A partire dal 2026, i dipendenti pubblici che avranno debiti superiori a 5 mila euro verso la pubblica amministrazione, come multe o cartelle esattoriali, vedranno il blocco del loro stipendio, pensione o indennità di licenziamento (se superiori a 2.500 euro e nei limiti della pignorabilità). La misura è contenuta nel disegno di legge di bilancio 2025, trasmesso ieri alla Camera dei Deputati.
La norma, specificata nell’articolo 10 del disegno di legge, equipara i dipendenti pubblici alle imprese che hanno debiti con la PA, già soggette a simili restrizioni. La disposizione è destinata a entrare in vigore dal 1° gennaio 2026.
Inoltre, il testo prevede altre misure anti-evasione, tra cui l’obbligo di rimborsi tracciabili per spese aziendali come alberghi e trasporti, a partire dal 2025, e la possibilità di firmare digitalmente i processi verbali di accertamento.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Cassazione: chiarimenti sul dolo specifico nei reati di frode processuale e depistaggio
Un importante principio di diritto riguardante il dolo specifico nei reati di frode in processo penale e depistaggio.
Avvocato che gestisce denaro del cliente: obbligo d’istruzioni scritte
La mancata restituzione del denaro in deposito fiduciario causa illecito disciplinare L’avvocato cui vengono affidate somme di denaro da parte del cliente ha l’obbligo di…
Giustizia, Santalucia (ANM): “Vogliamo dibattito su riforma improvvida che indebolisce democrazia”
“Vogliamo aprire un dibattito ampio e partecipato che è la cifra della nostra democrazia. Il disegno di legge Nordio sulla separazione delle carriere è un’iniziativa…
