pagamenti amazon one

Amazon ha reso possibile il pagamento con il palmo della mano

Amazon ha messo a disposizione il servizio Amazon One, che dà la possibilità di pagare mostrando semplicemente il palmo della mano sullo scanner.

L’opzione era già disponibile in 200 dei 500 punti vendita di Whole Foods, ovvero una catena di supermercati USA acquisita dal colosso dell’e-commerce nel 2017 per 13 miliardi di dollari. Ora, il servizio verrà esteso in tutti i punti vendita.

Ma che cos’è il servizio Amazon One? Si tratta si un sistema di pagamento contactless, che, tramite la scansione del palmo della mano, con un lettore ottico permette di procedere con un acquisto. Oltre al dispositivo che legge la mano, a rendere possibile tutto questo troviamo un algoritmo customizzato, che si basa su dati biometrici.

Per registrarsi in uno dei punti vendita, i clienti dovranno soltanto inserire i dati della propria carta di credito, mostrando il palmo della mano allo scanner, affinché gli elementi vengano abbinati.

Amazon One è disponibile attualmente in più di 200 punti vendita Whole Foods, ma nei prossimi mesi verrà esteso in tutti gli altri punti vendita, visto che ha già registrato 3 milioni di utilizzi. Anche Panera Bread, una catena di ristoranti, ha cominciato ad installare questi terminali in alcuni punti vendita.

Amazon One si pone l’obiettivo di velocizzare i processi di pagamento e di identificazione, consentendo ai clienti di collegarsi e di accedere senza problemi ai programmi di fidelizzazione, verificando l’età e fornendo un accesso sicuro.

Firma del palmo

Amazon ha riferito di aver stretto accordi con Discover, American Express, Visa, MasterCard e le principali banche degli USA al fine di consentire ai titolari l’utilizzo di Amazon One. Per Amazon, questo sevizio è decisamente più sicuro, visto che l’unicità del palmo della mano di un individuo non può essere replicata in alcun modo da altri clienti.

Amazon One «non utilizza le immagini grezze del palmo della mano per identificare una persona», ma «analizza sia il palmo che la struttura della vena sottostante per creare una rappresentazione numerica e vettoriale unica, chiamata ‘firma del palmo’, per la corrispondenza dell’identità».

Dove finiscono i dati

La domanda è scontata: che fine fanno questi dati?

Per Amazon i dati biometrici dei clienti si trovano al sicuro, archiviati e protetti in un server Amazon. Ma alcuni esperti in materia di privacy hanno sollevato alcuni dubbi a riguardo.

Per esempio, nel 2021 alcuni senatori statunitensi hanno scritto all’azienda per riuscire ad ottenere chiarimenti su questo tipo di tecnologia e sul modo in cui Amazon avrebbe utilizzato i dati dei consumatori, per il tracciamento e per la pubblicità.

Amazon, oltre a precisare che non condivide tali dati con parti terze ha risposto che «i dati del palmo di Amazon One non vengono utilizzati da Amazon per scopi di marketing e non vengono acquistati o venduti ad altre società per scopi pubblicitari, di marketing o per qualsiasi altro motivo».

Di recente, tuttavia, Techcrunch ricorda come Amazon stia «affrontando una class action per non aver fornito un avviso adeguato ai sensi di una legge sulla sorveglianza biometrica di New York, in relazione all’uso dei suoi lettori Amazon One nei negozi Amazon Go».


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