“L’intervento legislativo, formulato in risposta alle istanze di tutela dell’ordine pubblico e rafforzamento della sicurezza collettiva, prevede l’introduzione di nuovi reati e l’inasprimento del trattamento sanzionatorio di reati già esistenti, configurando in taluni casi un’anticipazione della soglia di rilevanza penale a condotte anteriori al tentativo. Pur comprendendo le questioni di sicurezza pubblica, la nostra convinzione è che il ricorso al diritto penale debba costituire una “extrema ratio” nel rispetto delle garanzie e dei canoni costituzionali del nostro ordinamento”. Lo afferma Carlo Foglieni, presidente AIGA, Associazione Italiana Giovani Avvocati che, lunedì 21 ottobre 2024, ha inviato alla Commissione Giustizia del Senato le proprie osservazioni al Ddl AS-1236, cd. Pacchetto Sicurezza, evidenziando i profili di maggior criticità del disegno di legge, anche con riguardo alla tenuta costituzionale del testo normativo.
“Al di là delle riserve sulla concreta efficacia repressiva di alcune modifiche legislative proposte, permangono in via generale perplessità sulla tenuta costituzionale del testo normativo e in relazione ai fondamentali principi di offensività, materialità e ragionevolezza che ispirano il diritto penale”, sottolinea Foglieni. “Diviene quindi auspicabile valutare l’opportunità di apporre dei correttivi al testo, non solo nell’ottica di garantire una maggior coerenza sistematica del DDL con l’impianto codicistico già vigente ma, altresì, al fine di ridurre al minimo l’intervento penale in favore della valorizzazione di ulteriori strumenti per la tutela della sicurezza individuale e collettiva”.
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