Redazione 19 Febbraio 2025

Giustizia, oggi question time alla Camera. Ma silenzio sul caso Paragon

Uso della custodia cautelare, sovraffollamento e suicidi nelle carceri, Polizia penitenziaria. Sono i temi oggetto delle interrogazioni a risposta immediata alle quali il guardasigilli Carlo Nordio risponderà oggi pomeriggio alla Camera dei deputati.

Il primo quesito, a firma dei deputati Calderone e altri, è relativo all’orientamento del Governo sulle persone in attesa di giudizio sottoposte a misura custodiale. Si chiede, inoltre, di illustrare le iniziative per limitare l’uso di questa misura cautelare per indagati e imputati non ancora giudicati, anche nell’ottica di riduzione della popolazione carceraria.

La seconda interrogazione, a firma dei deputati Benzoni e altri, è sulle iniziative per “ricondurre l’esecuzione della pena a uno standard adeguato per un Paese democratico”, in relazione ai fenomeni suicidari e al sovraffollamento nei penitenziari.

Nel terzo quesito, dei deputati Braga e altri, si chiede se il Ministro, nell’ambito del bilancio del proprio dicastero, sia in grado di assicurare alla Polizia penitenziaria l’uso delle migliori tecnologie per svolgere i compiti di custodia e vigilanza, ma anche di sostegno alla rieducazione dei detenuti.

Quarta e ultima interrogazione, a firma dei deputati Faraone e altri, sulla vicenda relativa a Paragon solutions, sviluppatrice del software “Graphite”. Tuttavia la materia, come evidenziato dal sottosegretario di palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, in una lettera indirizzata ieri al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, “è stata ed è oggetto di audizioni presso il Copasir“.

Mantovano ha aggiunto che, al di là di quanto ha riferito il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, durante il question time del 12 febbraio, “ogni altro aspetto delle vicende di cui trattasi deve intendersi classificato e, ai sensi dell’articolo 131, comma 1 del regolamento della Camera, anche se richiamato in futuri atti non potrà formare oggetto di informativa da parte del governo se non nella sede del Copasir“.


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