13 Novembre 2024 - La protesta

“Udienze fissate al 2028: questa non è giustizia”. Gli avvocati scendono in piazza contro la carenza di giudici di pace

L'altro ieri, in piazza, si è tenuta una manifestazione organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino per denunciare il grave stato di emergenza che affligge la giustizia di prossimità.

Torino – Gli avvocati alzano la voce contro una giustizia che sembra aver perso il passo con le esigenze dei cittadini. L’altro ieri, in piazza, si è tenuta una manifestazione organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino per denunciare il grave stato di emergenza che affligge la giustizia di prossimità. Tra i partecipanti anche Alberto Del Noce, presidente dell’Unione Nazionale delle Camere Civili, che ha espresso preoccupazione per il collasso dei tribunali di pace.

La situazione è critica – “Non possiamo più tollerare una giustizia di prossimità soffocata da inefficienze e ritardi strutturali,” ha dichiarato Del Noce. “In tutta Italia, le udienze vengono fissate con anni di ritardo, posticipando fino al 2028 processi che dovrebbero risolversi in tempi rapidi. Questa non è giustizia.” La crisi non è limitata a Torino, ma si estende su scala nazionale, dove gli uffici del Giudice di Pace sono travolti da carichi di lavoro insostenibili.

L’appello al Governo – La richiesta degli avvocati è chiara: un intervento tempestivo da parte del Governo per potenziare le risorse e garantire una giustizia accessibile e tempestiva. “Non si tratta solo di questioni procedurali,” ha aggiunto Del Noce, “ma di diritti fondamentali dei cittadini che vengono negati.”


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