Addio alla plastica monouso

In vigore da oggi decreto legislativo contro l’abuso della plastica monouso

A partire da oggi, venerdì 14 gennaio 2022non sarà più possibile utilizzare la plastica monouso, non compostabile e biodegradabile. Difatti, è ora in vigore il decreto legislativo 196 in Gazzetta Ufficiale dal 30 novembre scorso. Così, l’Italia recepisce la direttiva UE Single Use Plastic (Sup) del 2019, per ridurre l’impatto di tali prodotti sull’ambiente.

Da oggi lo stop italiano alla plastica monouso in rispetto della direttiva UE “Sup”

Indubbiamente, il fine della direttiva Single Use Plastic è quello di evitare il più possibile l’inquinamento ambientale. Dunque, ridurre l’impatto della plastica sulla Terra significa preservare anzitutto mari e oceani. Effettivamente, si stima che la plastica che galleggia negli oceani sia pari a 5-13 milioni di tonnellate, una quantità inimmaginabile.

Inoltre, la metà di tale stima è proprio la plastica usa e getta. Dunque, per risolvere questo problema si decide di mettere al bando alcune categorie di plastica. Ovvero, quella non biodegradabile e non compostabile.

Qualche esempio di prodotti che non potremo più utilizzare?

  • I tradizionali piatti e bicchieri di plastica;
  • Bastoncini per le orecchie;
  • Le cannucce;
  • Aste per sostegno dei palloncini;
  • Contenitori e bicchieri per alimenti e bevande in polistirene.

In aggiunta, è al bando anche la plastica oxo-degradabile. Ossia, le plastiche che contengono quegli additivi che attraverso l’ossidazione fanno fermentare la materia plastica in micro frammenti.

Le motivazioni dietro il decreto legge in vigore da oggi: addio plastica usa e getta!

A questo punto, le motivazioni dell’emanazione del decreto legge si possono ben intuire. Invero, l’obiettivo è di promuovere il cambiamento verso l’economia circolare. Per fare ciò, si adotteranno modelli imprenditorialiprodotti e materiali innovativi e sostenibili. Inoltre, si provvederà a diffondere e promuovere l’utilizzo della plastica riciclata, specialmente nelle bottiglie per bevande.

Ovviamente, è già in programma un piano per chiunque non rispetti le nuove direttive. Difatti, chiunque contravverrà le nuove disposizioni incorrerà in sanzioni con multe che vanno dai 2.500 a 25.000 euro.

Tuttavia, per le scorte messe da parte da esercizi commerciali e ristorazione non c’è da preoccuparsi. Infatti, il decreto consente che tali scorte di magazzino possano esaurirsi. Comunque, si dovrà comprovare la loro esistenza e l’effettiva emissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022.

Come promuovere i prodotti alternativi dopo lo stop alle plastiche monouso

Per perseguire questo ambizioso ma necessario obiettivo, si prevedono alcune agevolazioni per quelle aziende che in precedenza facevano uso di tali plastiche. Lo si fa sotto forma di credito d’imposta, nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 202220232024. Inoltre, sono in programma anche campagne di sensibilizzazione e regole per lo smaltimento.

Ora, qual è l’orizzonte d’azione nel lungo periodo? Il Ministero della Transizione Ecologica dovrà indicare con un decreto i criteri ambientali minimi per il commercio. Oltre a questo, si prevede anche di organizzare eventi e produzioni cinematografiche e televisive consone al rispetto di tali principi.

Tuttavia, importanti organizzazioni come Greenpeace e Legambiente non sembrano convincersi di questa proposta italiana. Infatti, fanno notare come ora si vendano prodotti troppo simili a quelli monouso ma riutilizzabili per un numero limitato di volte. Dunque, ne convengono che il decreto sia semplicemente un modo di aggirare la direttiva UE e sottovalutare ancora una volta la questione.

 

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