Oggi, 8 novembre, si prospetta una giornata di forti disagi per chi usa il trasporto pubblico locale, in seguito allo sciopero iniziato alle 5:30. Il personale di bus, metro e tram potrebbe fermarsi per 24 ore, senza fasce di garanzia, un fatto che non si verificava dal 2005. Il trasporto ferroviario (Trenitalia, Italo e Trenord) non è coinvolto nella protesta.
Le ragioni dello sciopero Lo sciopero è stato proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna. Le sigle sindacali spiegano che l’agitazione non riguarda solo il rinnovo del contratto nazionale, scaduto nel dicembre 2023, ma vuole anche sensibilizzare sulle carenze del sistema di mobilità collettiva, colpito da tagli per 1,5 miliardi negli ultimi 10 anni e da una cronica carenza di personale, con effetti negativi sul servizio e sulla sicurezza degli operatori.
I servizi minimi garantiti Lo sciopero durerà l’intera giornata. Nonostante l’assenza di fasce di garanzia, il Garante degli scioperi ha chiesto il rispetto dei servizi minimi: il 30% del personale viaggiante garantirà i collegamenti essenziali, tra cui trasporti verso porti e aeroporti e servizi per disabili e scuole materne ed elementari.
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