A causa della sua natura unica, è improbabile che sia visibile ai metodi di rilevamento a livello di rete. Il rischio di eseguire software obsoleto non può essere sopravvalutato».


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Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

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