Vediamo insieme le grandi operazioni di cyber crime che hanno caratterizzato il 2022 e come le forze dell’ordine sono riuscite a smantellarle.
Un uomo nasconde un miliardo di dollari all’interno di una confezione di pop-corn
A novembre, James Zhong si è dichiarato colpevole di frode di più di un miliardo di dollari. Le autorità statunitensi, dopo una caccia di dieci anni, sono riuscite a localizzare 50.000 Bitcoin rubati a Silk Road, un famoso marketplace illegale, smantellato ufficialmente nel 2013.
Il computer dove erano custoditi i fondi scomparsi è stato ritrovato in una scatola di pop-corn nascosta in un armadio. Zhong ora rischia 20 anni di reclusione in carcere: la sentenza è attesa per il prossimo febbraio.
Raccoon Infostealer
Lo scorso ottobre, Mark Sokolovsky è stato ufficialmente imputato in quanto ritenuto uno degli amministratori di una delle più grandi operazioni di crimine informatico, la Raccoon Infostealer (letteralmente Procione che ruba informazioni).
Sokolovsky e i suoi soci, dal 2018 al 2022 hanno venduto un malware capace di sottrarre informazioni sensibili e credenziali delle vittime, molto utilizzato nella comunità dei cybercriminali in quanto estremamente intuitivo e semplice da utilizzare.
Il numero delle credenziali sottratte grazie a Raccoon ammonta a più di 50 milioni, tra le quali troviamo anche quelle di cittadini italiani.
Attualmente Sokolovsky è in attesa di estradizione nei Paesi Bassi.
Il gruppo Lapsus$ vs Microsoft e Samsung
Un gruppo criminale diventato famoso nello scorso anno è Lapsus$, che ha colpito anche aziende importanti come Samsung e Microsoft.
Sette persone sono state arrestate a Londra per connessioni con il gruppo di cybercrime. Dietro l’operazione ci sarebbe la mente di un sedicenne, chiamato “White” o “Breachbase”. Bloomberg ha rintracciato il giovane, grazie alla pubblicazione delle sue informazioni online da parte di un rivale.
Non è ancora chiaro se il sedicenne sia tra le persone arrestate dalla polizia londinese.
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Uber hackerato da un diciasettenne
Restiamo ancora a Londra: lo scorso settembre è stato arrestato un diciasettenne, accusato di aver realizzato un gravissimo cyberattacco contro Uber e contro Rockstar Games, nota compagnia di videogiochi.
L’adolescente sarebbe riuscito ad entrare nei sistemi aziendali di Uber dopo aver rubato la password ad un dipendente, mentre per quanto riguardo Rockstar Games il ragazzo ha avuto accesso ad una versione non rilasciata del videogioco GTA.
iSpoof e le chiamate fraudolente
Una grossa operazione di polizia internazionale lo scorso novembre è riuscita a smantellare iSpoof, un servizio che consentiva l’occultamento dei numeri di telefono.
Il servizio veniva utilizzato da truffatori di tutto il globo per effettuare le cosiddette chiamate fraudolente, spingendo le vittime a fornire credenziali e informazioni sensibili. Sono state arrestate più di 120 persone.
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