Il Ministero della Giustizia e l’Associazione Italiana Editori (AIE) hanno siglato una convenzione che apre le porte della Banca Dati di Merito (BDP) agli editori, consentendo l’accesso ai provvedimenti giudiziari di merito in forma non anonimizzata. L’accordo, valido in via sperimentale per tutto il 2024, punta a favorire la diffusione della conoscenza giurisprudenziale e a supportare l’editoria giuridica e non solo.
La BDP, operativa dal 14 dicembre 2023, raccoglie i provvedimenti civili (sentenze, decreti e ordinanze) emessi dai tribunali e dalle corti d’appello italiane dal 1° gennaio 2016. Sostituendo il vecchio Archivio Giurisprudenziale Nazionale, questa banca dati si inserisce nel più ampio progetto di digitalizzazione della giustizia previsto dal PNRR.
Accesso, costi e modalità
Gli editori, anche non associati ad AIE, potranno aderire alla convenzione sottoscrivendo un apposito modulo da trasmettere al Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica della Giustizia. L’accesso comporta il pagamento di una quota forfettaria di 10.000 euro per editore, che permetterà di scaricare in modo massivo i provvedimenti giudiziari dal 1° gennaio 2024.
I documenti saranno forniti in forma non anonimizzata, tranne quelli relativi a minorenni, stato delle persone e famiglia, per i quali il Ministero provvederà all’oscuramento dei dati personali, in conformità con l’articolo 52 del Codice Privacy (d.lgs. 196/2003). Gli editori, dal canto loro, sono tenuti a verificare la corretta oscurazione dei dati e a segnalare eventuali anomalie.
Obblighi e garanzie
L’accesso alla BDP avverrà tramite una procedura telematica con rilascio di un identificativo univoco per ogni editore. Gli editori saranno responsabili della conservazione e del corretto utilizzo dei dati ricevuti, nel rispetto della normativa europea sul trattamento dei dati personali (GDPR) e del Codice della Privacy. Sarà vietata ogni forma di cessione a terzi, anche a titolo gratuito.
Il Ministero si impegna ad attivare il servizio entro 20 giorni dalla ricezione della prova di pagamento del corrispettivo da parte dell’editore. La convenzione scadrà il 31 dicembre 2024, ma è già previsto un possibile rinnovo, con l’introduzione di un sistema tariffario che terrà conto dei volumi di dati e dei costi sostenuti dal Ministero.
Un’opportunità per l’editoria giuridica
L’accesso ai provvedimenti giudiziari rappresenta un’importante risorsa per gli editori giuridici, che potranno sviluppare contenuti e servizi per gli operatori del diritto, con un notevole impatto sul mercato dell’editoria legale e sugli strumenti di informazione giuridica. L’accordo si pone in linea con gli obiettivi di trasparenza e digitalizzazione della giustizia previsti dal PNRR e potrebbe aprire la strada a un modello di collaborazione pubblico-privato per la valorizzazione del patrimonio informativo giuridico.
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