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Truffa dello skimmer: attenzione alla clonazione del bancomat

Se il nostro Bancomat dovesse essere rifiutato da uno sportello automatico, probabilmente, il nostro primo pensiero andrebbe a qualche malfunzionamento. Tuttavia, non tutti sanno che questo potrebbe essere il sintomo di una truffa molto sofisticata, che consiste nella clonazione del bancomat della vittima.

Nel quartiere romano Monteverde un cliente ha recentemente subito una truffa al bancomat per un importo corrispondente a 1.000 euro. Il cliente in questione, tentando di prelevare dal suo sportello bancario, si è visto rifiutare il bancomat dalla macchina.

La sua prima sensazione è stata quella di un malfunzionamento dello sportello, anche se nei giorni successivi si è reso conto di un prelievo non autorizzato dal proprio conto.

Lo skimmer è un dispositivo destinato a scopi malevoli, che viene nascosto nella fessura del bancomat per registrare i dati della carta e del pin, consentendo la clonazione. Una volta ottenuti i dati, il criminale potrà prelevare da tutti gli sportelli.

Il cliente, visto il comportamento sospetto del bancomat, ha deciso di avvertire immediatamente la banca. La risposta dell’operatrice è stata parecchio rassicurante: «Non si preoccupi, è tutto a posto», ma in realtà non era per niente tutto a posto, visto che 1.000 euro sono stati prelevati senza che il cliente si fosse mai avvicinato al bancomat.

La vittima, dopo essersi accorta del raggiro, ha subito contattato la banca, che inizialmente ha deciso di riaccreditare l’importo. Dieci giorni dopo, tuttavia, l’istituto di credito ha deciso di riprendersi i soldi, poiché non erano presenti operazioni sospette.

Truffa dello skimmer: aumentano le vittime

Il cliente quindi ha deciso di rivolgersi alla polizia postale, e qui ha scoperto di non essere l’unica vittima della truffa dello skimmer, visto che tante altre persone sono state truffate in questo modo nel corso degli ultimi mesi.

Questi dispositivi sono molto sofisticati, ma soprattutto è molto semplice installarli negli sportelli automatici: le vittime si accorgono dei danni dopo giorni, quando il furto è già avvenuto e i soldi sono stati rubati.

Come riconoscere la truffa

Riconoscere uno skimmer potrebbe non essere semplicissimo per i non addetti ai lavori, visto che tali dispositivi sono progettati per somigliare il più possibile all’originale fessura del bancomat. In ogni caso, potrebbero esserci alcuni segnali utili.

Per esempio, se notiamo che ci sono adesivi o parti sovrapposte, un lettore di carte troppo spesso, se incontriamo difficoltà nell’inserire la carta o lentezza dell’apparecchio, forse è meglio non utilizzare lo sportello e avvisare subito la banca.

Che cosa fare

Nel caso specifico, l’istituto bancario ha rimborsato l’intero importo alla vittima, cambiando direzione all’ultimo minuto. Il problema è che le banche, dinanzi a truffe così sofisticate, hanno molta difficoltà nell’individuare le operazioni fraudolente. L’onere della prova ricade sulla vittima-cliente, che deve essere capace di dimostrare che ha custodito la propria carta senza rivelare a nessuno i suoi codici d’accesso.

In questi casi è importantissimo rivolgersi alle autorità competenti, per far luce sulla questione, ottenere il rimborso dovuto e contribuire alla lotta contro queste truffe.


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