Un giudice americano ha disposto una sanzione da 5.000 dollari agli avvocati Peter LoDuca e Steven Schwartz e al loro studio legale, poiché si sono affidati a ChatGPT per compilare la documentazione che è stata presentata in tribunale durante un dibattimento.
I fatti che sono stati citati dall’IA si sono rivelati completamente inventati. L’esito sembrerebbe piuttosto scontato, ma potrebbe costituire un precedente.
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Secondo il giudice non c’è nulla di improprio nel ricorrere a ChatGPT o all’IA in generale nel mondo legale: tuttavia, gli addetti ai lavori devono sempre procedere alla verifica delle informazioni.
La tecnologia progredisce, ma gli avvocati devono svolgere correttamente il loro ruolo di controllo, al fine di garantire che i documenti siano veritieri e accurati.
Dunque, ai due avvocati è stata riconosciuta la colpa di non aver rispettato le proprie responsabilità, non tanto per aver fatto ricorso a ChatGPT, ma per non aver controllato se quanto affermato dal chatbot fosse vero.
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