Il 73% dei lavoratori ha sperimentato situazioni di stress o ansia legate al proprio impiego, secondo il Rapporto Censis-Eudaimon 2024. Un dato allarmante che non può essere ignorato. Per rispondere a questa emergenza, quattro giovani innovatori hanno sviluppato Myndoor, una startup italiana specializzata nel corporate wellness. Il software, basato sull’intelligenza artificiale, analizza le conversazioni su piattaforme come Teams e Slack, individuando segnali di stress e inviando alert alle aziende.
“Non si tratta di un sistema invasivo – spiega Francesco Finazzi, ex pilota militare e oggi CEO di Myndoor – ma di uno strumento di supporto che garantisce privacy e anonimato. Il nostro obiettivo è far emergere situazioni critiche prima che si trasformino in burnout”.
L’IA opera in background, esaminando la semantica dei messaggi e, in caso di rilevazione di stress elevato, propone soluzioni mirate: esercizi di rilassamento, incontri con psicologi o webinar di supporto. Non viene segnalato il singolo dipendente, ma si evidenziano tendenze collettive per permettere all’azienda di intervenire tempestivamente.
Myndoor è già attiva in circa 30 aziende, operanti in settori come finanza, assicurazioni e pubblica amministrazione. “Sempre più imprese stanno integrando il benessere psicologico nei loro piani di welfare – aggiunge Finazzi – e il nostro software può diventare un pilastro di questa strategia”.
Nata nel 2021, la startup ha già raccolto oltre 700mila euro di finanziamenti ed è entrata nel programma di accelerazione Redigital Health di Cassa Depositi e Prestiti. Con la crescente attenzione al benessere lavorativo, strumenti come Myndoor potrebbero rappresentare il futuro della gestione aziendale, ponendo l’IA al servizio della salute mentale dei dipendenti.
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