Roma, 14 gennaio 2025 – “Nell’ottica della leale collaborazione istituzionale, dopo un incontro con i vertici del Ministero della Giustizia, la Scuola Superiore della Magistratura ha prontamente organizzato un webinar per il 3 febbraio.
Il corso si propone di approfondire gli aspetti teorici e pratici del nuovo ambiente digitale del processo penale alla luce del recente decreto ministeriale 27 dicembre 2024, n. 206. Oggetto del corso la ricostruzione della normativa, anche transitoria, che governa la trasformazione digitale del rito; l’illustrazione della funzionalità di maggiore interesse di APP, l’applicativo che gestisce telematicamente i flussi di lavoro e gli interscambi informativi e documentali bidirezionali tra gli attori interni del procedimento; la considerazione delle principali ricadute della riforma sull’organizzazione degli uffici giudiziari e sulle concrete modalità di lavoro dei magistrati e di esercizio della giurisdizione; una prima analisi giuridica dei vizi degli atti e, in generale, delle conseguenze connesse all’inosservanza delle norme poste a presidio del nuovo assetto processuale”. Così una nota ufficiale del Ministero.
“Sono grato alla Scuola Superiore della Magistratura per aver condiviso l’obiettivo ed aver prontamente organizzato il corso”, commenta il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Auspico la partecipazione da remoto del maggior numero di magistrati, sì da poter offrire loro adeguato supporto alla formazione”, conclude il Guardasigilli.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Lo smart working è la soluzione a tutti i nostri problemi?
È vero, l’inflazione sta mettendo a rischio la nostra economia. Ma se fosse lo smart working la risposta ai nostri problemi? Numerose ricerche e studi…

La Riforma Cartabia è un disastro?
La riforma della giustizia Cartabia ha esteso la procedibilità a querela per alcuni reati al fine di raggiungere gli obiettivi del Pnrr – ovvero, ridurre…

Avvocati insultati e presi a schiaffi per una condanna considerata troppo “lieve”
Lo scorso 26 giugno, dinanzi all’esito della Corte di Assise di Appello di Napoli, «il presidente della Corte è stato costretto a interrompere la lettura…