Con la delibera del 23 gennaio 2021 l’Ordine Congressuale Forense ha espresso la necessità di rafforzare le ADR alla luce delle difficoltà della giustizia italiana.
I tempi lunghi, la mole di lavoro arretrato e i costi della giustizia rappresentano un serio problema da anni, che ora diventa ancor più di attualità poiché l’accesso ai fondi del Recovery Plan è vincolato alla realizzazione di riforme.
Il rafforzamento delle ADR (Alternative Dispute Resolution) non punta a creare un sistema di giustizia alternativo, ma a rendere più efficiente quello già esistente.
IL VALORE DELLE ADR
Questi strumenti alternativi di risoluzione delle controversie permettono infatti una scelta più ampia, quindi più precisa, di canali attraverso i quali garantire la giustizia. La loro peculiarità sta nel trovare soluzioni che non nascono dallo scontro fra le parti ma dalla loro collaborazione.
Tra di essi figurano l’arbitrato, la negoziazione assistita e la mediazione civile e commerciale.
Diverso è il riconoscimento del loro valore in Europa e in Italia.
A livello Europeo le ADR sono sostenute da due provvedimenti: la Direttiva sulle ADR (52/2008) e il Regolamento n. 524/2013 sulle ODR (Online Dispute Resolution) per le controversie legate agli e-commerce. Entrambi i provvedimenti mostrano alcuni caratteri comuni per la risoluzione alternativa delle controversie: imparzialità, trasparenza, garanzia del contraddittorio, informazioni adeguate, durata massima di 90 giorni e costi limitati.
In Italia la materia è alquanto frammentata e necessiterebbe di un intervento che possa portare ordine e applicabilità.
ADR: LA DELIBERA DELL’OCF
Secondo l’OCF, il rafforzamento delle ADR permetterebbe di affrontare parte dei problemi generati dai ritardi e dagli arretrati della giustizia.
Nella delibera, l’Organismo indica alcune linee guida in materia di arbitrato, mediazione e negoziazione assistita.
Arbitrato:
ampliare gli ambiti d’intervento, istituire maggiori incentivi fiscali, formare gli arbitri, permettere l’emissione di decreti ingiuntivi, prevedere il patrocinio gratuito.
Mediazione:
introdurre agevolazioni e incentivi, mantenere le attuali tariffe, prevedere un trattamento di favore per la mediazione facoltativa equiparando le tariffe a quelle delle mediazione obbligatoria.
Negoziazione assistita:
formare maggiormente gli avvocati, snellire la procedura, estendere l’ambito di applicazione, aumentare l’efficacia agli accordi conclusivi, istituire il gratuito patrocinio e permettere gli incontri da remoto.
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